«Ma chi te lo fa fare?»
Ecco una delle domande più frequenti che fa un “sedentario” quando incontra un ciclista, o uno sportivo in generale.
Inizialmente, quando ero più piccolo, questa domanda mi faceva irritare.
Ora invece sorrido, sorvolo e cerco di evitare discussioni.

Perché in realtà non basta una semplice risposta: la bici non è solo uno sport, è uno stile di vita che in pochi riescono a comprendere fino in fondo.
O meglio, solo chi lo pratica…
Se state leggendo questo articolo vuol dire che un po’ vi interessa, quindi ora ve lo spiego: ecco “chi me lo fa fare” e cos’è per me la bici.

risposte di un ciclista a chi non pedala




Scoperta

La bici è scoperta.
Di posti nuovi, di se stessi, dei propri limiti e delle proprie paure.
E nel concetto di scoperta voglio includere anche la libertà: tutti noi, sin da bambini, abbiamo desiderato una bici per fuggire, allontanarsi da casa per le prime volte e scoprire posti nuovi.

Oltre al lato più semplice della scoperta c’è anche quello interiore, perché la bici aiuta a conoscere lati del proprio carattere, fragilità e punti di forza che difficilmente emergono nella vita di tutti i giorni.
Vale per (quasi) tutti gli sport, è vero, ma la bici è più figa.
O no? ?

Benessere

La bici fa bene, è scontato.
Come tutti gli sport di resistenza aiuta a controllare il peso, ad evitare alcune malattie e mantenere i parametri fisiologici in buono stato.
La bici, praticata nel modo giusto, aiuta a restare giovani e tonici. Basta paragonare lo stato fisico di un sedentario e un assiduo pedalatore dopo i sessant’anni per rendersene conto…

Ma fa bene anche alla mente, perché mentre si pedala (e anche nelle ore successive) si vive in pace con se stessi e con tutto il mondo intorno.
La bici fa bene, provare per credere.

risposte di un ciclista a chi non pedala

Aggregazione

Conosco tante persone, sedentarie o sportive, ma le amicizie più sincere e di lunga data sono nate in bici o sui campi gara, almeno per me.
E a mio avviso non è un caso: solo chi ha la tua stessa passione, o meglio la tua stessa “vocazione”, riesce a capire fino in fondo questa filosofia di vita e a mettersi nei tuoi panni senza giudicare.
In fin dei conti, il vero amico è questo, gli altri sono conoscenti.
La bici è vera aggregazione, perché ti fa sentire parte di un gruppo solido, che nemmeno gli anni o la lontananza possono sciogliere.

Una maestra di vita

Può sembrare un luogo comune, ma la bici è una metafora della vita e insegna davvero tanto.
Insegna a non mollare quando il gioco si fa duro, a superare gli ostacoli invece di aggirarli, a guadagnarsi le ricompense senza barare, a fare sacrifici per qualcosa a cui si tiene…
Insomma, chi ha pedalato (seriamente) da ragazzo, quasi sicuramente avrà una marcia in più nella vita lavorativa e sociale.
La bici ti mette a nudo, cosa che non capita spesso in un mondo fatto di “filtri” e “maschere”, ma che è necessario per guardarsi dentro e farsi un esame di coscienza.

Una sfida con se stessi

La competizione è un lato molto bello del ciclismo, ma per competizione intendo quella contro se stessi.
E’ così che tutti noi dovremmo approcciarci al ciclismo, strada o Mtb che sia, perché il valore aggiunto è la possibilità di mettersi in discussione, porsi degli obiettivi e cercare di superarli con le proprie forze.

Per alcuni può significare ottenere un buon risultato in una gara o migliorare il tempo dell’anno precedente, per altri semplicemente conquistare la vetta di una salita mitica o non perdere le ruote dell’amico più forte e allenato.

Tecnologia

Amo il ciclismo anche perché c’è sempre di mezzo la tecnologia: ogni anno, anzi quasi ogni mese, scopriamo una novità su bici e componenti, che può interessarci oppure no, ma di sicuro rende questo “gioco” ancora più interessante.
La tecnologia aumenta il divertimento, la velocità e ci mette in condizione di superare alcuni ostacoli che in passato sembravano insormontabili.

Grazie alla tecnologia alleniamo il cervello a non invecchiare e impariamo ad adattarci nel minor tempo possibile,
Ah, impariamo anche a sognare, che non è poco…

risposte di un ciclista a chi non pedala

Necessità

Vado in bici perché mi diverto e ne ho bisogno: senza andare in bici vivo lo stesso, sia chiaro, ma sto meno bene.
Abbiamo parlato spesso delle endorfine e del loro ruolo nell’organismo (qui sotto trovate un articolo più approfondito in merito). Sono proprio questi “oppiacei naturali” a creare quella sana dipendenza che chi pedala conosce bene.

Per non parlare, per chi è abituato ad attaccare il numero sulla schiena, della scarica di adrenalina che ti può dare una gara. O anche solo l’attesa della gara stessa.
In molti casi è una vera e propria “medicina”, che va somministrata con costanza per ottenere il massimo beneficio.

Perché soffriamo così tanto senza bici? Il ruolo delle endorfine

E’ capitato anche a voi un confronto più o meno “acceso” con chi non pedala?
Se volete raccontarcelo o volete spiegarci perché amate la bici, lasciate un commento sotto a questo post Facebook: