Avete presente quando siete in vacanza, ovviamente sempre con la vostra fedele specialissima al seguito, e vi prende la voglia di fare un po’ di sana fatica e andare alla scoperta di luoghi nuovi in bicicletta?

Ecco, è quello che è successo a me alla fine di questa strana estate 2020, durante un breve soggiorno con la famiglia in riviera Romagnola.
Siccome gli itinerari della riviera ormai li conosco a menadito, volevo provare qualcosa di nuovo e, magari, più panoramico e impegnativo.

Così, dopo aver cercato un po’ on line, ho deciso di “conquistare” il brevetto Explore Valmarecchia.
Un percorso tosto di 127 km, con 7 salite e circa 2.600 metri di dislivello, che inizia e finisce a Santarcangelo di Romagna, a pochi chilometri da Rimini.

Un bell’allenamento, ho pensato tra me, ma anche un itinerario alla scoperta dell’entroterra Romagnolo, che sono sicuro vi sorprenderà per la bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi piccoli borghi.
Una realtà completamente diversa (seppure vicina territorialmente) da quella della Riviera, che se siete amanti della bici non potrà lasciarvi indifferenti.

Brevetto Explore Valmarecchia

Prima di partire ho chiamato il mio amico Luca, che vive proprio a due passi da Santarcangelo di Romagna e conosce alla perfezione queste zone.
Un compagno di pedalata ideale, ma anche una guida in grado di raccontarmi qualcosa in più su questo angolo di Romagna.

Prima di proseguire nella lettura, date un’occhiata al video qui sotto, in cui vi raccontiamo la nostra giornata in sella.
A volte le immagini parlano più delle parole…




DA SANTARCANGELO DI ROMAGNA A TORRIANA
Il brevetto parte da Santarcangelo di Romagna, cittadina vivace, posta sulla via Emilia e caratterizzata da un bellissimo borgo dominato dalla Rocca Malatestiana.

I primi 10 chilometri del percorso sono i meno interessanti dal punto di vista tecnico e paesaggistico.
Si pedala in pianura lungo la SP14 ed è necessario prestare anche un po’ di attenzione al traffico.
Ma tutto sommato sono ideali per scaldare la gamba in vista delle difficoltà che bisognerà affrontare nella parte centrale del percorso, dove di pianura se ne vedrà davvero poca.

Brevetto Explore Valmarecchia
Il centro di Sant’Arcangelo di Romagna, località di partenza e arrivo del brevetto

A Poggio Berni inizia la prima salita di giornata, quella che conduce a Poggio Torriana e che ci fa capire subito cosa ci aspetta in Valmarecchia: poco meno di 3 km al 9% di pendenza media. 

Da un lato la vista spazia verso il mare, dall’altra verso la parte alta della Valmarecchia.
Di fronte a noi, dalla parte opposta della valle, si trova Verucchio, dove passeremo sulla via del ritorno.
Da Torriana, prima di scendere verso Ponte Verucchio, si può continuare verso il Castello di Torriana e da qui fino a Montebello, per poi tornare sull’itinerario originale.

La prima salita di giornata conduce fino a Torriana: 3 km al 9% di pendenza media

DA TORRIANA A SANT’AGATA FELTRIA
Dopo circa 30 km si raggiunge Novafeltria, un comune relativamente giovane, nato nel 1907, oggi centro commerciale e industriale delle vallata, oltre che snodo importante del percorso della Nove Colli, dove si transita al termine della discesa del Perticara e prima di iniziare la salita di Madonna di Pugliano.

Da qui si affronta una breve e panoramica ascesa che conduce sino al piccolo borgo di Talamello, centro nevralgico del Formaggio di fossa che qui si produce, si mangia nei ristoranti locali e festeggia in autunno con sagre e appuntamenti dedicati.
Vi consigliamo una sosta in piazza, dove si trova una terrazza panoramica con vista mozzafiato su una buona parte della Valmarecchia.

