Negli ultimi due anni, complice un cambiamento di vita importante e il conseguente adattamento di tempi e ritmi, ho perso l’abitudine alle lunghe distanze in bici.

Anche quando ho ritrovato il tempo e la voglia di farli, il fisico e la testa sembravano non rispondere. Il problema, però, non era quello che pensavo.

lunghe distanze in bici
Silvia Marcozzi, autrice di questo articolo

I lunghi non fanno più per me

Ho sempre amato le uscite lunghe in bici. In gruppo, ma anche e soprattutto da sola, quando il tempo è bello e non ci sono orari di rientro se non il tramonto. Partire in bici con l’idea di stare in sella cinque, sei ore, è sempre stato qualcosa che mi mette in pace con il mondo. Un momento rigenerante e un lusso, ma anche un tassello fondamentale della preparazione quando si decide di affrontare qualche impegno agonistico.

Complice anche la mancanza di questi impegni di recente avevo l’impressione che stare in bici per più di tre ore non facesse più per me. Anche quando partivo con la voglia e l’idea di stare via più tempo finivo col rientrare troppo presto, scarica, poco motivata, piena di dolori.

“I lunghi non fanno più per me, li trovo logoranti, mentalmente e fisicamente” – lo dicevo poco tempo fa ad un amico, convinta di questo.

lunghe distanze in bici

Per pedalare di più bisogna… pedalare di meno

Pensavo che fosse una questione di motivazione, di scarso focus mentale, per cui non avendo “bisogno” di fare dei lunghi, visto che non avevo particolari obiettivi agonistici, finivo per avere l’impressione quasi di perdere tempo.

Nutrivo inoltre la convinzione di avere innescato un circolo vizioso. Se faccio sempre uscite brevi, non riuscirò mai ad accumulare abbastanza chilometri per tornare a fare uscite lunghe. Pensavo che per pedalare di più la soluzione fosse una sola: pedalare di più.

Di recente, vuoi la brutta stagione, vuoi che sono consapevole di come dopo i quaranta l’allenamento in palestra sia fondamentale per mantenere una buona condizione fisica, ho ripreso a lavorare sul tono muscolare con esercizi “a secco” un paio di volte a settimana. Non solo gambe, ma anche addominali e parte alta del corpo.

Superato lo scoglio delle prime sedute, in cui la fatica sembra risultare solo in dolori diffusi, ho finalmente iniziato a sentirmi più forte, soprattutto a livello di core e di parte alta del corpo, ma anche di stabilità di articolazioni degli arti inferiori.

Credit Jesse DeYoung / Red Bull Content Pool

Ripartire dalle fondamenta

Nelle ultime uscite in bici ho iniziato a notare che “allungare” mi veniva naturale. La “voglia” di stare in sella sembrava tornare e di recente sono riuscita a godermi di nuovo uscite sopra le cinque ore senza problemi. E senza dolori.

Quello che pensavo essere una questione di motivazione risolvibile solo pedalando si è dunque rivelato un problema differente. A mancarmi erano le fondamenta fisiche che servono per non “patire” le ore di sella.

Ho sempre avuto una struttura massiccia e molta forza ed evidentemente questo in passato faceva sì che pedalare a lungo non fosse un problema per me. Negli anni avevo già potuto verificare come il lavoro di preparazione “a terra” fosse utile a migliorare le prestazioni in bici. Evidentemente con l’età il tono muscolare è naturalmente diminuito, e questo significa che il lavoro per mantenerlo non è più solo un “di più”, ma è diventato un pre-requisito.
Un aspetto che spesso molti di noi ciclisti tendono a sottovalutare…

Foto credit Olaf Pignataro / Red Bull Content Pool

Quale programma è più adatto per me? 

Il programma che seguo non è specifico per il ciclismo, si tratta di esercizi di tonificazione generale a cui ho aggiunto qualche serie più specifica. Tuttavia è stato più che sufficiente per vedere una differenza considerevole.

Ovviamente per ogni ciclista le esigenze sono differenti in base alle caratteristiche, alla base di partenza e agli obiettivi.  Il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi a preparatori professionisti, anche per programmi che si possono poi eseguire a casa se, come me, non siete amanti della palestra.

Nei nostri articoli abbiamo trattato più volte il tema della preparazione in palestra dal punto di vista tecnico, ma provarne i vantaggi sulla propria pelle fa un altro effetto.
Il ciclista in genere preferisce un’uscita in bici in più piuttosto che un’attività alternativa, ma con questa mia esperienza personale spero di aver fatto capire la strettissima correlazione che esiste tra quanto e quanto bene pedaliamo e la struttura fisica che sta alla base del nostro gesto.

Se avete l’impressione che pedalare a lungo vi richieda troppo sforzo, vi provochi fastidi e dolori, piuttosto che insistere e aggiungere chilometri, provate a chiedervi se il problema invece non sia un altro…

Se avete domande e curiosità sulla preparazione in palestra QUI trovate molte risposte interessanti.
Nell’articolo qui sotto invece consigli e qualche esercizio utile per allenare la forza a casa.

Allenare la forza a casa: i 3 migliori esercizi per il ciclista