Freni a disco: 10 trucchi per farli funzionare bene e risolvere i problemi

Nicola Checcarelli
|
test

Freni a disco: 10 trucchi per farli funzionare bene e risolvere i problemi

Nicola Checcarelli
|

Si discute ancora sulle differenze tecniche tra una bici con freni a disco o freni tradizionali, ma ormai da tempo il mercato ha preso una direzione ben precisa.

L’acquisto di una bici rim brake, da un punto di vista commerciale, può avere senso solo se trovate un prezzo super scontato sul nuovo oppure un usato in ottime condizioni.

freni a disco

Tra qualche tempo, però, la maggior parte delle bici in circolazione saranno disc, quindi vale la pena cercare di capire come sfruttarle al meglio e di che manutenzione hanno bisogno.
In questo articolo, dunque, abbiamo preparato 10 consigli per ottimizzare le prestazioni dei freni a disco e risolvere (quasi) tutti i problemi.

1- Dimensione ottimale del disco

A nostro avviso il compromesso ideale è utilizzare un disco da 140 mm sul posteriore e da 160 mm sull’anteriore. In questo modo si ha una maggiore potenza frenante sull’avantreno e una migliore modulabilità sul posteriore.
Molte bici oggi presentano questa configurazione già di serie.

Il disco anteriore più grande riduce anche il rischio di surriscaldamento nelle discese lunghe, soprattutto per gli atleti più pesanti (Campagnolo, ad esempio, sconsiglia il disco anteriore da 140 mm a ciclisti con peso superiore a 80 kg).

Ciclisti molto leggeri potrebbero anche optare per due dischi da 140 mm, ma il risparmio di peso è talmente contenuto che non sempre ne vale la pena.

DSC4162 risultato

2- Tipologia di pasticche

Non tutti lo sanno, ma brand come Shimano e Sram danno la possibilità di scegliere tra due diverse mescole per le pasticche: organiche (in resina) e metalliche.

Campagnolo, almeno per il momento, ne propone una sola (foto qui sotto).
A onor del vero quasi tutti gli impianti di serie montano pasticche organiche.

Schermata 2020 04 23 alle 15.05.27

Vediamo le differenze per capire quale può essere più adatta alle esigenze di ogni ciclista.
Le pasticche organiche hanno una mescola più morbida, che entra più facilmente in temperatura e ha un’ottima resa già dalle prime pinzate.
E’ ideale soprattutto in caso di pioggia e freddo.
Sono più silenziose, ma di contro si usurano prima e sono più soggette al surriscaldamento.

Le pasticche metalliche hanno una mescola più “dura” che resiste meglio a frenate potenti e prolungate e, quindi, a temperature di esercizio più elevate rispetto alle organiche.
Può essere una scelta ottimale in caso di discese lunghe e ripide.
Rispetto alle organiche la frenata è un po’ meno pronta, soprattutto in caso di condizioni meteo avverse.
Si usurano meno, ma sono più rumorose e consumano maggiormente il disco.

freni a disco

3- Ogni quanto cambiare le pasticche e il disco

Difficile fornire un dato preciso, poiché l’usura di entrambi i componenti è soggetta a numerose variabili.

A influire sul consumo sono soprattutto la tipologia di percorso (è ovvio che se c'è tanta discesa si frena di più), il peso del ciclista (un ciclista di 80 kg sottopone i componenti ad uno stress superiore rispetto ad uno di 60 kg) e le condizioni atmosferiche (pioggia e sporco velocizzano il consumo).

disc

Il disco, se la bici viene trattata con cura e le pasticche vengono cambiate al momento giusto, dura molto di più, ma è comunque necessario fare attenzione all’assottigliarsi dello spessore della pista frenante.
Ogni brand fornisce un’indicazione sull’usura entro la quale è importante cambiare il disco.

Sia per il disco che per le pasticche il modo migliore per verificare l’usura è il controllo visivo.
Detto questo, ci sono due elementi importanti che possono indicare un’eccessiva usura delle pasticche: la corsa della leva che diventa più lunga del normale e una maggiore rumorosità in frenata.

IMG 8612

Non dimenticate che a volte è necessario cambiare le pasticche anche se non completamente usurate: questo può accadere se si sono “cotte” dopo frenate troppo prolungate o se si sono accidentalmente contaminate con olio.
Durante la lubrificazione della catena, infatti, è possibile delle gocce possano raggiungere il disco posteriore.

Nell'articolo in basso abbiamo parlato in modo più approfondito sul quando cambiare la pasticche sulla bici da corsa.

Freni a disco su strada: quando è ora di cambiare le pasticche?

4- Ogni quanto spurgare l’impianto

Lo spurgo dell’impianto idraulico è importante per garantire l’ottima funzionalità dei freni a disco. Serve a sostituire l’olio “usurato” e a togliere eventuali bolle d’aria entrate nel sistema. Ne abbiamo parlato QUI.
Il vostro impianto può avere bisogno di uno spurgo, ad esempio, quando la frenata è “spugnosa”, meno potente e la leva del freno ha una corsa troppo lunga.

Sarebbe opportuno eseguirlo ogni volta che si cambiano le pasticche e, in ogni caso, almeno una volta l’anno. L’olio minerale impiegato da Shimano ha una “vita” piuttosto lunga, ma nel caso di sistemi che utilizzano olio Dot (come Sram), più aggressivo, meglio se una volta ogni 6 mesi. 