Brevetto Explore Valmarecchia
Qui sopra, la terrazza panoramica di Talamello. Sopra, la salita che conduce all’ingresso del borgo.

Dopo una breve discesa si affronta una delle salite più lunghe e panoramiche di tutto il brevetto. La prima parte non è altro che la discesa del Perticara scalata in senso opposto rispetto alla Nove Colli.

Al bivio per Perticara, però, si devia a sinistra: qui la strada spiana e offre dei punti panoramici veramente suggestivi, prima di riprendere a salire fino a quota 820 metri, ovvero il punto più alto del percorso.
In totale si tratta di 9 km, con una pendenza media di circa il 6%.

Il tratto tra Perticara e Sant’Agata Feltria è uno dei più panoramici dell’intero percorso. E gli asfalti sono ottimi

Da quassù, una veloce discesa ci conduce a Sant’Agata Feltria, il paese del tartufo bianco pregiato.
In territori come questi anche la cucina concorre, più che i confini geografici, alla formazione dell’identità culturale e noi approfittiamo di una visita al centro storico (dove si trova il teatro Angelo Mariani, uno dei più antichi d’Italia), per riempire le borracce e gustarci un bel panino prosciutto e formaggio, benzina giusta per affrontare la seconda parte dell’itinerario.

Brevetto Explore Valmarecchia

DA SANT’AGATA FELTRIA A CASTELDELCI
La ripartenza da Sant’Agata Feltria è tutt’altro che banale, poiché c’è da affrontare una salita breve, ma molto arcigna.
Asfalto nuovo e liscio (una goduria), ma pendenze costantemente intorno al 10% per 2 chilometri, che richiedono di azionare i rapporti più agili a disposizione sulla Trek Domane SLR che ho usato per questa giornata in Valmarecchia.

Una volta raggiunta la vetta, potrete godervi una delle discese più belle di tutto il brevetto: divertente, tecnica e panoramica allo stesso tempo, tocca il piccolo borgo di Petrella Guidi prima di raggiungere il fondo valle.

Da qui proseguiamo a destra in direzione di Casteldelci, ultimo lembo della provincia di Rimini, dove si arriva dopo un lungo falsopiano in salita.
Casteldelci è una vera chicca, un piccolo borgo immerso nel verde dove il tempo sembra essersi fermato.
E nel centro storico c’è una fontana di acqua fresca che in questa calda giornata di fine estate ci è sembrata una vera manna dal cielo.

Brevetto Explore Valmarecchia
Il piccolo borgo di Casteldelci è una chicca incastonata nel verde. Da qui inizia uno dei versanti del Monte Fumaiolo

DA CASTELDECI A SAN LEO
Da Casteldelci ripartiamo in direzione di Pennabilli, ripercorrendo a ritroso l’itinerario affrontato all’andata fino a Ponte Messa e lasciandoci un “trasportare” dalla strada che, anche se in modo leggero, ora è sempre in leggerissima discesa.

Per gli amanti della salita, però, è doveroso ricordare che proprio da Casteldelci inizia la lunga (e dura) salita che porta fino al Monte Fumaiolo.

A Ponte Messa svoltiamo a destra e iniziamo la quinta ascesa di giornata, ovvero quella di Pennabilli: 3 chilometri, ma con una pendenza media oltre il 7% e punte che superano il 15%.
Pennabilli deve il suo curioso nome all’unione di due antichi castelli, un tempo rivali, Penna e Billi. L’incontro, avvenuto in epoca medievale, si proietta nel tempo fino ad oggi, in un abbraccio ideale tra storia, arte e natura.

Brevetto Explore Valmarecchia

La condizione non è delle migliori, altrimenti da qui si potrebbe immaginare una suggestiva deviazione rispetto all’itinerario, in direzione del Cippo di Carpegna (passando per il passo della Cantoniera), che si erge alla nostra destra.

