Elia Viviani, ciclista del team Cofidis, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 su pista e vincitore di svariati titoli europei e mondiali nella stessa specialità, racconta qualcosa di sé e soprattutto svela qual è l’atleta che gli sarebbe piaciuto sfidare…

L’occasione si è presentata durante una sua recente visita alla Moa Sport, dove vengono realizzati i kit del team, firmati Nalini.



Tra l’altro, Viviani ha raccontato che quando era bambino sua mamma per Natale gli regalava dei completini da bici delle squadre pro firmati Nalini, e che anche quando è passato al professionismo e sono arrivate le prime vittorie, il suo abbigliamento è sempre stato Nalini.
E adesso, per i suoi sprint, è stato sviluppato uno speciale body aerodinamico cucito su misura.

Elia Viviani
Viviani mentre prova il nuovo kit del team Cofidis sviluppato da Nalini.

Ora vi proponiamo la breve intervista che ci è stata fornita dall’ufficio stampa Nalini: è interessante per conoscere un po’ meglio la persona che sta dietro al grande campione.

– Il concetto di sacrificio e il doppio impegno team/Nazionale: come li affronti quotidianamente?
– Il sacrificio fa parte del ciclismo, fa parte dello sport, ma mi ritengo fortunato a fare della mia passione il mio lavoro, ogni giorno mi alzo e so che mi aspetta una giornata dura di allenamento, ma sono felice perché faccio quello che mi piace, questo aiuta a far pesare molto meno la percezione del sacrificio.
Il doppio impegno strada/pista, o comunque team Cofidis e Nazionale è per me un’abitudine dopo tanti anni, le sento entrambe come due mie squadre.
I risultati sono la benzina per farmi proseguire e mi portano a puntare sempre più in alto.

Elia Viviani
In pista con la maglia della Nazionale

– Capitolo Olimpiadi: qualche aneddoto sull’oro olimpico di Rio e come vedi il 2021?
– Le Olimpiadi sono un qualcosa di grande, anzi di grandissimo.
In quell’occasione, in quei giorni, tutti i campioni di tutti gli sport del mondo vengono messi insieme, nello stesso villaggio, nella stessa mensa, tutti sullo stesso piano, e la bellezza di vedere, incontrare, scambiare due chiacchiere con quelli che sono i tuoi idoli di altri sport è fantastico.
Essere alle Olimpiadi e rappresentare l’Italia, il tuo paese, e cercare di portare il tricolore sul gradino più alto del podio è un’emozione inimmaginabile, niente è più importante di una medaglia alle Olimpiadi.

Elia Viviani
Photo: Francesco Rachello / Tornanti.cc

– Chi o che cosa dà forza nei momenti bui ad Elia Viviani?
– La mia fidanzata, i miei familiari.
Io passo tantissimo tempo fuori casa e lontano dagli affetti più cari e questo mi porta a dar loro un’importanza fondamentale anche nel mio sport.
Di momenti bui ne ho passati tanti, il più recente questo 2020 senza soddisfazioni, ma credere in me stesso e avere vicino delle persone che fanno lo stesso mi aiuta a superarli.
Non mi piango addosso, sono uno a cui piace dimenticare e reagire subito, il passato è passato, bisogna migliorare il presente e prepararsi al futuro.

– Se potessi fare un salto nel passato, con chi ti sarebbe piaciuto misurarti?
– Mario Cipollini, il più grande velocista italiano di tutti i tempi, un velocista di quelli che piacciono a me, vincitore di tante tappe ai grandi Giri ma anche di classiche importanti come la Milano Sanremo e la Gand Wevelgem, e, ultimo ma non ultimo, il Campionato del Mondo.
Mi sarebbe piaciuto averlo visto in gruppo, come si muoveva, come si avvicinava allo sprint e poi ovviamente misurarmi con lui.

Elia Viviani

Se volete saperne di più dell’abbigliamento Nalini per il ciclismo, qui potete trovare tutte le informazioni necessarie.

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