Molto diffuse in ambito off-road, le mousse si stanno lentamente facendo strada anche nel mondo gravel e, chissà, forse in futuro anche in quello delle bici da corsa.

A tale riguardo abbiamo avuto la possibilità di provare le nuove Andreani SuperMousse Pac Evo Lite Gravel, dopo aver già testato quelle dedicate alla Mtb.
Sono disponibili pure per le gomme da strada e, proprio in questi giorni, stiamo iniziando il test anche di questa versione, che ha come obiettivo principale quello di poter tornare a casa run flat, ovvero con la gomma forata.

Le SuperMousse Pac Evo Lite sono realizzate con uno speciale materiale iperplastico a celle chiuse, che permette all’inserto di avere un comportamento dinamico, che cioè muta al variare della pressione de lo pneumatico (l’immagine qui sotto permette di capire meglio di cosa stiamo parlando).

Inoltre, la particolare struttura a celle chiuse evita l’assorbimento di lattice anche in caso di tagli o screpolature dell’inserto.



Questa particolare struttura è pensata per garantire leggerezza, protezione e comfort:

  • Leggerezza, in quanto il peso delle mousse è di soli 34 grammi l’una (per la versione gravel utilizzata in questo test).
  • Protezione, perchè l’inserto è in grado di salvaguardare il cerchio e lo pneumatico in caso di urto contro qualsiasi ostacolo, riducendo fortemente anche il rischio di pizzicatura.
  • Comfort, per la possibilità di utilizzare pressioni mediamente inferiori, in grado di copiare meglio il terreno, con conseguente maggiore comodità in discesa e trazione in salita. 
  • Sicurezza e praticità, visto che in caso di foratura (anche con perdita d’aria improvvisa) il rischio di stallonamento è veramente limitato e, soprattutto (e qui sta la vera utilità) vi è la possibilità di pedalare “run flat”, ovvero con gomma completamente a terra.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

Le SuperMousse in versione gravel sono consigliate per l’utilizzo con gomme della sezione compresa tra 30 e 40 millimetri. Per chi non è avvezzo all’utilizzo delle mousse, ricordiamo che possono essere montate esclusivamente con gomme tubeless.

I cerchi devono avere un canale interno della sezione minima di 21 millimetri.

Sono compatibili con tutti i liquidi sigillanti, ma si consiglia l’utilizzo di sigillanti privi di ammoniaca. In merito alle valvole tubeless, invece, vanno utilizzate quelle a tre vie fornite in dotazione, che hanno dei fori per l’ingresso dell’aria sulla parte laterale della testa.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

All’interno della confezione troverete:
– n° 1 Mousse Pac Evo Lite Gravel
– n° 1 valvole a tre vie con prolunga per cerchi a medio profilo
– n° 1 adesivi Pac1 Evo Lite da applicare al cerchio

Il prezzo di listino è di 27,00 euro+iva l’una

IL MONTAGGIO
Il montaggio delle Andreani SuperMousse Pac Evo Lite Gravel è stato meno difficoltoso di quanto ci potessimo aspettare. Ve lo illustriamo passaggio per passaggio:

1- Installare la valvola a tre vie sul cerchio
2- Inumidire Pac Evo Lite con acqua e sapone per facilitare la tallonatura de lo pneumatico (operazione consigliata, ma non indispensabile se avete una buona manualità)
3- Inserire il primo tallone della copertura sul cerchio
4- Prima di inserire la mousse, per rendere più facile il montaggio, vi consigliamo di “allungarla”, tirando con entrambe le mani circa 20-30 centimetri di inserto alla volta. Attenzione, però, a non tirare la parte in cui si trova la giunzione.

5- Installare Pac Evo Lite, posizionando la giunzione dal lato diametralmente opposto alla valvola. Iniziare da questo punto l’installazione e finire in concomitanza della valvola.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

6- A questo punto concludere il montaggio de lo pneumatico, sempre partendo dal lato opposto della valvola. Il segreto per rendere più facile il montaggio è quello di non far tallonare il primo lato installato, ma di tenerlo il più possibile all’interno della “gola” del cerchio, in modo da ridurre la tensione.

7- Gonfiare lo pneumatico per completare la tallonatura con un compressore o pompa con camera di accumulo. In caso di difficoltà nella tallonatura, smontare il meccanismo della valvola presta per aumentare il flusso d’aria.

8- Uno volta tallonato, risgonfiare lo pneumatico e inserire circa 60 ml di sigillante tramite apposita siringa. Vi consigliamo di tenere la valvola in alto in modo tale da far scorrere il sigillante nella parte inferiore.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

9- Gonfiare la gomma e far girare la ruota per distribuire il sigillante all’interno del pneumatico.

LA PROVA SU STRADA
Per effettuare il test delle Andreani SuperMousse Pac Evo Lite Gravel abbiamo utilizzato una bici 3T Exploro equipaggiata con cerchi in alluminio Fulcrum e coperture Continental Terra Speed da 40 millimetri.

Come premessa vi segnaliamo che, prima di iniziare il test, la bici era stata utilizzata per qualche giorno senza le mousse, al fine di constatare nel modo più oggettivo possibile le differenze di comportamento.

Le pressioni di esercizio utilizzate nella fase antecedente al test sono state comprese tra 3,5 e 2,5 bar, in base al percorso.

Le pressioni di utilizzo consigliate dal produttore Andreani sono comprese tra i 3 e i 2,5 bar ma ai fini del test siamo scesi a pressioni anche inferiori per mettere volontariamente in situazioni di criticità il prodotto.

L’obiettivo del test è stato quello di testare le mousse in tutte le possibili varianti di utilizzo del gravel, da quello più “light” a quello più estremo, fino a terminare con una simulazione di foratura e quindi di utilizzo in modalità run flat.

