Man mano che l’evoluzione avanza, migliorano le prestazioni.
E questo lo si apprezza, non tanto e non solo sui gruppi di punta, ma anche sui gruppi di gamma media e medio-alta.
Il test Sram Force eTap AXS ci ha fatto capire che l’ultimo arrivato è realmente identico in termini di prestazioni al fratello maggiore Red che abbiamo avuto modo di provare in lungo e in largo all’inizio dell’anno.
E questo farà la felicità degli appassionati, ovvero di tutti coloro che, pur essendo intrigati dal sistema di cambiata elettromeccanica wireless di Sram, non sono però disposti a spendere tanto per il modello Red eTap AXS.

Da questo punto di vista, quindi, lo Sram Force eTap AXS rappresenta una mossa vincente.
Le premesse, come avrete potuto capire fino ad ora, sono davvero ottime e a questo punto vale la pena entrare nei dettagli del gruppo, che vi sveliamo durante un’uscita gravel.
Sì, gravel: perché questo test è stato condotto anche in chiave gravel, a testimonianza della versatilità di utilizzo del sistema.
Dopo aver guardato il video vi invitiamo a proseguire la lettura del test:

1 – DETTAGLI TECNICI
– Ergonomia dei comandi cambio-freno: 9,5
E’ la medesima, in sostanza, già apprezzata e collaudata sul modello Red eTap AXS.
Anche le regolazioni possibili sono le medesime.
La mano trova facilmente una posizione comoda e l’avere un solo “pulsante” per lato facilita l’ergonomia, soprattutto quando si indossando i guanti invernali.

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Per agire sul deragliatore occorrono due mani, ma è un fatto, questo, al quale ci si abitua presto.
Solo se si proviene dal sistema Shimano o Campagnolo all’inizio può non essere facile indovinare il comando da azionare.
Anzi, da toccare.

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– Opzioni disponibili per corone, pignoni, comandi e cambio (gabbia lunga o gabbia singola?): 9,0
Rispetto al fratello maggiore cambia poco: manca la combinazione di corone 50-37, riservata, a ben guardare, ad una platea per lo più professionale, visto che gli sviluppi metrici in ballo (specialmente di un 50×10) sono piuttosto impegnativi.
Per un utilizzo amatoriale le combinazioni di corone (33-46 e 35-48) e di pignoni (10-26, 10-28 e 10-33) proposte sono ampiamente soddisfacenti.

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Il cambio, per facilitare le cose, è disponibile con una sola lunghezza di gabbia, permettendo rapidamente il passaggio, se fosse necessario, da un pacco pignoni come il 10-26 a uno come il 10-33.
Questo rappresenta innegabilmente un plus per la nuova gamma di trasmissioni Sram 12 velocità che, lo ricordiamo, richiedono un corpetto ruota libera dedicato, denominato Sram XDR, che consente l’adozione del pignone da 10 denti.

– Facilità di sostituzione delle corone: 8,0
Qui si registra un’altra differenza importante rispetto al Red: le corone non integrano lo spider come nel caso del Red.
Questo aumenta leggermente il peso della guarnitura, ne riduce un po’ la rigidità torsionale e ne complica un po’ anche la sostituzione delle corone.
Nulla di realmente complicato, ma è una differenza importante rispetto al gruppo superiore.

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Da segnalare che anche sullo Sram Force eTap AXS è possibile optare per il misuratore di potenza Quark integrato nello spider (foto sopra): in questo caso la batteria è di tipo CR2032, cioè di tipo sostituibile, e non integrata e ricaricabile come nel caso del modello Red.
La precisione dello strumento, secondo Sram, si attesta su +/- 1,5%.

– Peso: 8
Il gruppo completo in versione disco, senza misuratore di potenza, ha un peso di 2.812 grammi, contro i 2.518 grammi del modello Sram Red eTap AXS.
Da segnalare che lo Shimano Ultegra Di2 Disc (52-36, 11-30, 11 velocità, dischi da 140 e 160 mm, batterie e cavi inclusi), il diretto rivale dello Sram Force eTap AXS, ha un peso dichiarato di 2.522 gr, come specificato in questo articolo.

A tale riguardo segnaliamo che, nella medesima configurazione, lo Shimano Dura Ace Di2 Disc ha un peso di 2.238 grammi.
In ogni caso parliamo di pesi dichiarati dai rispettivi produttori.
Alla luce di questi dati, il valore ponderale dello Sram eTap AXS è di buon livello.

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– Prezzo: 7,5
Il gruppo completo, nella configurazione da noi testata (ad eccezione dei comandi cambio satelliti), ovvero la configurazione più costosa, ha un prezzo al pubblico di 1.850 euro.
Parliamo, quindi, di un prodotto di alto livello, sia per prestazioni, che, ovviamente, per il costo.
Con queste premesse, lo Sram Force eTap AXS si rivolge a un’utenza piuttosto evoluta e capace di apprezzare i benefici di una trasmissione ad attuazione elettromeccanica.
Ad un costo comunque inferiore rispetto al rivale diretto, lo Shimano Ultegra DI2 Disc (2.287 euro).

– Garanzia: 6
Sram garantisce i propri prodotti per un periodo di due anni dalla data di acquisto per ogni difetto di materiali o di lavorazione, con esclusione dell’usura dei componenti.
La garanzia si applica esclusivamente al primo proprietario.

