L’Emilia Romagna in gravel bike è un’esperienza che merita di essere raccontata.

Sì, perché molto di voi conosceranno questa regione per il mare, per la movida della Riviera, per l’enogastronomia e per la calda accoglienza che la contraddistingue.
Magari alcuni anche per i percorsi e gli eventi dedicati alla bici da corsa (Nove Colli, Via del Sale, Granfondo Squali, Riccione Ride, Granfondo del Capitano, solo per citarne alcuni).

Romagna in gravel bike

Ma l’Emilia Romagna offre qualcosa in più a chi ama pedalare, che mette insieme tutti questi elementi, creando un prodotto d’eccellenza nel panorama italiano e internazionale.
Un prodotto che, non a caso, richiama ogni anno migliaia di ciclisti (soprattutto stranieri) tra la riviera e l’Appennino.

Romagna in gravel bike

Lo abbiamo scoperto pedalando per tre giorni sulla riviera Romagnola, su tre differenti itinerari gravel, tutti con partenza da Riccione, ma con caratteristiche diverse l’uno dall’altro.
Un mix di asfalto e sterrato, tra il mare e le colline dell’entroterra, alla scoperta di borghi e castelli e con immancabili (e strepitose) soste enogastronomiche.

Un’esperienza che vi consigliamo e che abbiamo cercato di farvi rivivere in pochi minuti nel video che trovate qui sotto:




I tre itinerari su cui abbiamo pedalato, in realtà, rappresentano solo una piccola parte di quello che l’Emilia Romagna propone: ben 8.000 chilometri tra percorsi su strada, piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici e mountain bike. 

Si tratta di itinerari a basso traffico, distribuiti nelle nove province: molti sono segnalati, altri identificati da guide e cartine, impreziositi da invitanti soste enogastronomiche per chi vuole godersi il territorio senza fretta.
Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche, in modo da soddisfare tutte le tipologie di ciclisti: dagli agonisti, che amano allenarsi e sfidare le salite più dure, ai cicloturisti, che utilizzano la bici soprattutto come “strumento” per vivere un’esperienza e scoprire il territorio.

E poi ci sono i servizi, il vero valore aggiunto della proposta cicloturistica dell’Emilia Romagna…

TERRABICI: SERVIZI E BIKE HOTELS
Vi abbiamo parlato di itinerari e percorsi, panorami, enogastronomia e ospitalità.
Ma in questi tre giorni abbiamo capito che a fare davvero la differenza qui in Emilia Romagna sono i servizi specifici (e di qualità) offerti agli amanti delle due ruote.

La nostra base strategica a Riccione è stato l’Hotel Dory, uno dei primi bike Hotel nati in Italia grazie all’intuizione del titolare Stefano Giuliodori, che nel 1998 ha contribuito a creare i “Riccione Bike Hotels”.

Romagna in gravel bike

Qui abbiamo visto una bike room (foto sopra) con oltre 200 bici di alto livello e di tutti i tipi (strada, mtb, gravel, e-bike) da noleggiare ai clienti, ma anche a chi non soggiorna presso l’albergo.
Bici sempre in ottimo stato e perfettamente funzionanti grazie all’operato di numerosi meccanici e di un’officina attrezzata in grado di fare invidia a parecchi negozi.

Poi ci sono le guide cicloturistiche, competenti e qualificate, per accompagnarvi in ogni angolo del territorio e scoprire i luoghi più belli e le strade più suggestive, evitando i tratti troppo trafficati.

E infine, a fare la differenza, ci sono tanti altri piccoli dettagli, come l’erogatore d’acqua per riempire le borracce che si trova nella bike room, lo spazio per il lavaggio bici, il servizio massaggi, il servizio lavanderia che permette di avere i propri capi tecnici puliti e asciutti in meno di 24 ore.

