La borraccia è un oggetto molto semplice e per questo siamo portati a pensare che la sua produzione sia facile e banale.
In realtà le borracce di ultima generazione nascondono un’importate attività di ricerca (finalizzata anche a ridurre gli sprechi ed ottenere prodotti più sostenibili) e processi produttivi computerizzati d’avanguardia.

Per scoprire come nasce una borraccia siamo stati negli stabilimenti Elite, uno dei principali produttori al mondo.
Qui sotto trovate il video in cui vi raccontiamo passo dopo passo come i “granelli” di plastica vengono trasformati in prodotti finiti. A seguire vi diamo qualche altra informazione e vi sveliamo una serie di curiosità interessanti.

Partiamo dalla materia prima

La base di partenza per tutte le borracce sono sacchi pieni di “perline” di plastica.
La scelta del materiale, però, è più complessa di quanto si possa immaginare, perché in base alla tipologia e alle specifiche della borraccia cambia la miscela della materia prima.

Per la Elite Fly, ad esempio, viene usato un mix di polipropilene e gomma.
Per la Elite Jet e le altre borracce, invece, un mix di polietilene a bassa e alta densità.
Per i tappi si usa il polietilene, o un mix di polietilene e gomma nel caso di tappi bicomponente, come quelli delle Fly Team.

Come nasce una borraccia
Le perle di polietilene o polipropilene sono la base di partenza per la realizzazione della borraccia

Ad oggi la plastica rimane il miglior materiale in assoluto per la realizzazione di borracce ad uso sportivo, ma è importante sottolineare che Elite sta ampliando in modo considerevole l’utilizzo di polietilene di origine vegetale (dalla canna da zucchero). In questo modo si ottengono borracce più “sostenibili”, ma con prestazioni identiche alle altre.

A questo proposito, ci teniamo a ricordare che le borracce sono completamente riciclabili, quindi evitiamo di buttarle per strade e a fine vita gettiamole negli appositi contenitori per la plastica.

Il polietilene di originale vegetale è più sostenibile e sempre più usato

Quanta plastica serve per produrre una borraccia?

Vi abbiamo già anticipato che gli sprechi sono quasi inesistenti, poiché i moderni macchinari permettono di recuperare gli scarti e reintrodurli nel processo produttivo.
Il numero di borracce, dunque, dipende dal modello e dalla dimensione (e di conseguenza dal peso).

In media, con un sacco di plastica da 25 kg si ottengono tra le 500 e le 800 borracce (escluso il tappo).

Quante borracce si producono in un anno?

La capacità dello stabilimento a pieno regime è di circa 40.000 pezzi al giorno, anche se la produzione ha una stagionalità. Il picco è compreso tra novembre e luglio.
In media, in un anno, si producono tra i 6 ed i 7 milioni di borracce.

Come nasce una borraccia

Macchinari computerizzati di ultima generazione

Lo stabilimento Elite conta 5 estrusori per la produzione del corpo borraccia, tre impianti per la realizzazione grafica (1 a stampa digitale e 2 con tecnologia serigrafica) e 5 presse a iniezione (di cui una bicomponente) per la realizzazione dei tappi. 

Tutti i macchinari sono a completa attivazione elettrica, senza più movimenti idraulici. Questo sistema garantisce due vantaggi.
Il primo è una notevole riduzione del consumo energetico, poiché i macchinari non hanno bisogno di una pompa idraulica che tenga in pressione l’olio e che sarebbe sempre in funzione a prescindere che l’impianto sia o no attivo.
Il secondo è la garanzia di prodotti esenti da contaminazioni, tanto che questi macchinari sono in tutto e per tutto equiparabili a quelli usati in ambito farmaceutico.

Come nasce una borraccia

Due diversi processi produttivi per Fly e altri prodotti

L’inizio del processo produttivo parte con la fusione della materia prima all’interno di un estrusore a circa 180 gradi. A seguire, però, il processo produttivo della Fly è diverso rispetto a quello di tutte le altre borracce.

Per la Fly si utilizza un macchinario più evoluto e la tecnologia ISBM (Injection Stretch Blow Moulding – in italiano, Iniezione Stiro Soffiaggio).
Per le altre borracce il processo è quello “tradizionale” di estrusione-soffiaggio.

