VIDEO-Wilier Zero SLR, nuovo telaio superleggero a disco da 780 grammi
Redazione BiciDaStrada.it
VIDEO-Wilier Zero SLR, nuovo telaio superleggero a disco da 780 grammi
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Oggi viene lanciato ufficialmente il nuovo Wilier Zero SLR, telaio superleggero che strizza l’occhio agli scalatori e rappresenta l’evoluzione dei precedenti modelli di punta dedicati agli amanti della salita, il Wilier Zero.7 e Zero.6.
Noi siamo stati a Rossano Veneto per scoprirne da vicino i dettagli e per provarlo in anteprima su strada.
Il telaio Wilier Zero SLR ha una linea minimale ed elegante, ma racchiude novità tecniche e costruttive molto interessanti.
E’ predisposto solo per freno a disco, con pinze Flat Mount, e potrà essere assemblato solo con trasmissioni elettromeccaniche.
Un prodotto di altissima gamma, dunque, dedicato a chi cerca il massimo delle prestazioni senza compromessi.
Le caratteristiche essenziali su cui Wilier si è concentrata nella realizzazione del nuovo Zero SLR sono la leggerezza e la rigidità laterale, due fattori chiave, e spesso in contrasto tra loro, nella ricerca delle massime prestazioni.
Seguendo le tendenze più moderne del mercato, però, Wilier non ha tralasciato gli aspetti relativi all’aerodinamica, all’integrazione totale dei cavi e al comfort di guida.
Ve ne parliamo nella nostra video presentazione, dove trovate anche le prime impressioni su strada.
TELAIO E FORCELLA: PESO RECORD
Il telaio e la forcella sono realizzati con fibre di altissima qualità, che Wilier chiama HUS-MOD: una composizione qualitativamente superiore a qualsiasi tipologia di materiale impiegato finora da Wilier, che permette di ottenere un peso record di 780 grammi.
Le fibre HUS-MOD sono state integrate con fibre multidirezionali ad altissima resistenza, così da aumentarne la rigidità, e maglie di Liquid Crystal Polymer, per migliorare la resistenza all’impatto e lo smorzamento delle vibrazioni.
Per ottimizzare la trasmissione della potenza, il Wilier Zero SLR è dotato di un carro posteriore asimmetrico, con il fodero sinistro leggermente più inclinato verso l’alto rispetto a quello destro.
In questo modo si evita la flessione laterale dovuta alla forza impressa dal ciclista sulla catena.
Anche la forcella, dal peso di soli 340 grammi, presenta una struttura asimmetrica.
Il fodero sinistro, cioè quello dove è montata la pinza freno, ha una sezione maggiorata rispetto al fodero destro, in modo da compensare le forze generate dalla frenata a disco, evitando flessioni e migliorando controllo e precisione di guida.
Osservando la forcella frontalmente, si nota che rispetto ai modelli precedenti è stata aumentata la distanza tra i foderi.
Una soluzione che deriva direttamente dalla Wilier Turbine (bici da crono e triathlon) e che garantisce un notevole miglioramento aerodinamico.
Questa struttura, infatti, permette di diminuire le turbolenze contrastanti che si generano tra ruota e telaio, soprattutto ad alte velocità.
La nuova forma della forcella, insieme ad una revisione del carro, ha permesso di aumentare lo spazio per il passaggio ruota, che ora può ospitare pneumatici con sezione fino a 28 mm.
Le caratteristiche costruttive di cui vi abbiamo appena parlato hanno permesso di ottenere un miglioramento significativo delle prestazioni, che risulta evidente analizzando i dati numerici relativi al rapporto rigidità/peso.
Come potete osservare nei diagrammi in basso, Wilier dichiara un miglioramento del 24% di questo valore rispetto al già performante telaio Zero.7
Il peso della bici completa, montata con Gruppo Dura Ace Di2, ruote in carbonio Wilier ULT38 KT e pneumatici da 25 mm, è di 6,6 kg.
INTEGRAZIONE TOTALE
L’integrazione totale dei cavi all’interno del telaio sta diventando una caratteristica quasi imprescindibile, non solo per le bici aero, con vantaggi in termini di prestazioni aerodinamiche, ma soprattutto di estetica.
Già dal 2016, con la Cento10AIR, Wilier aveva iniziato a percorrere questa strada, inserendo i cavi dei freni e dei comandi all’interno di una piega monoscocca integrata al telaio.
Con Zero SLR, Wilier ha fatto ancora un passo avanti, poiché i vari elementi sono stati riprogettati per ottimizzarne la funzionalità e ridurne il peso.
Il passaggio interno dei cavi ha inizio già dal manubrio integrato Zero, che presenta una forma arrotondata per offrire un’ottima ergonomia.
Il peso, in misura 100x42, è di 330 grammi.
