Inizia oggi la nuova avventura di Paola Gianotti, l’ultraciclista entrata quattro volte nel Guinness World Record e attiva da anni con iniziative per promuovere l’uso della bicicletta e la mobilità sostenibile.
Questa volta Gianotti partirà da Helsinki e percorrerà 2.700 km in bici con il progetto Cycling No Borders.

cycling no borders

In diciotto tappe l’atleta piemontese raggiungerà Parigi misurando la qualità dell’aria lungo tutto il tracciato.
Il rilevamento sarà reso possibile da un dispositivo creato appositamente per lei da un gruppo di ingegneri (ex Olivetti) dell’azienda Aethia.

Qualità dell’aria: come impattano le iniziative sulla ciclabilità?

Si tratterà di un esperimento di “citizen science”, che si serve cioè di comuni cittadini (sebbene sia difficile definire così Paola Gianotti) per raccogliere dati scientifici.
Dati che pur non sostituendosi a quelli raccolti dagli enti certificatori saranno assolutamente affidabili per fare valutazioni sulla qualità dell’aria in diversi luoghi d’Europa.
L’idea è quella di raccogliere informazioni sull’impatto che le politiche sulla ciclabilità possono avere su di essa.

Paola Gianotti insieme al team di ingegneri di Aethia con il dispositivo da loro realizzato per il rilevamento della qualità dell’aria durante il viaggio

L’impresa è realizzata in collaborazione con RAI Radio 2 e con la trasmissione “Caterpillar”, promotrice della giornata del risparmio energetico “M’illumino di meno”.
L’atleta si collegherà quotidianamente con la trasmissione radiofonica che seguirà le varie tappe e trasmetterà in diretta dalla sede del Parlamento Europeo il 13 febbraio.

Dall’esempio dei paesi europei una spinta per l’Italia

Durante il viaggio Gianotti incontrerà persone ed associazioni che si occupano di temi ambientali che arricchiranno ulteriormente l’esperienza di questo viaggio.
Il 16 febbraio è prevista la conclusione di Cycling No Borders con l’arrivo a Parigi, proprio in occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.

«Ho deciso di intraprendere questo viaggio in bici, per documentare ciò che gli altri paesi europei stanno facendo in termini di ciclabilità e mobilità sostenibile – ha dichiarato Gianotti – È un tema che mi sta molto a cuore e di cui porto avanti le battaglie sin dal mio rientro in Italia dopo il giro del mondo in bici. Mi accorgo, tuttavia, che il nostro paese sta facendo ancora troppo poco, e con tempi troppo lunghi. Un esempio tra tutti è la legge del ‘metro e mezzo’ che porto avanti da ben 8 anni con l’associazione “Io Rispetto il Ciclista” e che ad oggi non ha ancora visto la luce. Documentare l’operato di altri paesi comunitari come le Repubbliche Baltiche, Polonia, Germania e Belgio potrebbe servire da spunto».

Le diciotto tappe del progetto Cycling No Borders

Le città dove Gianotti come tappa durante la traversata “Cycling No Borders” sono infatti state scelte la loro attenzione nei confronti della mobilità sostenibile e per le iniziative che hanno messo in atto.
Dopo la partenza da Helsinki Gianotti pedalerà sul tracciato Eurovelo 10, conosciuto anche come “Il circuito dell’Ansa”, verso Tallinn, Riga e Vilnius.
Tutte città che negli ultimi anni hanno messo in atto iniziative a favore della ciclabilità che ne stanno trasformando il volto.

Il viaggio proseguirà sul tracciato dell’Eurovelo 11, che unisce Capo Nord ad Atene, e raggiungerà la capitale polacca Varsavia per poi imboccare l’Eurovelo 2, conosciuta come “La strada delle capitali”, che la condurrà fino a Berlino.

Le ultime tappe porteranno Gianotti sull’Eurovelo 5, ovvero la Via Francigena, e quindi sull’Eurovelo 3 o “Strada dei pellegrini”.
A Bruxelles incontrerà i conduttori di Rai Radio 2 Sara Zambotti e Massimo Cirri per la diretta dal Parlamento Europeo.
Da qui raggiungerà quindi il punto d’arrivo a Parigi, altra città che ha fatto molto parlare di sé recentemente per le coraggiose scelte che privilegiano la bici e gli spostamenti “dolci”.

«Spero che questo viaggio possa essere un’ulteriore testimonianza di ciò che si può fare, se c’è la volontà di farlo. Si tratta anche di lungimiranza da parte dell’amministrazione pubblica che oggi più che mai ha il dovere di rivedere le città in ottica sostenibile, per il Pianeta e per tutti noi.»

Cycling No Borders va ad aggiungersi alle numerose iniziative portate avanti da Gianotti in questi anni per accendere i riflettori su importanti temi sociali e ambientali per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla mobilità a due ruote e sulla sicurezza in strada.

Per seguire il viaggio di Paola Gianotti è possibile ascoltare le puntate di Caterpillar QUI.
QUI invece il sito della rete ciclabile Eurovelo.

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