Fino a qualche anno fa si usava la cartina geografica.
Oggi c’è Google Maps.
Forse è un po’ meno romantico, ma il gusto di pianificare l’allenamento lungo è sempre lo stesso.





Perché l’allenamento lungo inizia ben prima di salire in bici, quando cominci a pensare da che parte andare, quali strade battere, che salite affrontare, dove fermarti a prendere un caffè o un panino col pane fresco ed il prosciutto.
Conti i chilometri e misuri il dislivello, immaginando un giro che possa essere produttivo in vista della prossima Granfondo (che nel nostro caso è la Nove Colli, mica roba da poco).

Ma cerchi anche di scegliere un percorso di quelli che ti piacciono, che ti portano nei tuoi luoghi del cuore.
Perché l’allenamento lungo, da soli o in compagnia, non è solo allenamento.
E’ un po’ l’essenza dell’andare in bicicletta.
E’ un modo per riempire il cuore e svuotare la mente.
Per immergersi, anche se per poche ore, in un’altra dimensione.

La sveglia è programmata di buon mattino.
Ma quasi sicuramente ti alzerai qualche minuto prima, come i bambini quando non devono andare a scuola.
Un’occhiata fuori dalla finestra per vedere se il meteo promette bene o ha intenzione di rovinare la “tua” giornata.
E’ meno bello del previsto, ma coi tempi che corrono se non piove va più che bene.

Colazione abbondante, il tempo di preparare un paio di panini da mangiare durante la pedalata e poi via in sella, incontro agli altri compagni di viaggio di giornata.
Qualche minuto di attesa per aspettare il ritardatario di turno (che spesso sono io…), i saluti di rito e poi si va…

L’aria frizzante del mattino è una delle cose più belle delle uscite primaverili.
Fresca, ma non fredda.
Piena di quel profumo di erba e terra umida.
Gli anni sono passati, ma le sensazioni sono le stesse di quando, da ragazzo, ti svegliavi di buon’ora, per allenarti sul serio, col sogno di fare il corridore…

Si parte a ritmo blando.
Il giro in programma è impegnativo, nel cuore della mia Umbria.
Gli asfalti sono messi male, ma in compenso gli scenari sono mozzafiato e il traffico quasi inesistente.
Si va verso Montegabbione e poi si sale sul Monte Peglia da Parrano.
Da lì si torna verso casa per San Vito in Monte.
Il finale poi sarà da improvvisare in base all’orario.

allenamento lungo

Qui sotto trovate il file dell’uscita su Strava:

Percorso nervoso, con poca pianura, ideale come ultimo allenamento lungo in vista della Nove Colli.
Sarà anche l’occasione per cercare l’assetto giusto sulla Scott Foil RC Disc che mi è appena arrivata e con cui affronterò i 200 chilometri della Granfondo di Cesenatico.

allenamento lungo
La Scott Foil Rc Disc, montata Dura Ace 9.100, con cui affronterò la Nove Colli 2019. Monta il 53×39, speriamo basti…

Le lunghe uscite in solitaria rappresentano il modo migliore per raccogliere le idee e stare un po’ con se stessi.
Quelle in compagnia, invece, sono l’occasione per fare due chiacchiere con amici che condividono la tua stessa passione.
Si parla dell’ultimo modello di bici, di freno a disco o freno tradizionale.
Della prossima Granfondo o di quanto va forte quest’anno quel tuo amico.

Ma si parla anche di lavoro, di famiglia, di donne.
Mentre pedali è più facile entrare in sintonia col cuore e con la mente degli altri.
Ascolti, racconti, ti confessi.
Torni a casa più leggero.
L’allenamento lungo in compagnia è una sorta di terapia di gruppo. Anzi è sicuramente meglio.
Non serve mica solo per le gambe. Serve soprattutto per la “testa”…

allenamento lungo

Le chiacchiere continuano durante l’immancabile sosta al bar.
Un rituale d’obbligo nel corso dell’allenamento lungo.
Questa volta ci fermiamo un po’ prima del solito, perché poi per molti chilometri non si incontrerà anima viva.
Ogni ciclista che “si rispetti” conosce i luoghi migliori per fermarsi nelle zone in cui pedala abitualmente.
Dove il caffè è più buono, la crostata è speciale oppure c’è quella barista dagli occhi così belli.

Un the bollente che ti riscalda nelle giornate invernali, o una bibita ghiacciata che ti rinfresca nelle giornate d’estate, fanno parte dei piccoli piaceri della vita di un ciclista.

Ti rimetti in sella e ad un tratto le chiacchiere finiscono.
E’ il momento della tirata di collo.
Perché alla partenza si dice sempre di andare piano, ma poi c’è sempre chi accende la miccia in salita.
E mica ti puoi tirare indietro…

Il battito sale, il fiato si fa corto, ma reggi fin che puoi.
Per qualche minuto ti concentri solo sulla ruota di chi precede.
Che però va troppo forte e ad un certo punto molli, tanto ci si aspetta in cima.
Rallenti, prendi il tuo ritmo e ti godi la bellezza della natura che ti sta intorno.
Strade che conosci, ma che ogni volta ti sorprendono.
Le sfumature di verde dei prati di maggio, il profumo delle ginestre, il sole che inizia a scaldare e che ti ricorda di togliere manicotti e smanicato.
Cosa puoi chiedere di più…

Ti godi il giro finché, d’improvviso, arriva la cotta
Prima o poi in un giro di parecchie ore arriva sempre.
Per me è quasi fisiologica dopo 90-100 chilometri.
Mezz’ora in cui le gambe non spingono più.
Se ti capita in pianura ti salvi stando a ruota. Ma se ti capita in salita, sono dolori.
Devi stringere i denti, tenere duro, perché dopo un po’ passa.
E superato quel punto di rottura, hai la sensazione di poter pedalare ancora per tante ore.
Non forte, ma con un ritmo allegro a sufficienza.

E’ proprio quello che spero accadrà alla Nove Colli.
Non mi serve andare fortissimo, anche perché i chilometri nelle gambe non sono quelli che avrei voluto, ma riuscire a tenere un buon ritmo fino alla fine…

allenamento lungo

Dopo 120 chilometri lasci la compagnia per andare verso casa, ma ti accorgi di avere ancora un quarto d’ora di tempo e così, nonostante la stanchezza, decidi di metterci un’altra salitella prima di rientrare.
Magari da fare a tutta, per vedere come rispondono le gambe.
Tutto sommato non male, visto che è la prima volta che quest’anno fai più di 130 km.

allenamento lungo

Adesso è arrivato davvero il momento di rientrare a casa.
Le gambe bruciano e la stanchezza si fa sentire.
Ma il cuore gode e la mente è libera.
Sul viso hai quel sorriso soddisfatto che solo il popolo dei ciclisti può capire.
E intanto cominci a pensare a come organizzare il prossimo allenamento lungo…

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