È il fitness tracker usato da ciclisti e staff.
Whoop al Giro d’Italia sta consolidando la sua presenza nel mondo del ciclismo.
Il braccialetto 4.0, presentato ad inizio settembre 2021, ha conquistato le luci della ribalta grazie all’esordio vincente di Van der Poel, anche se le prime apparizioni risalgono al Tour de France 2018.
Di cos’è e come funziona avevamo parlato qui:

Whoop è il braccialetto al polso di Van der Poel (e non solo). Monitoraggio h24

L’azienda statunitense ha voluto condividere con noi due interessanti documenti che riportano i dati del monitoraggio eseguito sui ciclisti del team Alpecin-Fenix ed EF Education-EasyPost nelle prime due settimane del Giro.

Foto: Fabio Ferrari/LaPresse
Foto: @EFProCycling

Uno dei parametri più interessanti codificati dal braccialetto Whoop 4.0 è il livello di stress (strain) misurato attraverso la Scala di Borg, secondo un indicatore crescente che va da 0 a 21.
Grazie alla rilevazione di diversi parametri fisiologici il dispositivo è in grado, inoltre, di identificare un indice di recupero (da 0 a 100, vedi colonna di destra nelle immagini in basso) che suggerisce, ad esempio, la giusta quantità di ore di sonno oltre a monitorare quantità e qualità del riposo notturno.

In concomitanza con i giorni di riposo (rest) il livello di stress diminuisce drasticamente con il recupero che viene ottimizzato entro le 24/48 ore seguenti.
Una condizione resa possibile dal carico cardiovascolare più basso, da alcuni micro sonni, dalle sessioni di massoterapia e da molti altri fattori tra cui un’ottimo stato di forma.

Dalle infografiche emergono le due differenti vocazioni delle squadre, con la EF che annovera ciclisti in grado di sopportare meglio le fatiche delle tappe caratterizzate da un dislivello elevato.
Evidente in entrambe le proiezioni del recupero il punto di svolta della 14° tappa (quella di Torino affrontata a ritmo elevato e caratterizzata dal gran caldo) che ha generato un altissimo livello di stress.
Emerge, inoltre, una differente ricettività sul terzo giorno di riposo a favore del team EF Education-EasyPost che è riuscito a mettersi più volte in evidenza con Hugh Carthy (foto sotto).

Whoop al Giro d'Italia
Foto: Massimo Paolone/LaPresse

Per maggiori informazioni: whoop.com