Voto finale (da 1 a 10): 8,0

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Anche la Lapierre Xelius SL 700 Disc recentemente testata montava di serie il nuovo gruppo Sram

2 – PRESTAZIONI
– Precisione: 9,5
Entrando nell’ambito delle prestazioni è doveroso segnalare che, di fatto, queste non si discostano di un millimetro da quelle del fratello maggiore.
Quindi, i risultati anche in termini di votazione, sono identici a quelli dello Sram Red eTap AXS.
Questo aumenta il valore del “fratellino” in relazione al prezzo.

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La cosa che si apprezza di più sui gruppi 12 velocità è la silenziosità della cambiata che, pur essendo rapida, è diventata finalmente meno avvertibile acusticamente.
Ottimo il lavoro del deragliatore, anch’esso molto veloce, persino sottosforzo, e infaticabile.
Al pari di quanto segnalato per il Red eTap AXS, il corretto funzionamento del cambio è fortemente condizionato dal perfetto allineamento dell’attacco del cambio.

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Questo è un fattore al quale occorre prestare attenzione soprattutto se si intende utilizzare il cambio in ambito off-road (leggasi gravel): una caduta o un maldestro uso della bici (specie quando la si appoggia al muro) può portare al disallineamento fra cambio e pignoni.
In tal caso si può agire sulla micro-regolazione del cambio azionando l’apposito pulsante sul comando del cambio (foto in basso).
E’ una procedura d’emergenza, ma comunque efficace.
Da effettuare preferibilmente stando fermi.

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Avendo provato lo Sram Force eTap AXS anche in ambito off-road, occorre menzionare che sullo sterrato i comandi satelliti sono meno facili da utilizzare, in quanto non si riesce a percepire il click con il pollice e ci si ritrova facilmente a cambiare più di un pignone alla volta senza volerlo.
Molto migliore è il comportamento del comando cambio integrato nella leva del freno, la cui ergonomia eccelle anche quando il terreno è dissestato.

– Velocità di cambiata: 9,5
Il sistema eTap AXS è davvero molto veloce, anche se, come detto in occasione del test del modello Red, la velocità in assoluto è leggermente inferiore a quella del sistema DI2 di Shimano o del Campagnolo EPS.
Si parla di piccole differenze, percettibili per lo più solo se si conosce bene il DI2 oppure l’EPS.

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– Silenziosità: 9,5
E’ una delle novità più gradite del Force eTap AXS, riscontrata anche sul modello Red.
Il merito va al disegno della catena Flat Top, al nuovo profilo dei denti dei pignoni e al sistema Orbit sulla gabbia del cambio (che ne attenua le oscillazioni) che, nel loro insieme, rendono il cambio più silenzioso, sia durante la cambiata, sia durante la marcia su fondi stradali non regolari.
Anche sullo sconnesso il risultato è molto valido.

– Frenata: 9,5
I freni a disco del Force eTap AXS hanno una grande potenza, specie se con dischi da 160 mm, come nel caso della Specialized Diverge in questione.
La modulabilità, per quanto regolabile, in realtà non raggiunge i livelli che avrei voluto e da questo punto di vista i freni Shimano, tanto per fare un paragone, reagiscono in maniera più prevedibile e lineare.

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Dopo un paio di uscite, però, si riesce a trovare la giusta confidenza con la potenza generata dalle pinze dello Sram Force.
Se, però, la potenza fosse comunque eccessiva e/o la frenata rimanesse comunque troppo brusca è da valutare, nel caso, l’adozione di un disco da 140 mm al posteriore.
Questa scelta dipende anche dal peso del biker e dal tipo di pendenze che si decide di affrontare.

– Durata batteria: 9
Nulla di diverso da quanto accade sullo Sram Red eTap AXS.
Le 60 ore dichiarate da Sram sono confermate anche in questo caso

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Lo spazio fra batteria del deragliatore e gomma posteriore, nel caso di gomme 27,5″ da 47 mm di sezione, è molto risicato. In caso di fango è preferibile scendere ad una sezione non superiore a 38-40 mm

– App e personalizzazioni: 6,5
Sono dell’avviso che dal momento che Sram ha introdotto in ritardo (rispetto a Shimano) l’App per gestire la trasmissione sarebbe stato meglio avere un’App che introducesse qualche novità reale rispetto a quella della concorrenza.
Di fatto quella messa a punto da Sram replica le opzioni fornite anche da quella Shimano, seppure con una fruibilità dell’App differente.
Diciamo che i margini di miglioramento, dal momento che si parla di software, ce ne sono svariati.
Resta la curiosità, per ora, di vedere quale sarà la prossima mossa di Sram.

Voto finale (da 1 a 10): 8,91

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IN CONCLUSIONE…
Con l’aggiunta del 12º pignone, Sram ha colto l’occasione per rivedere il concetto di rapporti per le bici da corsa, arrivando a mettere in discussione i dogmi del ciclismo, ovvero la necessità di corone da 52, 53 e 54 denti e ridisegnando il profilo della cassetta posteriore, proponendo una spaziatura più regolare su quei pignoni che, ad esempio in pianura, richiedono cambi di cadenza meno bruschi e più lineari.
E’ una novità che, anche in chiave gravel, ha confermato la sua validità, sebbene in assetto 2×12 e non 1×12.
Lo Sram Force eTap AXS è diventato, infatti, l’antagonista dello Shimano Ultegra DI2 e lo conferma anche l’ampio utilizzo che le varie case costruttrici ne fanno sugli allestimenti di serie della gamma 2020.

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Per informazioni Sram.com