Da qualche giorno sta girando sul web un video del Servizio Corse Vittoria relativo al cambio ruota con freno a disco durante l’ultimo Tour de Romandie. L’operazione, considerando il disco e il perno passante è stata molto veloce, circa 30 secondi.

Qui sotto ecco il video dell’intervento effettuato da Vittoria:



Un cambio ruota con freno tradizionale, in media, richiede circa 15 secondi.
Per fare il confronto di seguito trovate il video dell’assistenza neutra Mavic al Tour de France del 2016.

La presunta difficoltà relativa al cambio ruota è uno dei motivi che al momento sta limitando l’uso del freno a disco tra i Pro’.
Questi 15 secondi di differenza sono davvero così importanti?

In linea di massima no, anche se ovviamente dipende dal momento della gara.
Se la foratura dovesse accadere nelle fasi finali di una Classica o di una tappa di montagna di un Grande Giro comporterebbe uno sforzo aggiuntivo che potrebbe risultare decisivo, anche sotto il profilo psicologico.

L’argomento è caldo e farà ancora discutere parecchio.
Nei prossimi mesi vedremo se i meccanici riusciranno a velocizzare ancora di più il cambio ruota con freno a disco e che scelte faranno i Pro’.
E soprattutto vedremo se, e in che modo, i produttori di bici, ruote e freni interverranno per ridurre questo gap cronometrico che al momento riguarda principalmente i seguenti aspetti:

  • le bici da strada con i freni a disco quasi sempre hanno il perno passante che contribuisce, per ora, a rallentare il cambio ruota;
  • le misure di diametro del disco sono 140 oppure 160 mm e chi si occupa del cambio ruota deve avere a disposizione ruote con entrambi i diametri disco, complicando logistica e trasporto e allungando i tempi di un cambio ruota d’emergenza;
  • le battute dei mozzi (cioè la larghezza dei mozzi) deve conformarsi a uno standard, cosa che sta avvenendo se si parla di bici con perni passanti e freni a disco, ossia 100×12 mm davanti e 142×12 mm dietro;
  • il serraggio della ruota sul telaio avviene con quick release sulle bici con freni tradizionali e con perno passante con quick release (più rapido), con perno passante “bolt-on” (cioè avvitato, come nella foto in basso) oppure con quick release senza perno passante. Questa varietà di opzioni complica la gestione del cambio ruote in gara e presumibilmente richiederà l’adozione di uno standard unico e condiviso.
La Giant Propel Advanced SL 0 adotta perni passanti avvitati senza quick release. E’ una soluzione che “pulisce” l’estetica e alleggerisca la bici, ma richiede una chiave esagonale da 5 mm per allentare il perno. Difficile vedersa usata in gara.
La Wilier Cento10NDR con freno a disco adotta un perno passante posteriore con quick release.
La Specialized S-Works Tarmac UL, al pari della maggior parte delle bici dei Pro’, adotta freni rim brake e mozzi con sgancio rapido senza perno passante.

Diversi marchi hanno iniziato a proporre soluzioni che facilitino lo smontaggio-montaggio della ruota in presenza di un freno a disco e crediamo che la bicycle industry debba adottare uno standard unico in ambito agonistico, proprio per semplificare le operazioni di assistenza in caso di foratura.
Le evoluzioni che la tecnica farà, però, al momento non sono ancora note, ma crediamo che nei prossimi mesi inizieremo ad avere una visione più chiara sul futuro dei sistemi frenanti in ambito bici da strada.

Qui l’articolo che mette a confronto freni a disco e freni tradizionali