Servizi che abbiamo sperimentato all’Hotel Dory ma che, seppure con differenze da un hotel all’altro, sono disponibili presso tutta la rete di strutture che fa parte di Terrabici, ovvero il consorzio regionale dei Bike Hotels che opera in Regione dal 2014 e che si occupa di commercializzare, soprattutto a livello internazionale, l’Emilia Romagna come destinazione bike.

Il trend positivo del segmento bike è confermato dai dati: l’Emilia Romagna è seconda in Italia, dopo il Trentino Alto Adige, per presenze cicloturistiche, con circa 500 mila arrivi di turisti bike per un totale di circa 1,5 milioni di presenze.

La provenienza è soprattutto estera (Germania, Austria e Svizzera in primis, poi Stati Uniti e Canada, Belgio e Olanda, ma anche Nuova Zelanda, Brasile e Israele).
I ciclisti italiani, paradossalmente, rappresentano una percentuale minima rispetto al totale.

Questo periodo post Covid-19 può costituire l’occasione per far scoprire anche  agli appassionati italiani l’Emilia Romagna come destinazione bike, che sia strada o mtb, oppure gravel, come nel nostro caso?
Immaginiamo di sì e ve lo consigliamo, perché lo merita…

Romagna in gravel bike

GLI EVENTI 2020
L’Emilia Romagna è da sempre una terra di ciclismo e di grandi eventi.
Il 2020 è stato un anno difficile, con il Covid-19 che ha fatto saltare tutte le manifestazione della prima parte di stagione.

Ma nonostante le difficoltà qui il ciclismo non si ferma (e come potrebbe farlo, visto che il presidente dell’APT è Davide Cassani, Ct della nostra nazionale?) e a partire da settembre tornano in pista alcuni grandi appuntamenti destinati agli amanti delle due ruote.

Davide Cassani, presidente dell’APT Servizi Emilia-Romanga e CT della nazionale di ciclismo, ha pedalato con noi nel primo giorno del nostro viaggio in Romagna.

Si comincia con l’Italian Bike Festival, che si svolgerà dall’11 al 13 settembre a Rimini e che è stato confermato proprio in questi giorni.

Festival che quest’anno sarà ancora più interessante, visto che si tratterà del primo evento espositivo post Covid-19 in Europa e darà l’opportunità a negozianti e appassionati di incontrare le aziende e toccare con mano i prodotti 2021.
La principale differenza rispetto alle edizioni precedenti sarà la registrazione obbligatoria, ma di tutti i dettagli vi abbiamo parlato qui.

A ottobre sarà la volta dell’appuntamento più atteso, ovvero il Giro d’Italia, che in Emilia Romagna si fermerà tre giorni.

Mercoledì 14 ottobre la carovana celebrerà i 100 anni del Maestro Fellini nell’undicesima tappa di 181 km, da Porto Sant’Elpidio a Rimini, con arrivo sul lungomare davanti al Grand Hotel.
Sarà invece una giornata per scalatori quella del giovedì 15 ottobre, con l’attesissima tappa che ricalca il percorso della Nove Colli (205 km con quasi 4.000 metri di dislivello)
Infine, venerdì 16 ottobre, il Giro partirà da Cervia per procedere verso nord in direzione Monselice in una tappa pianeggiante adatta agli sprinter.

Subito dopo il passaggio del Giro sarà la volta della cicloturistica “Sulle strade della Nove Colli”: un evento pensato per far assaporare agli appassionati i tratti più belli della granfondo più famosa d’Europa anche in questo difficile 2020.
La data da segnare in calendario è il 18 ottobre 2020, quando tutti i cicloamatori che vorranno vivere le salite e le atmosfere della Granfondo Nove Colli ed emulare i campioni del Giro d’Italia, potranno pedalare senza nessuna fretta sui percorsi della cicloturistica.

