Dopo l’annuncio ufficiale di oggi è già tempo di entrare nei dettagli, cominciando da percorso e altimetria dei mondiali di Imola 2020.
La partenza e l’arrivo, sia per la prova maschile che femminile, si terranno all’interno dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, struttura collaudata, abituata ai grandi eventi.
Il circuito di gara, invece, si svilupperà tra Imola e Riolo Terme è misurerà 28,8 km.
Ogni giro prevede due salite, entrambe di 2,7 km, per un totale di 550 metri di dislivello.
La prima ascesa da affrontare è quella di Mazzolano, con pendenza media del 6,1%, ma con un tratto iniziale di 1 km al 9,6%.
La seconda asperità è quella Cima Galisterna, con pendenza media del 6,4%.
Anche in questo caso, però, la media non racconta del tutto la durezza dell’ascesa, che nella parte centrale presenta un muro di 1,4 km al 10,6%, con punte al 14%, preceduto e seguito da due tratti di falsopiano.
Osservando bene l’altimetria, subito dopo Cima Galisterna la strada non scende in modo deciso, ma prevede un tratto vallonato, che potrebbe essere il terreno ideale per fughe e colpi di mano, specie nell’ultimo giro, quando le energie saranno ridotte al lumicino e al traguardo mancheranno poco più di 10 km.
Gli uomini lo ripeteranno 9 volte, per un totale di 259,2 km e quasi 5.000 metri di dislivello.
Le donne lo dovranno affrontare 5 volte, per un totale di 144 km e 2.750 metri di dislivello.
Insomma, dall’altimetria appare un percorso duro, così come lo sarebbe stato quello di Aigle-Martigny in Svizzera.
Più che agli scalatori, però, il percorso pare strizzare l’occhio ai cacciatori di Classiche.
Non a caso il CT della nazionale Davide Cassani parla di percorso durissimo, simile ad una Liegi-Bastogne-Liegi.
Nei prossimi giorni speriamo di poter organizzare un sopralluogo in bici, così da raccontarvi ancora meglio le caratteristiche del circuito.
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