Tadej Pogačar al Lombardia 2023 ha compiuto l’ennesimo capolavoro della sua carriera.
Lo sloveno ha conquistato per la terza volta consecutiva la “Classica delle foglie morte”, precedendo il nostro Bagioli e Roglic.

Pogačar al Lombardia 2023

La vittoria è arrivata al termine di una spettacolare azione solitaria di oltre 30 km, anche se lo sloveno non è apparso così devastante come in altre situazioni. Non è riuscito a fare la differenza in salita e allora si è “inventato” un attacco nel tratto tecnico tra la cima del Passo di Ganda e il Selvino. Un’azione intelligente, coraggiosa, che testimonia ancora una volta la sua classe e la sua grande voglia di vincere. E vincere quando non si è in grado di dominare fornisce la dimensione del campione assoluto che è Tadej.

Pogačar al Lombardia 2023
Foto Stefano Porta / LaPresse

Pogacar è arrivato con i crampi, ha fatto fatica, ha rischiato di perdere, ma se alla fine guardiamo i numeri ha messo insieme comunque una grande prestazione: record in salita (in gara) sul passo di Ganda e record nella discesa del Selvino. 

Il tutto al termine di una stagione affrontata a ritmi folli e di un Lombardia con 4.350 metri di dislivello concluso a oltre 40 km/h di media. Per rendere l’idea dello spessore della sua azione vi diamo ancora un altro dato: lo sloveno ha percorso gli ultimi 15 km (dal termine della discesa del Selvino) a 46,1 km/h di media, nonostante i crampi…

Pogačar al Lombardia 2023
Foto facebook.com/il.lombardia – Dario Belingheri

Record (in gara) sul Passo di Ganda

Il finale di gara era lo stesso del 2021, quando Pogačar aveva sferrato l’attacco decisivo proprio sul Passo di Ganda e poi battuto in volata Fausto Masnada.

Dalle immagini TV la pedalata di Tadej non è sembrata così efficace come in altre circostanze, ma se ci basiamo sui dati la prestazione è stata comunque di altissimo livello.
Infatti, analizzando il segmento Strava Gazzaniga-Ganda il fuoriclasse sloveno ha impiegato 22:42”, cioè 7 secondi in meno rispetto al 2021.
Non è il KOM solo perché il tempo record è stato fatto registrare dallo stesso Pogačar nella ricognizione del venerdì con 1 secondo in meno, ma in condizioni ottimali e non dopo 200 km di gara tirati.

Pogačar al Lombardia 2023

La potenza stimata ci restituisce un valore di circa 6,2 watt/kg, con una VAM di 1.777 m/h, un dato eccezionale in relazione al tempo di scalata e alla pendenza del 7,1% (cioè non ripidissima).

Non si tratta di una delle sue prestazioni migliori in assoluto, ma solo perché nel 2023 questi fenomeni ci hanno abituato a cose assurde. Fino a un paio di anni fa sarebbero stati numeri da strabuzzare gli occhi…

Pogačar al Lombardia 2023

Pogačar da record anche in discesa sul Selvino

Chi ha visto Il Lombardia in TV sa che Pogačar non ha vinto in salita, ma in discesa. Anzi, per essere più precisi la vera differenza l’ha fatta nel tratto tecnico di falsopiano tra la cima del Passo di Ganda e il paese di Selvino, quando ha guadagnano sugli immediati inseguitori circa 15 secondi. Secondi che sono quasi raddoppiati al termine della discesa. 

I numeri rivelano un tempo record sul segmento Selvino Downhill: 11:07″, con una velocità media di 56,3 km/h e una massima di 87,6 km/h.
Sono 28 secondi in meno rispetto alla discesa del 2021 e 6 secondi in meno rispetto a Masnada, uno che in discesa va forte e queste strade le conosce bene.

E’ vero che si tratta di una discesa senza grandi pendenze e dove conta molto spingere sui pedali (soprattutto nella parte iniziale ed in uscita dai tornanti), ma al netto di alcuni errori lo sloveno ha mostrato di saper fare la differenza anche in curva.
Che poi il gruppo degli inseguitori abbia fatto una discesa tutt’altro che irresistibile è altrettanto vero, magari anche a causa della scarsa lucidità e della fatica accumulata per stare dietro a Tadej in salita…

QUI la classifica completa del Lombardia 2023.

Sarà Pogačar a sdoganare il tubeless e le ruote con canale largo hookless?