L’abbigliamento da ciclismo personalizzato negli ultimi anni è sempre più diffuso tra gli appassionati, anche un po’ a discapito delle collezioni standard.
Infatti, mentre in passato a personalizzare le divise erano soprattutto squadre e team agonistici, oggi sono sempre più i semplici gruppi di amici che vogliono completi custom. Un modo per distinguersi, indossare qualcosa di esclusivo, ma anche per sentirsi parte di un gruppo.
Se dal punto di vista della qualità non ci sono particolari differenze tra capi standard e personalizzati, cambia invece l’iter produttivo, con il rapporto diretto tra cliente e azienda che diventa il vero elemento distintivo.
Siamo stati nella sede Alexander, a Gatteo (FC), per scoprire nel dettaglio come nasce una divisa personalizzata, quali sono le richieste più comuni dei clienti e quanto sia importante il rapporto di fiducia che si instaura.
Alexander Bikewear: il personalizzato prima di tutto
Perché abbiamo scelto Alexander per questo viaggio alla scoperta di come nasce l’abbigliamento da ciclismo personalizzato?
Perché, al di là dei rapporti di collaborazione con l’azienda, Alexander fa della produzione di divise custom il suo business principale.
Produce e vende anche altro, ma una buona parte del fatturato proviene proprio dal personalizzato, sin da quando l’azienda è stata fondata nel 1977 da Maria Maroncelli. Oggi a guidare l’attività c’è il figlio Roger con Filippo e Giacomo (la terza generazione) che si dividono tra sviluppo prodotto e grafica.
Si tratta di una realtà medio-piccola, in cui lavorano 18 persone, dove le nuove tecnologie vanno ancora a braccetto con tradizione e artigianalità. Una struttura che può essere un limite se devi produrre 10.000 maglie in serie per il pacco gara delle Granfondo, ma che rappresenta un punto di forza quando vuoi soddisfare al 100% le richieste dei clienti.
L’elemento distintivo di Alexander, infatti, è ancora il rapporto umano. Ci troviamo di fronte ad un lavoro quasi sartoriale, che permette una personalizzazione assoluta in fatto di taglie, grafiche, ma anche gestione dei riordini e delle urgenze. Servizi non sempre facili da trovare quando si parla di produzione in serie e che spiegheremo meglio nel proseguo dell’articolo…
Il primo passo: la scelta dei modelli e dei materiali
Il primo step nella realizzazione di una divisa personalizzata è la scelta dei modelli e dei materiali, che viene effettuata tenendo conto dei costi, ma soprattutto delle esigenze di chi utilizzerà l’abbigliamento.
E’ un lavoro che si può eseguire a distanza, anche se la maggior parte dei clienti preferisce recarsi direttamente in azienda, per instaurare un rapporto più diretto, vedere dal vero i tessuti, i fondelli, la resa dei colori.
Il punto di partenza sono i capi della collezione standard, che successivamente possono essere modificati sulle esigenze del cliente, che magari desidera un taglio manica più lungo oppure un fondello diverso.
Secondo l’esperienza di Alexander il fondello è proprio l’aspetto a cui di solito si presta maggiore attenzione e dove pochi clienti sono disposti a risparmiare.
Definizione della grafica
Una volta scelti i modelli si passa all’impostazione grafica che, salvo alcuni aspetti tecnici, è completamente personalizzabile sulle esigenze del cliente. Con gli strumenti moderni si possono stampare anche elementi complessi, fino a vere e proprie foto. L’unico limite riguarda solo alcuni tipi di membrane, dove non si può stampare ma solo apporre dei loghi tramite transfer.
A volte i clienti hanno idee molto precise, altre invece partono da alcuni colori di base e dunque è l’ufficio grafico a fare delle proposte e a dare dei consigli, ricordando che la grafica è influenzata anche dal taglio dei capi.
In genere vengono forniti almeno 4 bozzetti di partenza, ma al contrario di quanto succede con altri fornitori, le modifiche possibili sono pressoché infinite, finché il cliente non raggiunge il risultato desiderato.