L’operazione non è difficile, ma richiede manualità e strumentazione specifica, dunque se non vi sentite in grado, lasciatela fare al vostro meccanico di fiducia.
Se lo eseguite in casa, è fondamentale utilizzare l’olio specifico richiesto dal produttore.

DSC2462

5- Serve effettuare un rodaggio alle pasticche?

Sì, perché permette di migliorarne la funzionalità e, soprattutto, di ridurre il rischio di vetrificazione e dunque la rumorosità in frenata.
Per effettuare un buon rodaggio eseguite 15 pinzate brevi e intense, seguite da 4 frenate più lunghe.
Lasciate raffreddare per bene dischi e pasticche e il gioco è fatto.
Alla fine, per completare il lavoro, risciacquate l'impianto frenante con acqua per togliere eventuali residui.

Se volete approfondire l'argomento, ne abbiamo parlato nell'articolo che trovate qui sotto:

Rodaggio dei freni a disco della bici: ecco come farlo bene

6- Sfregamento durante la pedalata: da cosa dipende?

Lo sfregamento delle pastiglie sul disco (insomma, il classico “Zin Zin”) è uno dei rumori più fastidiosi per chi pedala.
Può dipendere da un all’allineamento non perfetto della pinza con il disco, ma anche dal disco storto.

Nel primo caso è necessario allentare le viti di fissaggio della pinza, tenere tirata la leva del freno e serrare di nuovo le viti avendo l'accortezza di stringerle per gradi: 1/4 di giro ad una e 1/4 di giro all'altra fino ad arrivare alla coppia di serraggio corretta.
In questo modo evitate che, serrando completamente solo una vite, questa faccia ruotare la pinza compromettendo il centraggio corretto della stessa.
Se questa procedura non dovesse essere sufficiente, è necessario allineare la pinza manualmente, ovvero ci si deve accertare visivamente che il disco abbia uno spazio eguale fra le due pasticche e a quel punto si procede al serraggio graduale delle due viti.

freni a disco

Per quanto riguarda il disco, basta un leggero colpo accidentale (magari anche per montare la bici in macchina) oppure un raffreddamento troppo brusco, per piegarlo.
Si può sistemare con uno strumento specifico, o anche con una pinza, ma serve sapere dove mettere le mani.

Se lo sfregamento si presenta solo quando siete sotto sforzo, magari in piedi sui pedali, può essere dovuto alla flessione di qualche componente (compresa la forcella), ma la prima cosa da fare è controllare che il disco sia fissato nel modo giusto: controllate il serraggio della ghiera del Centerlock e ricordatevi che richiede ben 40 Nm di coppia.

freni a disco

7- Rumorosità in frenata, da cosa dipende

E’ un altro problema frequente che si presenta sulle bici dotate di freni a disco.
Può dipendere da vari fattori:
- pasticche consumate
- pasticche vetrificate a causa di un surriscaldamento eccessivo
- pasticche sporche
- Disco “cotto” (come nella foto in basso) a causa di un surriscaldamento eccessivo (ad esempio, una frenata prolungata e potente, su discese lunghe e ripide)
In tutti questi casi per risolvere il problema è necessario cambiare il componente danneggiato/usurato.

freni a disco

A volte, invece, la rumorosità è dovuta allo sfregamento delle pasticche sul disco al termine di discese lunghe.
Di solito, questo accade a causa del surriscaldamento dell’impianto, che provoca una leggera dilatazione dei materiali, ma tutto torna alla normalità in poco tempo.

8- Come pulire il disco

Un disco pulito funziona meglio ed è più silenzioso.
La cosa migliore è utilizzare dei prodotti specifici per la pulizia dei dischi.
In alternativa si può usare l’alcool isopropilico, che però non è così semplice da trovare.
Va bene anche l’alcool normale, magari concludendo la pulizia con un abbondante risciacquo con acqua.

Qui sotto trovate ulteriori consigli in merito:

Come pulire i dischi dei freni della bici

9- Consigli per chi viaggia

Due piccole accortezze per chi deve smontare la bici per viaggiare in auto o in aereo.
Per prima cosa, smontate i dischi dalle ruote, per evitare che si possano piegare a causa di colpi accidentali.
In secondo luogo, non dimenticate di inserire gli specifici spessori (nella foto sotto quello Shimano) tra le pinze quando la ruota non è in sede.

546861 886756614 PAD

10- Attenzione all'eccessiva leggerezza

Sul mercato sono presenti molti prodotti aftermarket, che permettono di risparmiare qualche grammo di peso.

Verificate sempre che siano compatibili con i componenti originali e che non compromettano il corretto funzionamento e, quindi, la garanzia.
E considerate anche che possono essere più rumorosi e soggetti a un’usura precoce.
A nostro avviso, sull’impianto frenante, meglio privilegiare la sicurezza e l’affidabilità rispetto alla leggerezza.
Lasciamo che siano i produttori di impianti frenanti a portare avanti il processo di alleggerimento di questo componenti.

QUI trovate tutti gli altri contenuti dedicati ai freni a disco.

Per restare sempre connessi con contenuti e news pubblicati su BiciDaStrada.it mettete un mi piace sulla nostra pagina Facebook ufficiale oppure seguiteci su Google News

Condividi con
Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
arrow-leftarrow-right