È un aminoacido non essenziale che viene prodotto “in autonomia” dal nostro corpo.
Il rapporto tra Beta Alanina e ciclismo è piuttosto interessante in quanto diversi studi hanno dimostrato che questa molecola organica unendosi alla Istidina contribuisce ad aumentare il livello di Carnosina. E sono proprio gli effetti intramuscolari, poco noti al grande pubblico, di quest’ultimo elemento a rendere interessante l’assunzione di Beta Alanina.

Per questo motivo, abbiamo voluto dedicare un approfondimento all’interno della rubrica mensile sull’integrazione, realizzata in collaborazione con KeForma e il Dr. Bertuccioli.

Foto: Fabio Ferrari/LaPresse
La composizione chimica della Beta Alanina

– Cos’è la Beta Alanina?
Parliamo di un aminoacido naturale che differisce dall’Alanina per la posizione del gruppo amminico (quello che contiene l’azoto), fattore che lo fa appartenere alla categoria dei B-aminoacidi.

– Quale funzione svolge nell’organismo?
La Beta Alanina unita all’Istidina diventa un dipeptide (composto formato da un legame di due aminoacidi, ndr), elemento cardine per la produzione della Carnosina. L’Istidina può essere ottenuta da diverse fonti alimentari mentre la Beta Alanina solamente assumendo alimenti che contengano Carnosina che viene in seguito digerita fornendo Beta Alanina, Istidina e Nucleotidi. Parliamo di alimenti in prevalenza d’origine animale.
Pur essendo un aminoacido presente in natura, non si ritrova in genere libero negli alimenti, ma come componente di altre sostanze.
La Beta Alanina può, inoltre, essere prodotta dall’organismo a partire dalla scissione (demolizione e riciclo) dei nucleotidi, che ricoprono diverse funzioni, tra cui la costituzione degli acidi nucleici (es. DNA, RNA).

Beta Alanina e ciclismo

– È vero che la Beta Alanina contribuisce a “tamponare” l’acido lattico?
Sì perché la Carnosina agisce prevalentemente come “tampone” a livello muscolare ed è in grado di bilanciare il pH del muscolo sottoposto a stress prolungandone la corretta e piena capacità di lavoro. Qualità che tende in genere a ridursi con la riduzione del pH a causa dell’accumulo dei prodotti di scarto derivati dall’attività muscolare intensa. Inoltre, la Carnosina viene impiegata dall’organismo anche nei processi di recupero interagendo con il sistema nervoso e quello endocrino.

Foto: Massimo Paolone / LaPresse
Foto: Fabio Ferrari / LaPresse

– Beta Alanina e ciclismo. A chi può far comodo?
A tutti gli atleti chiamati a svolgere sforzi intensi, prolungati che generano notevoli livelli di cataboliti (acido lattico, ione idrogeno, ecc.). È stato dimostrato che questa applicazione permette un prolungamento netto delle tempistiche di lavoro ad alta intensità, un recupero migliore e più veloce.

Foto: Marco Alpozzi / LaPresse

Beta Alanina e ciclismo

– Quando va assunta e in che quantità? Ci sono effetti collaterali?
Il beneficio massimo si riscontra a seguito di un’assunzione prolungata, in quanto l’organismo deve avere tempo di assorbire l’aminoacido e produrre Carnosina a livello muscolare, “saturandone i depositi” come si dice in gergo.
Questo processo potrebbe richiedere tra i 45 e i 90 giorni circa. Diversi studi presenti in letteratura parlano di dosi che variano tra i 4 e i 6 g al giorno, dosaggio che però non viene ben tollerato da tutti in unica assunzione. Sono stati riscontrati sensazione di prurito e formicolio (disestesia) e in alcuni casi senso di rossore e calore cutaneo. Effetti fastidiosi, ma benigni, che tendono comunque a risolversi nel giro di pochi minuti. È consigliabile, quindi, frazionarne l’assunzione in 2-3 dosaggi di 2 g/cad. durante la giornata.

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QUI, invece, trovate gli altri articoli della rubrica sull’integrazione realizzata insieme a KEFORMA.