Tutte le taglie, anche “quasi” su misura
Contestualmente allo sviluppo grafico vengono inviati al cliente i campioni per la prova taglie, in modo da valutare la vestibilità dei modelli scelti.
E’ proprio parlando di taglie che emerge un altro degli elementi distintivi di Alexander: l’azienda romagnola è in grado di fornire capi di qualsiasi misura, addirittura con modifiche custom ad hoc.
Il cliente può richiedere una manica o un fondo gamba più lunghi rispetto a quelli di serie, ma si va anche oltre. Se c’è un ciclista con caratteristiche fisiche particolari, Alexander può confezionare un capo “veramente su misura” grazie al taglio a mano.
Per fare un esempio, se un membro della squadra è molto alto e magro, potrà richiedere anche un solo pezzo di taglia piccola, ma con bretelle più lunghe del normale. Il tutto senza costi aggiuntivi…
Conferma ordine, riordini e tempi di consegna
Una volta approvata la grafica si procede con la conferma dell’ordine. I tempi di consegna possono variare sensibilmente in base al periodo dell’anno. In media si parla di 60 giorni, ma chi ordina l’estivo a gennaio, cioè nel periodo peggiore, può attendere anche 90 giorni.
Il consiglio generale, dunque, è di anticipare l’ordine dell’estivo a ottobre o novembre, o comunque almeno preordinare, cioè “prenotare” il proprio slot di produzione.
Parliamo anche di minimi d’ordine, aspetto importante quando si ragiona di abbigliamento personalizzato. In Alexander il minimo è di 10 completi. Se ne possono ordinare anche meno, ma in quel caso si paga un supplemento grafico. Poi è chiaro che più alto il numero di capi ordinati, più basso diventa il prezzo.
Tornando al valore della “flessibilità”, Alexander consente il riordino anche di un solo pezzo, purché con la stessa grafica di partenza.
Taglio e stampa
Confermato l’ordine si passa alla produzione vera e propria, che Alexander realizza completamente nei suoi stabilimenti di Gatteo.
Le prime fasi, che viaggiano di pari passo, sono il taglio e la stampa.
In un reparto si tagliano tutti i pannelli che poi andranno a comporre pantaloncini e maglie, in base a modello e misura.
Gran parte di questa operazione è computerizzata, ma in Alexander esiste ancora una divisione dedicata al taglio manuale, riservato agli ordini di piccole quantità e alle personalizzazione sartoriali di cui abbiamo parlato in precedenza. In questo caso è chiaro che la specializzazione della mano d’opera ha un valore enorme…
In contemporanea, in un’altra area dell’azienda, si stampa su carta la grafica scelta dal cliente. Il processo viene eseguito tramite plotter e colori ad acqua.
A seguire, attraverso un macchinario specifico che richiede attenzione e precisione, il colore viene trasferito sui pannelli precedentemente tagliati attraverso un procedimento che sfrutta pressione e calore e che viene chiamato sublimatico.
Dopo un controllo qualità ed un lavoro manuale di rifilatura e rifinitura, i pannelli sono pronti per essere cuciti tra loro. Si comincia con le tasche per concludere con collo e zip.
Confezionamento, dove la manualità fa la differenza
L’area dell’azienda dedicata al confezionamento è quella forse più affascinante, dove la manualità e il “saper fare” dell’operatore giocano un ruolo chiave.
E’ qui che prendono forma i capi finiti, grazie a sarte che cuciono insieme tutti i pannelli stampati precedentemente.
Ogni sarta è specializzata in un tipo di cucitura, anche se ci sono almeno 3 o 4 “jolly” in grado di fare tutto, o quasi.
Vi assicuriamo che guardarle lavorare è un vero spettacolo, che varrebbe il prezzo di un biglietto…
Imballaggio e spedizione
A questo punto l’abbigliamento da ciclismo personalizzato è quasi pronto per essere confezionato e consegnato al cliente. Rimane però ancora un ultimo passaggio: piegare a mano tutti i capi prima di imbustarli.
Un’operazione semplice, ma che rappresenta il filo conduttore tra passato e futuro, tra l’innovazione e la tradizione.
Per maggiori informazioni: alexanderbikewearshop.com
