GLASGOW – Come va la Specialized Tarmac SL8?
Una domanda che senza dubbio ha stuzzicato la fantasia di tanti appassionati dopo aver visto l’ottava generazione di questa iconica bici da strada votata alla competizione

Qui sotto l’articolo con tutti i dettagli tecnici, le novità e gli aggiornamenti.

Specialized Tarmac SL8: più leggera della SL7, più aerodinamica della Venge

Abbiamo avuto la fortuna di provare la nuova S-Works Tarmac SL8 – Sram Red eTap AXS per due giorni sulle strade scozzesi, teatro del Campionato del Mondo vinto da Mathieu Van der Poel.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Qui sotto il video ed ulteriori approfondimenti.



Assetto in sella

Sono alto 172 cm, pedalo a 72,5 cm di altezza sella.
Ho scelto una taglia 52 (orizzontale virtuale di 531 mm) con manubrio integrato Roval Rapide Cockpit 100-400 mm.

Questa configurazione si è rivelata azzeccata fin da subito: oltre ad assecondare le mie misure antropometriche mi ha permesso di raggiungere un assetto corsaiolo caratterizzato da un discreto dislivello sella-manubrio.

Come va la Specialized Tarmac SL8
Un’immagine scattata durante la prima uscita: anche a occhio si nota che la posizione è bilanciata

A seguito delle prime pedalate a ritmo blando ho avuto la necessità di operare solo un paio di aggiustamenti.

Ho portato in avanti la sella di circa 5 mm abbassando leggermente la punta. Una soluzione, quest’ultima, che ha permesso di ottenere una posizione più confortevole e redditizia in fase di pedalata.

Qui un’ulteriore precisazione.

Il modello utilizzato per il test monta di serie un reggisella con 12 mm di offset. Alla luce degli aggiustamenti descritti sopra avrei preferito una configurazione con reggisella a stelo dritto (offset 0 mm), lo stesso utilizzato da Remco Evenepoel (foto sotto).

Niente paura però: si può richiedere la sostituzione in fase d’acquisto.

Remco Evenepoel utilizza un reggisella con zero arretramento

Avanzando la sella sono riuscito a perfezionare l’assetto sull’avantreno con un nodo di sterzo caratterizzato da due spessori sotto l’attacco manubrio.

Un dettaglio che riflette la natura di questa nuova Tarmac.

Come va la Specialized Tarmac SL8

La bici è studiata per chi cerca un assetto racing: non è necessario utilizzare attacchi manubrio negativi.
È sufficiente l’inclinazione -6° offerta dal nuovo manubrio Roval Rapide.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Salita

Come va la Specialized Tarmac SL8 in salita?

La Tarmac SL8 S-Works – Sram Red eTap AXS in taglia 56 pesa 6,8 kg senza pedali (valore dichiarato dall’azienda). In taglia 52, quella utilizzata per il test, la bici potrebbe essere anche più leggera, ma non ho avuto modo di pesarla personalmente.

Posso dirvi che la leggerezza si avverte subito e va a braccetto con la reattività.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Sugli strappi bevi la SL8 si rilancia che è un piacere, mentre sulle salite con pendenza costante aiuta a mantenere il passo.
La bici è molto scorrevole e limita le dispersioni d’energia.

Non ci sono dubbi: la nuova Tarmac SL8 invita ad andare forte in salita, o comunque a superare i propri limiti.

Nei dintorni di Glasgow mi sono proprio divertito!

Come va la Specialized Tarmac SL8

Discesa

La Tarmac SL8 mi ha stupito per stabilità, ma anche e sopratutto per il comfort.

Durante la presentazione ho ripensato ai miglioramenti aerodinamici ed ai componenti di ultima generazione (ruote con canale interno più largo e freni a disco) che hanno contribuito a definire nuovi standard per le bici da strada.

I miei ragionamenti avevano costruito un’aspettativa: bici dotata di un eccellente controllo alle alte velocità, telaio più rigido ed esigente nella guida. Mi sono dovuto ricredere.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Sono bastati pochi tratti in discesa.
Ho avvertito fin da subito una grande comodità su tutti i tipi d’asfalto (grana grossa, a tratti dissestato) che caratterizzano le colline di Glasgow. Il tutto unito ad un’ottima maneggevolezza in curva.