Visto che durante il test parleremo spesso di pressioni di gonfiaggio, vi dico che il mio peso è di 68 kg.

PRIMA USCITA
Preso dalla curiosità di provare in condizioni abbastanza difficili le SuperMousse, ho gonfiato a 2,5 bar gli pneumatici e mi sono diretto verso un sentiero abbastanza tecnico che frequento spesso in Mtb.

Nella prima parte su asfalto ho notato subito un feeling diverso: ad essere un po’ penalizzata è stata soprattutto la scorrevolezza ma, errore mio, forse ho peccato nel tenermi troppo basso di pressione sin da subito.

Arrivato sulla parte tecnica del giro, una salita molto ripida e con diversi canali e zone rocciose, sono rimasto sorpreso dal grip e dalla comodità della bici.
In discesa 
le sensazioni restituite dalla bici sono state di grande comfort.
Ho cercato i passaggi più impervi, modificando volutamente le mie traiettorie per mettere in difficoltà le mousse, ma tutto è filato liscio.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

SECONDA USCITA
Questa volta sono partito a 3 bar, per cercare un equilibrio tra comfort e scorrevolezza.
L’uscita si è svolta con il gruppo (ristretto e distanziato) della redazione su un percorso pianeggiante, con tratti di asfalto e sterrato, in cui il fondo dello sterrato era molto bagnato a causa delle recenti piogge.

In questa uscita devo dire di essermi trovato sempre a mio agio.
Sullo sterrato ho avuto una bella confidenza di guida e tanta tenuta.
Inoltre, su asfalto ho ritrovato quella facilità nel fare velocità che tanto avevo apprezzato nell’utilizzo della bici senza mousse, e che era un po’ venuta a mancare nella prima uscita. Ci siamo fatti anche una bella “sgroppata a 40 km/h per qualche chilometro!

TERZA USCITA
Uscita domenicale (e lunga…).
Ne ho approfittato per testare le mousse sulla distanza, con un percorso prevalentemente in asfalto di circa 60 chilometri, ma che prevedeva anche una scalata fino a 1.000 metri di quota (650 D+), con conseguente discesa su strade sterrate mediamente battute.

Sono partito con 3,5 bar alla ricerca della massima scorrevolezza de lo pneumatico e in questo caso sono stato ben felice di constatare che le Supermousse Pac Evo Lite Gravel in pratica “è come se non ci fossero”.
Non si sentono per niente e la bici restituisce le medesime sensazioni di quando l’ho utilizzata senza mousse.
In realtà, è proprio quello che speravo e che dovrebbe succedere.

QUARTA USCITA
Facendo tesoro delle esperienze passate, in questa uscita ho cercato di portare al limite le SuperMousse di Andreani, scendendo tanto di pressione e pedalando su sentieri ripidi e tecnici, quasi da Mtb.

Ho iniziato l’uscita a 3,5 bar per fare il primo tratto asfaltato e poi ho affrontato salite/discese in sequenza sullo stesso sentiero, ma a pressioni via via più basse fino a scendere anche sotto i 2,5 bar consigliati da Andreani.
Anche a 2,0 bar le mousse consentono a lo pneumatico di lavorare bene, garantendo grip e comfort. Ovviamente, su asfalto la scorrevolezza si riduce notevolmente.

La prova finale è stata quella di scendere fino a 1,5 bar (pressioni che non si utilizzano mai nella realtà dell’uso gravel), ma anche in questa situazione la Mousse ha fatto egregiamente il suo lavoro, proteggendo gomma e cerchio, pure in tratti sassosi.

QUINTA USCITA
Ho utilizzato quest’ultima uscita per testare lo pneumatico in run flat.
Ho simulato una foratura sgonfiando completamente la gomma posteriore e percorso gli ultimi 6 chilometri che mi separavano da casa.

E’ chiaro che serve un minimo di delicatezza in curva ed è necessario evitare le buche, ma con una certa sorpresa devo dire che si riesce a pedalare senza troppi problemi.
Il cerchio rimane ben sollevato da terra e, tutto sommato, anche la gomma non sembra soffrire più di tanto. Insomma, avrei potuto pedalare ben più di 6 chilometri.

A seguire ho effettuato lo stesso test sgonfiando la ruota anteriore.
I risultati sono i medesimi, ma è necessaria un po’ più di attenzione in fase di curva.

IN CONCLUSIONE
Le Andreani Supermousse Pac Evo Lite Gravel sono un accessorio da consigliare per migliorare la sicurezza della vostra bici gravel.

Se preferite un utilizzo più stradale che off-road vi consigliamo di non scendere troppo con le pressioni, per non perdere scorrevolezza.
Per il mio peso ho trovato ideale il range tra 3 e 3,5 bar.
In questo contesto le mousse “non si sentono”, ma risulteranno utili in caso di foratura per tornare a casa, anche senza smontare il tubeless e inserire la camera d’aria.

Andreani SuperMousse Pac Evo Lite

Se invece preferite fare del gravel più spinto, si può scendere di pressione senza avere la preoccupazione di incorrere in pizzicature de lo pneumatico e rotture del cerchio.
Le pressioni che ho trovato più adatte per questo utilizzo sono tra i 2,5 e 2,8 bar: un punto di equilibrio ottimale per avere grip in salita, comfort in discesa e una buona scorrevolezza su asfalto, ma volendo ci si potrebbe spingere anche più in basso, grazie alla capacità della mousse di “sostenere la gomma”.

In questo ambito, oltre che dare la possibilità di tornare a casa anche con gomma forata e di proteggere il cerchio da botte e urti violenti, c’è un miglioramento notevole in termini di grip e comfort.

Per maggiori informazioni AndreaniGroup.com