Che esperienza Nova Eroica!
Abbiamo partecipato alla manifestazione di Buonconvento, facente parte del circuito Eroica, dedicata in particolare alle bici gravel.
Un fine settimana di eventi, che ha il suo fiore all’occhiello nella prova del sabato con due percorsi da 130 e 85 chilometri, più uno cicloturistico.

Che esperienza Nova Eroica
Con Giancarlo Brocci, ideatore di Eroica.



Per raccontarvela parto dalla foto dell’arrivo perché è la rappresentazione di quello di cui vi parlerò nell’articolo.
Nell’immagine potete notare un gruppo di ragazzi, provenienti da regioni o addirittura nazioni diverse, che fino alla mattina stessa non si conoscevano e che grazie a Nova Eroica hanno parlato, scherzato, spinto sui pedali e soprattutto si sono divertiti da morire.

Che esperienza Nova Eroica

In maglia Cofidis, Nathan Haas, un professionista di quelli veri, con diversi successi in carriera, nato in Australia ma residente a Girona, in Spagna, una delle città e delle zone in Europa dove le bici da ghiaia trovano il loro habitat naturale.
Nathan è un grande appassionato di Gravel e parlandoci abbiamo capito quanto sia fondamentale per la sua preparazione.

Ci ha rivelato di praticarlo usualmente per almeno 2/3 volte a settimana e di trovarlo, per certi aspetti, più allenante rispetto alla bici da strada.
Un punto di vista molto interessante, che un po’ mi ha sorpreso, ma considerando la multidisciplinarietà e il rendimento di atleti come Van Aert, Van der Poel e Pidcock di certo risulta confermato.

Che esperienza Nova Eroica

Alla mia sinistra (io sono quello in giallo fluo) Mattia de Marchi, che ha vinto la gara.

Nova Eroica infatti è una vera e propria corsa, dedicata alle bici gravel, ma con un format diverso dal solito e ancora non tanto diffuso in Italia, ovvero una classifica determinata dalla somma dei tempi di alcuni tratti cronometrati.

In questa edizione erano ben 4 i segmenti, con lunghezze tra i 5 e i 10 chilometri circa, tutti molto “tosti”.
Il primo ricalcava il tratto di Monte Sante Marie, percorso anche dai professionisti alla Strade Bianche.  Gli altri comunque molto impegnativi, da pedalare alla massima velocità possibile, tra salite e discese principalmente sterrate.

Tornando a Mattia, avevo avuto modo di conoscerlo tramite un’intervista telefonica poco tempo fa.
Si era parlato di gravel e molto altro. Se volete saperne di più trovate l’articolo qui in basso.
Nova Eroica è stata l’occasione per conoscerlo di persona e per scambiare qualche altra opinione sul movimento italiano ed internazionale.
Inoltre è stato un modo per pedalarci insieme e capire che va veramente forte ?⁠ (è stato l’unico in grado di stare sulle ruote di Nathan)

A tu per tu con Mattia de Marchi: dall’ultracycling all’amore per il gravel e…

Sì, perché ok le chiacchiere e il godersi il panorama ma, volendo, c’era anche da spingere forte sui pedali.
Per un agonista come me c’è stata la possibilità di dare sfogo a tutte le velleità, tanto da arrivare all’ultima salita con un principio di crampi…
E alla fine non è mancata neanche la soddisfazione di poter consultare la classifica generale.
Il tutto in un clima molto diverso e più rilassato rispetto a quello delle granfondo su strada.

Che esperienza Nova Eroica

Al centro della foto, in maglia blu molto scura, due ragazzi francesi. Anche loro spingevano forte, si sono piazzati al secondo e al terzo posto ed è stato un piacere sfidarsi e, nonostante la lingua, scambiare qualche battuta.

Tra gli altri compagni di avventura conosciuti grazie a Nova Eroica: Filippo, fiorentino che lavora per un noto marchio di abbigliamento tecnico (all’estrema destra della foto) e l’abruzzese Nicola, appassionato di bici da strada e gravel che si divide tra Italia e Spagna per ragioni di cuore (in maglia celeste in seconda fila).

Che esperienza Nova Eroica

Insomma, se mi chiedete: com’è stata Nova Eroica?
Vi rispondo: che esperienza Nova Eroica!

Non mi era mai capitato di partecipare ad una gara per confrontarmi con gli altri e allo stesso tempo riuscire a conoscerli in così poco tempo.
Fare una parte del percorso a tutta e poi fermarmi al ristoro insieme agli avversari, che piano piano diventano dei nuovi amici, per mangiare una banana, un panino al prosciutto, ridere e scherzare.

Riprendere la bici, procedere con spensieratezza godendosi il panorama e dopo poco tornare a far salire l’adrenalina per catapultarsi nel successivo tratto cronometrato.
E poi di nuovo dirigersi in tranquillità verso l’arrivo, da festeggiare con il sorriso e in parata.
Una parata fatta di maglie diverse, ma che strada facendo si sono unite e hanno condiviso una giornata da mettere tra i ricordi più belli.

Insomma, il cicloturistico con prove cronometrate è un format che funziona e che piace.
Si rischia meno, ci si diverte e gode il panorama, senza però rinunciare a quell’adrenalina che solo l’agonismo può offrire.
Forse non è adatto a tutti gli eventi, ma scommettiamo che nel tempo farà sempre più proseliti.

Ah, non vi ho ancora parlato della bici che ho utilizzato per la Nova Eroica, ovvero la Canyon Grizl CF SL 8.0. Per ora vi metto una foto qui sotto, ma a breve vi racconterò nel dettaglio le impressioni avute in gara sugli sterrati toscani.
Stay tuned.

La Canyon Grizl CF SL 8.0 utilizzata per Nova Eroica.

Per restare sempre connessi con contenuti e news pubblicati su BiciDaStrada.it mettete un mi piace sulla nostra pagina Facebook ufficiale oppure seguiteci su Google News.