CANAZEI – La Cannondale Synapse Neo è la nuova e-Road Bike del brand statunitense. A dire il vero ve l’abbiamo già presentata a fine luglio in questo articolo, ma in queste settimane abbiamo avuto modo di provarla sui passi dolomitici che hanno fatto la storia del ciclismo italiano.
Iniziamo proprio dalle sensazioni di guida, che abbiamo riassunto in questo video registrato appena scesi di sella:
Prima di passare all’aspetto tecnico, vorrei parlarvi un attimo delle sensazioni in sella alla e-Road Bike.
Come avrete capito, prima della Cannondale Synapse Neo non avevo mai provato una bici da strada a pedalata assistita.
Anche se quel mondo è molto lontano dal mio background e dal mio modo di intendere la bici, ero molto curioso e devo dire che mi sono divertito parecchio.
Anzi, posso dire con certezza che questo tipo di mezzi, soprattutto se utilizzati sui passi alpini o comunque sui percorsi con molta salita e discesa, hanno davvero ragione di esistere e permettono di godersi dei giri con tanto dislivello anche a chi non è molto allenato o a chi è avanti con l’età.
Quando si capisce come gestire l’erogazione del motore si può fare un po’ di sana fatica e percorrere molti chilometri, non pensate che la e-Road Bike vada da sola: vi dico solo che pedalando in Eco (la modalità più bassa) per tutto il tragitto del Sellaronda, alla fine del Pordoi spingendo sui pedali sono arrivato in soglia e anche oltre…
Per non parlare, poi, delle doti di guida che offrono questo tipo di mezzi: sicurezza e divertimento aumentano in modo esponenziale.
Ora andiamo più nello specifico.
In salita
L’impostazione in sella della Cannondale Synapse Neo è uguale a quella di una classica bici da strada. Le geometrie e le caratteristiche tecniche, infatti, sono molto simili a quelle della Synapse tradizionale, con le dovute modifiche per ospitare il motore (ad esempio il carro è leggermente più lungo).
E’ stato molto facile, quindi, trovare il giusto assetto.
Il motore Bosch Active Line Plus offre un buon supporto in tutte le modalità (Eco, Tour, Sport, Turbo), inoltre la batteria da 500 Wh integrata nel tubo obliquo è un valore aggiunto da non sottovalutare.
Questa e-Road Bike è una delle poche, se non l’unica, ad utilizzare una batteria così potente, che è più pesante, okay, ma garantisce una maggior autonomia.
Basti pensare che, affrontando il giro dei 4 Passi (Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi – 65 chilometri con 2000 metri di dislivello) in modalità Eco, ho consumato solo una tacca di batteria.
Ciò vuol dire che anche una persona meno allenata e più pesante, gestendo bene l’erogazione del motore può affrontare dei giri “importanti” senza dover ricaricare la batteria. L’autonomia stimata in Eco è di 229 km, mentre in Turbo è di 92 chilometri.
Il feeling in salita è ottimo, perché il motore Bosch Active Line Plus, nelle modalità di assistenza più basse offre un supporto che annulla il peso della bici (circa 17 chili) e aiuta un minimo, ma senza infastidire chi comunque vuole fare un po’ di fatica.
Se si decide di aumentare la potenza del motore, invece, si può contare su un supporto davvero enorme (in Turbo, quando si arriva in curva bisogna frenare!).
Inoltre, il sistema ACR (Actual Cadence Response) è in grado di leggere la cadenza e variare l’assistenza in funzione di questa per rendere la pedalata il più naturale possibile. Con questa tecnologia, in modalità Tour la potenza aumenta fino al 60% quando si viaggia sotto le 60 rpm e sopra le 80 rpm.
La doppia anteriore, infine, la fa assomigliare ancora di più ad una bici tradizionale e permette di trovare sempre la giusta cadenza, sia sulle rampe ripide, sia sulle salite da rapportone.
In discesa
Ecco un altro frangente in cui la Cannondale Synapse Neo mi ha stupido (positivamente).
Sono un biker di natura, sono risalito da poco sulla bici da strada, trovandomi un po’ a disagio in discesa, o meglio, la sicurezza che dà la Mtb è maggiore e devo riprenderci la mano.
Ma con la Cannondale Synapse Neo questo non è successo: le gomme da 32 mm scolpite lateralmente, abbinate ai freni a disco e ad un peso totale del mezzo che lo fa stare ben piantato a terra, mi hanno messo a mio agio sin da subito.
I passi dolomitici sono stati il terreno perfetto per provare questo setup e… Ragazzi che figata!
Pieghe da Moto Gp senza sforzarsi troppo, frenate sicure senza rischiare, nessuna vibrazione, grip pazzesco e tanto divertimento.
Okay, su quelle strade non c’è una buca nemmeno a pagarla oro, ma immaginatevi le gomme da 32 mm sulle strade dissestate intorno a Roma, o a Milano o a qualsiasi altra città… Sulla e-Road Bike ci stanno da dio!
In pianura
Ciò che penalizza questo tipo di mezzi a pedalata assistita, di solito è proprio la pianura, ma la Cannondale Synapse Neo è un po’ diversa.
Il motore Bosch Active Line Plus ha un funzionamento interno un po’ diverso dal classico Performance Line Cx, ad esempio. In sostanza, il “drag”, cioè la resistenza dei meccanismi interni è minore, quasi nulla e questo permette di avvertire meno il limitatore quando si superano i 25 orari.
Questo è un bel vantaggio se si devono percorrere dei tratti in pianura, magari insieme ad un gruppetto di ciclisti in sella alla bici tradizionale, oppure da soli e magari controvento.
Una volta lanciata, la Cannondale Synapse Neo va avanti per inerzia, senza rallentare più di tanto. Ovviamente, un minimo si avverte che il motore non sta più lavorando, ma molto meno rispetto alle e-Bike di vecchia generazione.
Per concludere, quindi, possiamo dire con certezza che la Cannondale Synapse Neo contribuisce a far compiere un bel balzo in avanti alla nuova generazione delle e-Road Bike.
Autonomia maggiore, assistenza più naturale, sicurezza e divertimento in discesa, ma anche un look molto accattivante, che non guasta per niente!
Per quanto riguarda i modelli, la Cannondale Synapse Neo sarà disponibile in quattro versioni:
Qui tutte le altre informazioni sulla Cannondale Synapse Neo