I dettagli della Specialized Tarmac di Evenepoel e quel telaio nero che (ancora) non avete mai visto
Nicola Checcarelli
I dettagli della Specialized Tarmac di Evenepoel e quel telaio nero che (ancora) non avete mai visto
Nicola Checcarelli
Dopo avervi mostrato le scelte tecniche sulla Shiv TT usata nella crono d’apertura, in questo articolo entriamo nei dettagli delle Tarmac a disposizione di Evenepoel per il Giro d’Italia. Abbiamo volutamente scritto delle Tarmac perché Remco alternerà due versioni diverse.
Non si tratta della classica distinzione tra prima bici e bici di scorta, ma di due colorazioni differenti. Oltre alla Tarmac SL7 bianca con la grafica iridata che abbiamo visto in tutta la prima parte di stagione, infatti, il belga disporrà anche di una bici con telaio completamente nero, in cui i fregi dell’iride si trovano solo dietro al tubo piantone (foto sotto).
Vi diciamo subito che non si tratta della nuova Tarmac SL8, ma di una SL7 con carbonio a vista, che grazie alla quasi completa assenza di vernice gli permetterà di risparmiare almeno 100 grammi. Non tantissimi, ma a questo livello neanche pochi.
Remco sarà libero di alternare le due bici in base al percorso e il telaio più leggero gli consentirà di usare più spesso le ruote ad alto profilo (Roval Rapide CLX), senza aumentare il peso complessivo del mezzo.
Entrambi i telai sono misura 52 e, ovviamente, impostazione in sella e componenti sono assolutamente identici.
Gruppo e rapporti
La Tarmac di Evenepoel monta gruppo Shimano Dura Ace Di2 a 12 velocità.
I rapporti usati di consueto sono il 54-40 sull’anteriore e l’11-30 sul posteriore, anche se possono variare leggermente in base al percorso.
Remco pedala con un’altezza sella di circa 70 cm e usa pedivelle da 170 mm. La guarnitura Dura Ace 9200-P è già dotata di misuratore di potenza.
I cuscinetti del movimento centrale sono Ceramicspeed.
I comandi ruotati abbondantemente verso l’interno sono un marchio di fabbrica del belga, che è stato uno dei primi a usare questa impostazione per migliorare l’aerodinamica.
Firmati Shimano sono anche i pedali Dura Ace.
L’attacco manubrio Specialized è da 110 mm, dunque lungo, ma non lunghissimo come vediamo spesso sulle bici dei pro’.
Il manubrio è fornito da Pro, pure questo marchio che orbita nell’universo Shimano. Nello specifico si tratta del Vibe Superlight da 400 mm.
La sella è la Specialized S-Works Power Mirror stampata in 3D.
Ruote e gomme
Evenepoel ha la possibilità di scegliere tra le Roval Alpinist CLX e le Rapide CLX.
Nelle foto vedete le Rapide CLX, con profilo differenziato da 51 mm sull’anteriore e 60 mm sul posteriore. Si tratta della versione più aerodinamica, che verrà utilizzata in tutte le frazioni più veloci. Ma che grazie al telaio nero più leggero potrebbe essere montata anche in frazioni impegnative.
Passiamo alla scelta delle coperture, che in questi mesi è sempre oggetto di dibattito.
Mentre per le Classiche una buona parte del Team Soudal-Quick Step ha optato per il tubeless, per il Giro la scelta quasi unanime è ricaduta sul copertoncino.
In particolare, copertoncino S-Works Turbo Cotton da 26 mm con camera d’aria in lattice. Si tratta di una soluzione che consente di risparmiare un po’ di peso e con cui i corridori hanno un ottimo feeling.
In casa Soul Quick-Step, invece, il tubolare non è più nemmeno tra le opzioni disponibili.
La Specialized Tarmac di Evenepoel: specifiche tecniche in sintesi
Telaio: Specialized S-Works Tarmac SL7 mis. 52
Gruppo: Shimano Dura Ace Di2 9200
Guarnitura: Dura Ace 9200-P 54-40, aste 170 mm, con misuratore di potenza
Pacco pignoni: Dura Ace 11-30
Pedali: Shimano Dura Ace
Ruote: Roval Alpinist CLX o Rapide CLX per copertoncino
Gomme: Copertoncini Specialized S-Works Turbo Cotton 700x26
Attacco: Specialized 110 mm
Manubrio: Pro Vibe Superlight 400 mm
Sella: Specialized S-Works Power Mirror
Nastro: Supacaz
Per maggiori informazioni: specialized.com/it/it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.