C’è una bella storia di innovazione e ricerca dietro al reggisella telescopico di Mohoric:
“l’arma segreta” che ha portato il corridore sloveno a vincere la 113esima Milano-Sanremo.
Una storia che ha visto FSA protagonista: prima azienda a confrontarsi con l’UCI in materia, al punto da portare nel 2014 il massimo organo del ciclismo mondiale ad autorizzare in gara i reggisella telescopici. QUI il testo integrale della delibera UCI.
Ora FSA rivendica, giustamente, la sua parte anche alla luce della collaborazione tecnica in essere (marchio Vision) con il team Bahrain-Victorius.
Di seguito il comunicato ufficiale dell’azienda che spiega perché, alla fine, il campione sloveno non ha utilizzato un reggisella FSA.
G.B.

L’arma segreta di Mohoric alla Sanremo? Un reggisella…

COMUNICATO UFFICIALE

Da anni FSA grazie alle sue innovazioni contribuisce ad evolvere il modo di pedalare.
Dopo aver letto con piacere gli articoli dedicati alla storica vittoria di Mohoric alla Sanremo, FSA racconta i retroscena di una scelta tecnica rivoluzionaria.

FSA non si limita a sponsorizzare team e corridori di livello mondiale, ma lavora a stretto contatto con loro e per sviluppare prodotti sempre innovativi e fornire ai propri atleti prodotti che contribuiscono a migliorare le proprie performance.

 

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Da tempo l’azienda crede nei vantaggi di questo accessorio, anche nel mondo strada.
I primi test per un reggisella regolabile dedicato alle competizioni risalgono addirittura al 2011 (foto sotto).
Tra gli atleti che hanno adottato questa soluzione ci sono Ivan Basso e successivamente Vincenzo Nibali proprio durante il Giro d’Italia del 2016 (foto sotto).
L’introduzione di questo sistema è stato possibile soprattutto grazie alla modifica del regolamento UCI richiesta proprio da FSA nel 2014, che permette l’utilizzo in gara di reggisella regolabili con un’escursione massima di 5 cm.

reggisella telescopico di Mohoric

Il reggisella utilizzato da Ivan Basso nel 2011. Foto: James Huang-BikeRadar.com-2
Il reggisella utilizzato da Nibali. Foto: bettiniphoto

Chiaramente dal 2011 ad oggi il mondo del ciclismo è stato completamente rivoluzionato e, nel caso specifico, il dropper pensato inizialmente è completamente diverso a livello di funzionamento rispetto a quello usato alla Sanremo, ma quello che invece è rimasto invariato è il comprovato beneficio che ci ha spinto a continuare a percorrere questa strada.

La Merida Scultura di Nibali, stagione 2017. Foto: Patrick Fletcher

Matej è stato in grado di fare la differenza nel tratto in discesa sfruttando la possibilità di abbassare il proprio baricentro e quindi modificare il suor assetto in bici, rendendolo non solo più aerodinamico, ma anche di caricare maggiormente il retrotreno, incrementando la stabilità e riuscendo ad avere molta più velocità in uscita. I dati di velocità massima e tempo di percorrenza sono la prova che il sistema offre dei vantaggi tangibili.

Il catalogo FSA offre un telescopico con travel da 100mm FLOWTRON AGX (192-0100049050, foto sotto), dedicato al Gravel, ma che si adatta perfettamente all’uso road e comprende anche il comando per i manubri curvi.

reggisella telescopico di Mohoric

Tuttavia, per necessità legate all’integrazione con il telaio del partner tecnico MERIDA, e la richiesta di Matej di avere un comando a molla in una posizione pratica, senza allentare la presa sul manubrio, ha fatto propendere la scelta su una soluzione con escursione da 5cm disponibile sul mercato, scelta avallata da FSA.

Matej si è dimostrato un campione anche sceso dalla bici ringraziando pubblicamente, oltre al partner tecnico Merida anche FSA come gesto di gratitudine per il lavoro di sviluppo iniziato sin dallo scorso inverno (immagine in apertura).

Il modello utilizzato da Mohoric alla Sanremo è un Fox Transfer SL 

Per maggiori informazioni: fullspeedahead.com/it

Qui sotto una breve antologia della principali innovazioni tecniche derivate dalla MTB che hanno riguardato la bici da strada.

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