In Emilia Romagna in quanto a ospitalità, servizi e divertimento della zona costiera la sanno lunga. Ad essere meno nota, invece, è la bellezza del suo entroterra.

Dopo la bellissima esperienza Gravel dello scorso anno, che potete rivivere nell’articolo qui sotto, gli amici di Apt Servizi Emilia Romagna e Visit Romagna ci hanno portato alla scoperta di un nuovo progetto: “Via Romagna“.

Tre giorni in Romagna in gravel bike. Cassani, Vasco e tante storie da raccontare…



Cos’è “Via Romagna”

Abbiamo conosciuto “Via Romagna” (QUI trovate il link alla mappa) nel weekend appena trascorso, pedalando tra Imola e Faenza in compagnia di colleghi giornalisti e di Davide Cassani, il CT della Nazionale Italiana che ricopre anche il ruolo il presidente di Apt Servizi Emilia Romagna.

“Via Romagna” è un itinerario protetto e mappato di 462 km che unisce idealmente i più importanti borghi storici e le aree più affascinanti e ricche di storia, cultura e tradizione della Romagna tra strade asfaltate secondarie e tratti sterrati.
Si va dalle Valli del Delta del Po agli Appennini al confine con la Toscana, attraversando le più belle colline dell’entroterra romagnolo, fino al confine con le Marche.
Percorrendo “Via Romagna” si intersecano le principali vie ciclabili esistenti e, grazie ad alcune arterie secondarie, il percorso si collega alla costa e alle sue principali località turistiche.

Via Romagna
Il percorso di “Via Romagna”
“Via Romagna” più le varie arterie di collegamento.

Il tracciato collega le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini attraversando circa 30 comuni e toccando 20 rocche e borghi storici e oltre 100 strutture bike friendly mappate sul percorso.
Ma anche chiese, cattedrali, monumenti, musei e altri punti di interesse.
Il punto più a nord è Comacchio, con un primo passaggio sulle affascinanti strade bianche del Delta del Po, si risale la “Bassa Romagna” fino alle prime colline del faentino, e poi del forlivese-cesenate, dopo un passaggio nel Parco delle Foreste Casentinesi, ci si dirige a sud verso la Valmarecchia e la Valconca, nel riminese, e si conclude l’itinerario al confine con le Marche, a San Giovanni in Marignano.  

“Via Romagna” usufruirà inoltre di arterie secondarie di collegamento con Ferrara, e più a sud, si unirà alle località costiere di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, utilizzando anche le esistenti ciclabili e ciclovie sugli argini fluviali e i percorsi e cammini storico-ambientali.
Sul percorso sono stati geo-referenziati, oltre ai principali siti di interesse storico-artistico, anche i punti d’acqua e ristoro e c’è anche la mappatura degli operatori bike-friendly localizzati sul cammino (bike shop per assistenza tecnica, ecc.)

Via Romagna

Obiettivi di “Via Romagna”

«Obiettivo dichiarato di questo ambizioso progetto – commenta Davide Cassani è dare vita a un prodotto cicloturistico da promuovere e commercializzare sul mercato Italia ed estero. Passione per il ciclismo, amore per il territorio, tutela delle strade bianche, rispetto dell’ambiente, Via Romagna diventerà in breve tempo il principale strumento di promozione territoriale dedicato alla bicicletta con l’obiettivo di veicolare in Emilia Romagna cicloturisti tutto l’anno. Via Romagna ci permetterà inoltre di diventare la prima Regione in Italia a trasformare strade minori a viabilità ordinaria in strade a priorità ciclistica». 

Via Romagna

«La Romagna sta diventando sempre più a misura di ciclista – sottolinea il Presidente di Visit Romagna, Andrea Gnassi grazie anche a questo nuovo tracciato, che si interseca con le altre ciclabili esistenti sul territorio legate al prodotto Romagna Bike, creando una rete di percorsi come poche realtà in Europa possono vantare. Sempre più persone stanno scoprendo la bicicletta come mezzo di vacanza e con “Via Romagna” offriamo un’opportunità unica, un approccio alle nostre eccellenze fortemente immersivo, autentico e all’insegna del benessere e della vacanza attiva. Su questo tracciato potremo costruire un prodotto turistico di forte richiamo per i mercati internazionali legati al bike tourism, che coinvolgerà cicloguide, bike hotel, centri assistenza, noleggio e servizio, ovvero tutto ciò che ruota attorno alla vacanza in sella». 

Il percorso mappato e tabellato avrà un sua segnaletica personalizzata “Via Romagna” con oltre 1.500 cartelli e 50 tabelloni e insegne informative posizionati sull’itinerario.
Al percorso sarà dedicata una specifica sezione informativa all’interno del sito romagnabike.com.

Via Romagna

I nostri giorni “tricolore” 

Il nostro viaggio alla scoperta di alcuni tratti di “Via Romagna” e dell’entroterra romagnolo parte dal Grand Hotel Terme di Riolo, che ha fatto da base logistica per tutto il fine settimana.

Partendo da Riolo Terme ogni giorno siamo andati alla scoperta delle bellezze del territorio e delle strade che hanno fatto da scenario al Campionato del Mondo 2020 e al Campionato Italiano 2021.
Abbiamo visitato città dal fascino unico come Faenza e Imola, Brisighella e Castrocaro Terme.
A fare da cornice alle nostre pedalate il parco regionale della Vena del Gesso romagnola, venuto alle cronache anche grazie alle immagini televisive dello scorso Mondiale.
Le immagini delle salite di Gallisterna e Mazzolano dello scorso settembre hanno fatto il giro del mondo e, come confermano anche gli operatori del turismo locali, il “traino” dell’evento è molto forte.

Via Romagna
Via Romagna

La prima giornata del venerdì è stato un primo assaggio delle strade tipiche di “Via Romagna”, ci siamo diretti verso Faenza per assistere alla prova a cronometro dei professionisti, a fare da sfondo alla nostra pedalata le dolci colline Faentine cosparse di frutteti, vigneti e girasoli.

Nella pedalata del sabato in compagnia di Davide Cassani, oltre alle salite del percorso iridato 2020, abbiamo affrontato anche un’altra storica asperità, quella dei Tre Monti che ha caratterizzato il mondiale del 1968 vinto da Vittorio Adorni.
Suggestiva anche la visita al memoriale di Ayrton Senna lungo il circuito dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

La mattinata della domenica è stata l’occasione per andare alla scoperta dell’Appennino Romagnolo.
Da Riolo Terme mi sono diretto verso Palazzuolo, pedalando lungo il corso del fiume Senio, da dove ho affrontato il Passo Sambuca e proseguito per Prato all’Albero fino a Colla Casaglia da dove si apre un vasto panorama sul Mugello.
Se siete dei ciclisti mediamente allenati vi consigliamo di inoltrarvi in queste zone, dove trovare salite più lunghe e paesaggi montani.

La concomitanza con i Campionati Italiani Elite è stata anche l’occasione per godersi la prova su strada della domenica.
Avere il privilegio di percorrere le stesse strade dei nostri beniamini è stato un valore aggiunto che ho apprezzato notevolmente in quanto mi ha fatto vivere, con ancora maggiore consapevolezza, le gesta dei corridori.


Merida Reacto di Colbrelli

Ovviamente tra una pedalata e l’altra c’è stato spazio per godere delle prelibatezze culinarie e vinicole della zona, cosa che non guasta mai!

Per maggiori informazioni:
visitromagna.it/bike
terrabici.com