Le misure disponibili sono 5: 90x40, 100x400, 110x42, 120x43, 130x44.
Il design del tubo sterzo, che ospita speciali cuscinetti da 1”1/4, consente lo scorrimento all’interno del telaio dei cavi di trasmissione e comandi provenienti dalla cavità del manubrio.
Va evidenziato che sul tubo obliquo non sono presenti fori per l’ingresso dei cavi, perciò tutto deve necessariamente scorrere internamente.
Questa scelta è stata fatta per risparmiare peso e salvaguardare la rigidità, oltre che per garantire una linea più pulita ed elegante.
Un discorso a parte meritano gli spessori in materiale composito ad alta rigidità, che sono formati da due parti separate e che dunque possono essere applicati o tolti senza dover smontare il manubrio o estrarre i cavi.
Nonostante il distanziale sia scomponibile, quando accoppiato ed inserito tra telaio e manubrio, si comporta come un blocco unico, conferendo sensazioni di totale integrità al ciclista.
Una soluzione interessante in termini di praticità e funzionalità.
Il manubrio integrato Zero in carbonio è disponibile in 5 taglie ma, per chi lo desidera, è possibile installare anche Alabarda, oppure l’attacco Stemma + il manubrio Barra, che avevamo utilizzato durante il test della Wilier Cento10 NDR.
COMPONENTI E DETTAGLI
Il risparmio di peso e il miglioramento della funzionalità passa anche attraverso piccoli dettagli, come ad esempio la chiusura del reggisella integrata, che agisce attraverso un expander alloggiato all’interno del tubo orizzontale.
Il reggisella è realizzato da Wilier: richiama i profili a coda tronca dei modelli aerodinamici Cento10PRO e Cento10NDR, ma con un peso più contenuto.
E’ disponibile con offsett da 15 mm oppure a testa dritta, compatibili con il fissaggio sella Ritchey 1-Bolt.
Il peso è di 165 grammi.
Altra novità riguarda l’uso dei perni passanti Mavic Speed Release, che consentono di rimuovere la ruota senza dover estrarre totalmente il perno dal mozzo della ruota stessa.
Una soluzione che velocizza i tempi del cambio ruota (utile soprattutto agli agonisti), ma che è stata adottata anche per ridurre ulteriormente il peso, visto che la coppia di perni ferma l’ago della bilancia sugli 85 grammi.
Il telaio adotta un movimento centrale PressFit BB Shell 86,5 mm x 41 mm, e tra gli altri dettagli segnaliamo il supporto deragliatore a saldare e il forcellino del cambio intercambiabile.
MISURE E ALLESTIMENTI DISPONIBILI
La posizione in sella può influire, in maniera positiva o negativa, sulla percezione qualitativa di una bicicletta.
Per questo Wilier ha prestato grande attenzione allo sviluppo delle geometrie e anche alle possibilità di personalizzazione, attraverso l’uso degli spessori e delle diverse misure del manubrio integrato.
Partendo dal valore biomeccanico di distanza tra centro pedivella e centro di appoggio delle mani sul manubrio (cosiddette coordinate Accu-Fit, individuate dai valori X e Y nella foto in basso) si possono individuare diverse configurazioni date dalla combinazione di telaio (6 taglie disponibili), manubrio (5 taglie disponibili) e distanziali (7 configurazioni possibili) al fine di interpretare al meglio le esigenze di ogni ciclista.
E’ importante sottolineare che le sezioni dei tubi variano al variare della taglia, in modo tale che rigidità, qualità di guida e comfort siano le stesse su ogni misura di telaio.
In basso riportiamo la tabella con le geometrie disponibili:
Il telaio Wilier Zero SLR, come vi abbiamo già spiegato in apertura dell’articolo, è progettato per offrire il massimo della performance, senza scendere a compromessi.
Anche gli allestimenti disponibili, dunque, rispecchiano questa scelta e sono solo di altissima gamma.
Tutti prevedono manubrio integrato in carbonio Zero e reggisella Zero SLR:
- Frame Kit (telaio, forcella, reggisella, manubrio integrato, sella) - 5.000 €
- Sram Red eTap AXS - ruote Wilier Triestina ULT38KT Carbon Tubular - 11.200 €
- Sram Red eTap AXS - ruote Fulcrum Racing Zero Carbon - 11.200 €
- Shimano Dura Ace Di2 9170 - ruote Wilier Triestina ULT38KT Carbon Tubular - 11.100 €
- Shimano Dura Ace Di2 9170 - ruote Fulcrum Racing Zero Carbon - 11.100 €
- Sram Red eTap AXS - ruote Fulcrum Racing Zero Alu - 10.100 €
- Shimano Dura Ace Di2 9170 - ruote Fulcrum Racing Zero Alu - 10.000 €
- Sram Red eTap AXS - ruote Wilier Triestina NDR38 KC Carbon - 9.800 €
- Shimano Dura Ace Di2 9170 - ruote Wilier Triestina NDR38 KC Carbon - 9.700 €
- Shimano Ultegra Di2 8070 - ruote Fulcrum Racing Zero Alu - 8.000 €
- Sram Force eTap AXS - ruote Fulcrum Racing Zero Alu - 8.000 €
- Sram Force eTap AXS - ruote Wilier Triestina NDR38 KC Carbon - 7.700 €
- Shimano Ultegra Di2 8070 - ruote Wilier Triestina NDR38 KC Carbon - 7.700 €
I colori tra cui è possibile scegliere sono tre: Velvet Red, Admiral Blu e Black/White.