Una prova senza cronometraggio, con partenza alla francese, organizzata dalla ASD G.C.Fausto Coppi di Cesenatico insieme all’Amministrazione Locale e alle Associazioni di Categoria della città.
I percorsi tra cui scegliere saranno tre: 72 km (340 metri di dislivello), 106 km (1090 metri di dislivello) e 152 km (2290  metri di dislivello).

Romagna in gravel bike

I PERCORSI GRAVEL DI QUESTI TRE GIORNI
Percorro (e apprezzo) la riviera Romagnola e il suo entroterra in bici da corsa da molti anni, ma devo ammettere che la Romagna in Gravel bike è stata una vera scoperta.

Un modo diverso di pedalare, con la possibilità di rimanere più lontani dal traffico e osservare gli stessi luoghi da altri punti di vista.
Insomma, come avrete capito, un’esperienza che mi è piaciuta e vi consiglio.

Di seguito riportiamo una breve descrizione, corredata dalle attività Strava, degli itinerari affrontati in questi tre giorni di luglio, tutti con partenza da Riccione.

DAY 1 – VALCONCA E MONTEFELTRO
Il primo giorno abbiamo pedalato lungo gli sterrati della Valcona per raggiungere Saludecio prima e Mondaino poi, borgo arroccato tra la Valconca e il Montefeltro, per metà romagnolo e per l’altra metà marchigiano.
Insieme a noi ha pedalato anche il Ct della nazionale Davide Cassani.

Poco meno di 60 km, con circa 550 metri di dislivello.
Un itinerario non particolarmente difficile, ma ricco di saliscendi fino a Mondaino, che può diventare davvero alla portata di tutti grazie alle e-bike.

Mondaino è uno dei luoghi storici dove viene prodotto il famoso “formaggio di fossa”.
Dopo aver ascoltato con attenzione la maestria e la pazienza che servono per ottenere un formaggio di qualità, non potevamo lasciarci sfuggire un succulento assaggio… ?

DAY 2 – VALMARECCHIA E VERUCCHIO
Il secondo giorno abbiamo pedalato lungo la ciclabile sterrata della Valmarecchia, lasciandola per salire verso Verucchio, ma che in realtà continua ancora per molti chilometri risalendo la valle.
Una vera chicca per gli amanti del gravel, che ci ha regalato anche un incontro del tutto inaspettato con il grande Vasco Rossi (nella foto qui sotto con Stefano Giuliodori, dell’Hotel Dory), che ci ha raccontato che d’estate fa base a Rimini e spesso pedala nell’entroterra romagnolo.

Verucchio è un borgo arroccato da cui si gode di una favolosa vista a 360°, specie se si sale fino alla Rocca Malatestiana.
Da un lato la Valmarecchia, Villagrande e il Carpegna; dall’altro tutta la riviera Romagnola.
78 km, ma con “soli” 570 metri di dislivello.

Romagna in gravel bike

DAY 3 – GRADARA, TAVULLIA E IL PARCO DI SAN BARTOLO
L’ultimo giorno è stato caratterizzato da un piccolo sconfinamento nelle Marche, toccando Gradara e Tavullia prima di salire sul Parco del San Bartolo e pedalare sulla Panoramica, una delle strade più belle d’Italia, che va da Pesaro a Gabicce ed è un vero must per ciclisti locali e turisti.

Se potete, vi consigliamo di percorrerla la domenica mattina, tra le 6,30 e le 11,30, fascia oraria in cui le amministrazioni locali hanno deciso di chiuderla al traffico automobilistico.

Una scelta coraggiosa, che merita tutto il nostro apprezzamento.
Noi ci siamo goduti una piccola sosta a Gabicce Monte, ma lungo la Panoramica i punti suggestivi che meritano una sosta non mancano davvero.

Romagna in gravel bike

Al rientro da ogni tour, ovviamente, dopo il meritato riposo, ci siamo goduti il mare e tutte le opportunità offerte dalla riviera.
Un plus mica da poco…

Per maggiori informazioni:
visitromagna.it/bike
terrabici.com
travelemiliaromagna.it