Qui entra in gioco anche quella geometria bilanciata che permette di ricavare in poco tempo l’assetto ideale.

Inoltre, i cerchi Roval Rapide CLX II con altezza cerchio 51-60 mm anteriore/posteriore,  parte dell’allestimento della Tarmac SL8 che ho provato in Scozia, finiscono per ottimizzare la reattività.

Cosa importante: a mio avviso non influenzano negativamente il comportamento della bici in discesa al punto da generare un comfort incredibile ed inaspettato.

Le ruote Roval Rapide CLX II hanno un profilo alto (51 mm all’anteriore e 60 mm al posteriore), ma sono in grado di offrire il giusto comfort e si comportano molto bene anche con il vento forte, che in Scozia non è mancato…

Il canale da 21 mm (largo ma non larghissimo) ospitava coperture tubeless da 26 mm, una sezione tutto sommato “moderata” per gli standard attuali.

La ruota anteriore Roval Rapide CLX II presenta una larghezza esterna del cerchio di ben 35 mm ed un design studiato per ridurre l’attrito con l’aria.

Al termine della due giorni di test ho maturato la convinzione che il merito di tale comfort è da ricondurre essenzialmente alle geometrie, alla laminazione del telaio ed al kit reggisella/sella.

Il reggisella più sottile ottimizza l’aerodinamicità della bici, ma è anche più flessibile in senso verticale e contribuisce al miglioramento del comfort.

Pianura

Premessa: lo short test scozzese non mi ha permesso di provare a lungo la Specialized Tarmac SL8 in pianura, perché semplicemente la pianura vera intorno a Glasgow non c’è.

Il territorio propone un continuo saliscendi.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Tuttavia, in quei pochi tratti realmente pianeggianti ho avvertito la capacità di telaio e piega manubrio di ridurre l’attrito con l’aria.

Me ne sono accorto dalla silenziosità della bici, anche con vento contro, e dal fatto che la velocità si mantiene molto bene anche senza pedalare.

L’unione tra il telaio della nuova Tarmac SL8 e il nuovo cockpit integrato Roval Rapide rende la bici super pulita e ancora più aerodinamica nella zona anteriore.

Anche in pianura esce fuori il comfort della bici ed a questo punto un cenno sulla sella S-Works Romin EVO Mirror stampata in 3D è d’obbligo: tra le più comode ed ergonomiche che abbia mai provato.

In conclusione…

Come va la Specialized Tarmac SL8?

Le prime sensazioni sono state più che positive: mi sono trovato di fronte ad una bici davvero completa e performante in ogni situazione. Mi sono sentito a casa fin dalle prime battute, mi sono divertito: cosa tutt’altro che scontata.

Come va la Specialized Tarmac SL8

Va meglio o peggio della Tarmac SL7?
A questa domanda non riesco a rispondere in modo dettagliato perché non ho mai avuto modo di provare la precedente generazione prodotto. Mi sono confrontato però con alcuni colleghi stranieri che hanno pedalato con me in Scozia ed indovinate un po’?
Anche loro hanno evidenziato il fatto che le migliorie più evidenti riguardano comfort e stabilità.

Il test Tarmac SL7 porta la firma di Nicola Checcarelli: rimanete sintonizzati! Il materiale per un confronto di certo non manca.

Come va la Specialized Tarmac SL8

In conclusione, se cercate un mezzo polivalente e performante, capace di rendere al massimo sia nelle gare in circuito, sia nelle granfondo più impegnative, la nuova Tarmac SL8 può essere la vostra prossima bici. Probabilmente un cicloamatore non sentirà differenze rivoluzionarie rispetto alle SL7, ma la voglia di avere l’ultimo modello di bici sul mercato spesso va oltre le prestazioni…

Certo, il prezzo delle versioni più pregiate non è per tutti, ma gli appassionati Specialized sanno che anche questo è uno degli elementi distintivi del marchio americano.
Per chi ha già una SL7 (o un’altra bici top di gamma) montata con componenti di alto livello, probabilmente la scelta più interessante in termini di rapporto qualità/prezzo è quella di orientarsi sul solo kit frame.

Per maggiori informazioni: specialized.com

Qui tutte le news, gli approfondimenti ed i test riguardanti Specialized.

Qui sotto tutti i dettagli del nuovo manubrio Roval Rapide.

Manubrio integrato Roval Rapide: il componente che mancava in casa Specialized