Per comprendere bene quali siano le differenze vi rimandiamo al video, a partire dal minuto 3:28.

Come nasce una borraccia

Come nasce una borraccia

Come nasce una borraccia
Qui sopra alcune fase della produzione della Elite Fly, ottenuta con il processo di Iniezione-stiro-soffiaggio

In soldoni, l’impianto di produzione della Fly consente di ridurre la quantità di materia prima necessaria e di ottenere una borraccia con pareti molto più sottili (dunque più leggera). Proprio in questi ultimi mesi un perfezionamento del processo ha permesso di limare altri tre grammi. Una Fly da 550 ml completa di tappo oggi pesa solamente 51 grammi.

Come nasce una borraccia

Come nasce una borraccia

Come nasce una borraccia
Qui sopra, invece, alcune fasi della produzione delle altre tipologie di borracce, ottenute per estrusione-soffiaggio

Come si realizza la grafica

Vi abbiamo già anticipato che Elite utilizza due diverse tecnologie per la realizzazione grafica: la serigrafia e la stampa a getto d’inchiostro.
In entrambi i casi i macchinari usati sono di ultima generazione, possono gestire fino a 6 colori e sono davvero sorprendenti per la velocità e la precisione con cui lavorano.

La serigrafia è un sistema “analogico” che funziona tramite trasferimento di inchiostro attraverso telai serigrafici (come accade nell’editoria o ne tessile) e successiva asciugatura con luce led a raggi UV.

Come nasce una borraccia

Come nasce una borraccia
Alcune fasi della realizzazione grafica tramite impianto serigrafico. Si parte con la deionizzazione e la fiammatura, che preparano la borraccia a ricevere il colore. Poi l’inchiostro passa tramite i telai e viene asciugato con luce led a raggi UV

La macchina digitale Inkjet, invece, funziona esattamente come le stampanti a getto d’inchiostro, ma con le complicazioni legate alla produzione in serie e alla forma della borraccia.

Per vedere come funzionano gli impianti vi rimandiamo ancora una volta al video, a partire dal minuto 7:50.

Qui ci limitiamo a ricordare che la tecnologia digitale a getto d’inchiostro permette di lavorare su quantitativi più bassi (poiché non ha costi d’impianto) e consente di realizzare grafiche più complesse o addirittura di stampare fotografie sulla borraccia.
Con questo sistema, insomma, potenzialmente si può realizzare anche un’unica borraccia completamente personalizzata sulle esigenze del cliente. 

Con il sistema a getto d’inchiostro, invece, si possono realizzare grafiche più complesse e potenzialmente si può produrre anche una sola borraccia

Produzione tappi e assemblaggio

L’ultima fase della produzione è quella relativa alla produzione dei tappi attraverso presse a iniezione. Il funzionamento è simile a quello che abbiamo visto per la realizzazione dei caschi da bici, ma ovviamente cambia lo stampo.

Alcune presse sono adibite alla produzione del tappo, altre alla produzione delle valvole.
I due componenti vengono poi assemblati a mano, così come a mano avviene l’avvitatura del tappo sul corpo borraccia e l’imballaggio finale.

Controllo qualità

Lo stabilimento Elite è certificato ISO9001-2015, ISO 14001-2015 e HACCP.

I controlli sulla qualità sono costanti e severi.
Alcuni vengono svolti direttamente dai macchinari su tutti i prodotti, come quello sull’ermeticità del corpo borraccia.
Altri vengono eseguiti a campione dal personale addetto al controllo qualità, per verificare che forme, misure e grafica sia conformi alle specifiche richieste.

In merito alla grafica, la decorazione riguarda l’esterno della borraccia e quindi non ci sono problemi di contatto con gli alimenti. In ogni caso Elite esegue frequentemente test di migrazione presso laboratori esterni che si aggiungono a quelli previsti dalla legge.

Per maggiori informazioni: elite-it.com/it

Elite non realizza solo borracce, ma è anche uno dei principali produttori di rulli. Se vi piace il genere, qui sotto trovate video e articolo su come nasce uno smart trainer:

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