LA PROVA SU STRADA
In occasione del lancio ufficiale, Simone Lanciotti (il nostro direttore) e Daniele Concordia, hanno avuto l'opportunità di provare in anteprima la bici nei dintorni di Asolo, tra gli strappi ripidi e le discese tecniche che caratterizzano quelle zone.
L'uscita è durata poco più di due ore, quindi per il momento vi possiamo riportare solo le prime sensazioni e impressioni su strada.
Per una valutazione più approfondita vi rinviamo a quando avremo la possibilità di provarla per un periodo di tempo più lungo.
Le sensazioni di guida di Simone Lanciotti
Posizione in sella
Sono abituato a una posizione in sella più protesa verso l’anteriore, ma in sella alla nuova Wilier ZeroSLR, pur con la taglia 56, mi sono sentito “corto”.
La posizione in sella sembra favorire l’azione in salita e, volendo, è possibile arrivare a un dislivello sella-manubrio molto marcato.
La prima impressione è quella di una bici da strada per andare forte in salita.
In salita
E’ leggera e si sente.
Ma la sua leggerezza riesce comunque a tenere alta la rigidità torsionale.
L’allestimento da noi provato, ovviamente, amplifica questa sensazione e aumenta anche il costo finale della bici.
Nel complesso, quando la strada sale, è davvero appagante.
In discesa
Sebbene il test sia stato molto breve, ho notato che la ruota anteriore pecca un po’ di precisione.
Il mio peso di 82 Kg di sicuro contribuisce a rendere questa bici meno precisa, ma con altre bici da strada (non così leggere, certo) questa sensazione non l’ho avuta.
E’ una bici per corridori. Punto.
In pianura
Non è una bici aero e la zona del movimento centrale lo dice chiaramente.
Ciò nonostante, però, riesce a essere comunque veloce.
In uscita di curva si rilancia bene e i tubolari riescono a dare quel grip e quel comfort in più che risulta molto appagante.
In pianura si percepisce la “morbidezza” ben ponderata di cui parlano i tecnici Wilier.
Certamente c’è il contributo dei tubolari Vittoria da 28 mm.
Ho avuto la sensazione di aver pedalato una bici molto versatile, ma con una forte vocazione per la velocità e l’agonismo.
Le sensazioni di guida di Daniele Concordia
La sensazione in sella alla nuova Wilier Zero SLR è stata molto positiva, nel senso che mi sono trovato subito a mio agio con l'assetto, nonostante abbia regolato soltanto l'altezza sella e (approssimativamente) l'arretramento.
Posizione in sella
Grazie al nuovo sistema con spacers scomponibili ho potuto abbassare il manubrio in pochi secondi e senza smontare del tutto il cockpit integrato.
La posizione è da salita, piuttosto avanzata e molto simile a quella che si ha sulla Mtb.
La taglia M (54 cm orizzontale) che ho utilizzato è molto compatta e con un'altezza sella di circa 72 cm anche lo svettamento è abbondante.
In salita
In salita si avverte subito il peso ultra leggero (6,8 kg per la bici test, con gruppo Shimano Ultegra Di2 e tubolari da 28 mm), ma anche il telaio molto reattivo, sia nella zona del movimento, sia sullo sterzo.
Tutto ciò invita a rilanciare sui pedali dopo ogni curva e rende la bici veramente divertente.
In discesa
Il peso così leggero potrebbe diventare un'arma a doppio taglio, perché la potenza dei freni a disco è davvero elevata, quindi bisogna calibrare bene velocità e pinzate per evitare derapate o perdite di aderenza, soprattutto sul fondo non è omogeneo e nelle curve secche.
Bisogna prenderci la mano.
In pianura
La Wilier Zero SLR si pedala bene anche in pianura e quando la velocità sale, i dischi aiutano nel controllo.
Nel complesso, credo che con la Zero SLR Wilier abbia fatto uno step in avanti interessante, unendo integrazione, freni a disco ed elettronica, ma raggiungendo allo stesso tempo un peso di riferimento per le bici da salita del futuro.
Gli scalatori apprezzeranno...
Per maggiori informazioni: wilier.com
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