Noi invece ripartiamo in discesa in direzione di Ponte Molino Baffoni, dove svoltiamo a destra per Maiolo e iniziamo la salita di Madonna di Pugliano, la stessa affrontata dalla Nove Colli: 8,9 km, 511 metri di dislivello, con una pendenza media del 5,9%, ma punte del 12%.
Alla Nove Colli lungo questa salita faccio sempre una gran fatica e, anche oggi, devo dire che le cose non vanno tanto meglio. L’unica differenza, però, è che senza numero sulla schiena non mi pesa poi così tanto rallentare e godermi il panorama, buttando uno sguardo sulla sinistra per osservare la Rocca di Maiolo (conosciuta come Maioletto).

Lungo la discesa si incontra San Leo, ovvero uno dei simboli della Valmarecchia, che fa  parte de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Qui una sosta è davvero d’obbligo.

La Rocca di San Leo compare all’improvviso lungo la discesa del Pugliano. Una sosta è d’obbligo

Il centro storico, arroccato su un imponente masso roccioso con pareti a strapiombo, è di una suggestione difficile da descrivere.
La sua posizione strategica, fin dall’epoca preistorica, gli è valsa una grande importanza militare e religiosa, testimoniata da manufatti di grandissimo pregio architettonico e artistico.

Citato da Dante nella Divina Commedia, ospitò San Francesco e imprigionò a vita il conte Cagliostro.
Location per film e documentari, è una delle perle più preziose della provincia di Rimini.

Brevetto Explore Valmarecchia

Brevetto Explore Valmarecchia
L’ingresso a San Leo è qualcosa di spettacolare. E anche l’interno del borgo è ricco di cose da vedere

DA SAN LEO A SANTARCANGELO DI ROMAGNA
Alla visita di San Leo andrebbe dedicata una giornata intera (e magari torneremo per farlo), ma il tempo stringe e la fatica inizia a farsi sentire, così ripartiamo in discesa verso il mare.
Ci rimane da superare un’ultima asperità, quella che conduce al borgo di Verucchio che, come San Leo, è Bandiera Arancione del TCI.

Anche in questo caso strappo breve, ma ripido, che dopo tutto il dislivello affrontato in giornata sembra ancora più duro di quello che è.

L’ultima salita di giornata conduce a Verucchio, dominata dalla sua imponente Rocca Malatestiana

Il panorama di cui si può godere da Verucchio, però, ripaga di quest’ultima fatica: da una parte la Valmarecchia, dall’altra il mare, ormai vicinissimo.
In alto si staglia la Rocca Malatestiana, che vi consigliamo vivamente di visitare. 

Da qui, per tornare a Santarcangelo, rimangono circa 12 chilometri di discesa e pianura, da percorrere in scioltezza per defaticare un po’ e decidere su quale eccellenza della cucina Romagnola “buttarsi” per recuperare le energie…

Brevetto Explore Valmarecchia

CONSIGLI UTILI
Il brevetto Explore Valmarecchia è impegnativo, sia per chilometraggio che per dislivello.
Le pendenze spesso superano il 10%, quindi è bene avere a disposizione rapporti adeguati al proprio livello di preparazione.

Per chi ha parecchi chilometri nelle gambe, oltre che un ottimo modo per scoprire il territorio, sarà un buon allenamento e una bella sfida personale, magari nel tentativo di conquistare anche qualche Kom.

Brevetto Explore Valmarecchia

Per chi invece lo affronta in modalità “turistica”, la scelta migliore potrebbe essere quella di suddividere il brevetto in due tappe, anche perché di cose da vedere lungo il percorso ce ne sono davvero tante.

Si può affrontare in qualsiasi mese dell’anno, ma i periodi migliori sono sicuramente la primavera e l’autunno.
Le strade sono piuttosto scoperte e, dunque, d’estate il caldo si fa sentire, anche se è possibile trovare fontane di acqua fresca praticamente in ogni borgo.

Qui sotto trovate l’altimetria del percorso:

Per scaricare la traccia gpx dell’itinerario e avere altre informazioni: explorevalmarecchia.it