Che pasticcio questo mondiale gravel…
Con una nota ufficiale la FCI ha confermato che l’UCI ha revocato l’organizzazione del mondiale gravel 2023 alla PP Sport Events di Pippo Pozzato. Il tutto a meno di due mesi dall’evento…

pasticcio questo mondiale gravel 2023

Le motivazioni non sono note e al momento Pozzato ha preferito non dare troppe spiegazioni, ma la quasi totale mancanza di informazioni a meno di 60 giorni da un appuntamento di questo calibro sono già un bell’indizio.
Le indiscrezioni dicono che l’organizzazione sia stata affidata a Massimo Panighel e che l’appuntamento iridato dovrebbe svolgersi in provincia di Treviso.

Ci dispiace per Pippo Pozzato, che bene aveva fatto in occasione della prima rassegna iridata 2022 e che si sta impegnando tanto a livello organizzativo.
Facciamo il tifo per Panighel, che di organizzazione eventi se ne intende, perché questa seconda edizione del mondiale gravel potrebbe rappresentare un’ulteriore opportunità per l’Italia.

Certo, mettere in piedi un evento di questa portata in meno di due mesi non sarà facile.
Speriamo bene, ma nel frattempo qualche domanda bisognerà farsela…

Il movimento gravel in questi ultimi anni è cresciuto, e sta crescendo, in modo notevole.
Per capirlo basta dare un’occhiata a quanta gente si incontra con le bici gravel, anche se con differenze notevoli tra le varie zone d’Italia (e del Mondo).
Ma siamo sicuri che tutti questi praticanti abbiamo così tanta voglia di agonismo?
Oppure hanno scelto la gravel proprio perché cercano un approccio diverso con le due ruote, fatto di pedalate nella natura, di uscite in compagnia, di lentezza?

Ben venga l’agonismo anche in ambito gravel. Ci sta ed è bello che ognuno possa interpretare ogni disciplina del ciclismo come più gli piace.
L’importante è non calcare troppo la mano e l’impressione è che l’UCI (e anche la bike industry) abbiano voluto creare un business intorno a questa disciplina partendo dall’alto e forse in maniera un po’ prematura, col rischio di “bruciarla”.

Il primo Mondiale Gravel svoltosi l’anno scorso in Veneto è stato un bell’evento, ha suscitato interesse ed ha avuto un buon ritorno economico, ma poi durante l’anno in quanti si sono interessati all’UCI Gravel World Series (le gare di qualificazione) se non per le prestazioni di qualche nome noto e grande ex, come Valverde?

pasticcio questo mondiale gravel 2023
Van der Poel è stato uno dei protagonisti del mondiale Gravel 2022, contribuendo ad accrescerne l’appeal. Ma poi durante l’anno in quanti si sono interessati alle gare gravel?

I numeri di questi appuntamenti al momento mostrano alterni successi. Dipende molto anche dalla nazione in cui sono organizzati. E si sa che, per realizzare eventi di un certo spessore, i numeri sono fondamentali, altrimenti non ci si rientra sotto il punto di vista del budget.

Anche le prime gare di Mtb negli anni ’80 partirono in modo pionieristico, con tanta gente che guardava a questo nuovo mondo con scetticismo. Poi sappiamo tutti com’è andata…
Per certi versi le competizioni gravel ricordano quella situazione, ma non tutti gli elementi sono in comune e non siamo più negli anni ’80. Ci vuole attenzione per non bruciare un segmento che potenzialmente può essere divertente e ricco di opportunità, ma in cui molte cose risultano ancora poco chiare.

Il pasticcio di questo mondiale gravel 2023, perché visto dall’esterno solo di pasticcio si può parlare, speriamo che rappresenti un punto di svolta, un’occasione per riflettere e per fare meglio nel prossimo futuro…

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Foto UCI Gravel World Championships 2022 – Veneto