Dopo la pausa durante il Tour, Velon.cc è tornato a mostrare interessanti dati relativi a watt e velocità dei Pro’ durante le gare.

In questo articolo, dopo la straordinaria vittoria di ieri, ci soffermiamo sui watt di Filippo Ganna nella crono inaugurale del Giro 2020 e sul confronto con quelli di altri atleti di vertice.

watt di Filippo Ganna

Velon.cc non ha fornito i dati dell’intera prova, ma solo quelli degli ultimi 3 km, che comunque sono estremamente interessanti perché completamente pianeggianti (rispetto a gran parte del percorso, che era in leggera discesa) e un po’ più riparati dal vento.

Ganna ha percorso gli ultimi 3 chilometri della crono in 3’22”, alla media di 53,3 km/h, esprimendo una potenza media di 510 watt.
La potenza massima è stata di 760 watt, probabilmente in corrispondenza della ripartenza dopo la curva a gomito posta a circa 2 km dall’arrivo.




Ganna ha un peso forma di circa 82-83 kg, quindi significa che negli ultimi chilometri della crono ha viaggiato a circa 6,15 w/kg.

Possiamo ipotizzare (ma sottolineiamo che è solo un’ipotesi), che un wattaggio simile sia stato sostenuto per tutti gli ultimi 6 km della crono, ovvero nel tratto effettivamente pianeggiante dopo l’intermedio.

Velon.cc ha fornito anche i valori di altri atleti, tra cui uomini di classifica come Geraint Thomas, Simon Yates e Vincenzo Nibali.
Thomas negli ultimi 3 km ha espresso 390 watt, Nibali 380, Yates 340.

watt di Filippo Ganna

In termini assoluti sorprende l’enorme differenza rispetto a Ganna, ma è giustificata dalla grande differenza di peso del campione del mondo a crono rispetto a questi atleti.
Nibali, per intenderci, è circa 20 kg in meno rispetto al cronoman della Ineos-Grenadiers.

Se andiamo a vedere il wattaggio pro chilo, infatti, anche Vincenzo ha percorso gli ultimi 3 km oltre i 6 W/kg.

Concludiamo questo articolo proprio con alcune considerazioni sulla prova di Nibali.
Il capitano della Trek-Segafredo ha percorso gli ultimi 3 chilometri della crono in 3’36”, perdendo quindi “solo”  14” da Ganna e 4” da Thomas.

Foto facebook.com/TrekSegafredo – Tim di Waele / Getty Immagini

Rimaniamo sul piano delle ipotesi, ma questi dati tendono ad avvalorare l’idea che Nibali sia stato penalizzato dal vento (che era calato) nella parte più scoperta della crono.
A questo va aggiunto che nel tratto in discesa è stato inevitabilmente penalizzato rispetto a corridori più pesanti e potenti come Ganna e Thomas.

Senza dimenticare, a nostro avviso, che molti uomini di classifica avranno preferito perdere qualche secondo nel tratto in discesa, limitando però il rischio di cadute, che avrebbero compromesso il Giro sin dalla prima tappa.

Per maggiori informazioni, anche in tempo reale, sui dati dei corridori: velon.cc

QUI invece trovati altri articoli sulla potenza pubblicati su BiciDaStrada.it