Chiariamo subito una cosa: quella nel titolo non è una domanda, ma un’affermazione. Da una bici endurance, infatti, ti aspetti comfort e stabilità, ma di certo non prestazioni particolarmente brillanti. La Giant Defy Advanced Pro 0, invece, sorprende proprio per questo secondo aspetto.
E’ un mezzo grintoso, più simile ad una bici da competizione che alle bici endurance più docili, pur mantenendo geometrie che consentono una posizione non troppo aggressiva.
E’ un concetto di endurance che mi piace molto, sicuramente più di quelle endurance che presentano soluzioni più simili ad una gravel che ad una bici da corsa.
Insomma, vi dico sin da adesso che si tratta di una endurance che comprerei e nel video qui sotto ho spiegato anche il perché:
1 – Dettagli tecnici telaio
– Geometrie: 9,5
Le geometrie della Giant Defy si collocano a metà strada tra le bici endurance più rilassate e le bici da competizione. E’ un punto d’incontro che mi piace, poiché consente di pedalare in una posizione comoda il giusto, senza sacrificare del tutto maneggevolezza e divertimento.
In taglia M/L il reach misura 384 mm, lo stack 577 mm, l’angolo sterzo è di 72,5°, quello del piantone 73°. Il carro posteriore è piuttosto abbondante, con una lunghezza standard di 420 mm.
Molto utile anche l’infografica che si trova sul sito, che aiuta a scegliere la taglia corretta in base all’altezza del ciclista. Nel mio caso ci ha preso in pieno.
Non prende il massimo dei voti perché la Pro 0 è l'unica versione disponibile in “sole” 5 taglie. Gli altri modelli Defy, la Propel e la TCR, ad esempio, ne propongono 6. Altri competitor fanno anche meglio...
Qui sotto il dettaglio delle misure disponibili:
– Assetto in sella: 10
Sono 183 cm, pedalo con un’altezza sella di 77,5 cm e con la taglia M/L mi sono trovato benissimo. Per ottenere una posizione simile a quella che uso di solito avrei potuto togliere tutti gli spessori, con un bel guadagno anche dal punto di vista estetico. Non l’ho fatto solo perché si tratta di una bici test. E perché, trattandosi di una bici endurance, ho preferito privilegiare il comfort.
– Cura costruttiva: 9
Una delle cose che più mi piace di questa nuova Giant Defy è la semplicità dei concetti. Niente soluzioni avveniristiche (e complicate) per garantire extra comfort, che però spesso comportano un aumento di peso e una manutenzione più frequente. L’assorbimento delle vibrazioni è demandato alle gomme larghe (passaggio ruota fino a 700x38), ad alcuni componenti essenziali come reggisella e manubrio, a tubazioni sottili dove serve, come i foderi alti del carro.
L’aerodinamica è curata quanto basta e il movimento centrale è squadrato e rigido per offrire una bella prontezza nella risposta.
Rispetto alla versione precedente c’è stato un notevole miglioramento nella cura estetica dei dettagli, con l’introduzione del passaggio cavi interno, ma anche nella tecnica costruttiva, che prevede l’uso di una minor quantità di pezze di tessuto e l’impiego della laminazione robotizzata per alcune aree critiche del telaio.
Ciò ha permesso di ridurre considerevolmente il peso, anche se il guadagno è più consistente sulla versione top di gamma Advanced SL che su questa Pro.
Bella anche la colorazione cangiante, che oltre la base nera presenta alcune zone del telaio che passano dal viola al verde in base alla direzione della luce.
Nella tabella qui sotto sono sintetizzati i valori di peso, mentre per tutti i dettagli vi rimandiamo all'articolo di presentazione:
– Componentistica utilizzata: 9
La componentistica utilizzata è davvero di alta qualità in relazione al prezzo di listino.
Il gruppo è lo Shimano Ultegra Di2 a 12 velocità, che riteniamo uno dei migliori per rapporto qualità/peso/prestazioni. Vi facciamo notare che la guarnitura è dotata di serie di misuratore di potenza Giant, con rilevazione dx/sx.
La scelta dei rapporti, che prevede 50-34 sull’anteriore e 11-34 sul posteriore è consona alla destinazione d’uso della bici.
Le ruote Giant SLR1 in carbonio, con profilo da 36 mm e canale interno da 22 mm garantiscono un ottimo compromesso tra leggerezza, reattività ed estetica.
Le gomme Giant Gavia Fondo 0 tubeless da 32 mm amplificando sicurezza e comfort, anche se inevitabilmente aumentano il peso complessivo della bici. Personalmente l’ho trovata più divertente con pneumatici da 28 mm, ma sono scelte personali e la gomma larga in inverno può essere un’opzione da non scartare, come abbiamo spiegato in questo articolo.
Molto interessante il reggisella D-Fuse SLR, che grazie alla sua forma particolare aumenta notevolmente la capacità di assorbire le vibrazioni.
La stessa capacità la si ritrova sul manubrio Contact SLR D-Fuse, che però non mi ha convinto del tutto nella forma: ottimo in presa alta, avrei preferito una parte bassa della curva più lunga di almeno un paio di cm, per rendere la presa bassa più rilassata.
– Peso: 7,5
In taglia M/L, senza pedali, la bici pesa 7,7 kg. Non è superleggera, ma è una delle più leggere della sua categoria e a parità di montaggio non sfigura nemmeno di fronte ad alcune bici da competizione. Riducendo la sezione degli pneumatici a 700x28 si possono risparmiare come minimo 100 grammi. Anche di più se ci si orienta su modelli più corsaioli e leggeri.
– Prezzo: 7,5
La nuova Giant Defy Advanced Pro 0 costa 6.399 euro.
Anche Giant negli ultimi mesi ha aumentato i prezzi, ma considerando la qualità del prodotto e l’allestimento di serie, rimane uno dei marchi più concorrenziali come qualità/prezzo.
– Garanzia sul telaio: 9,5
A partire da agosto 2022 i telai Giant sono garantiti a vita per il primo proprietario, a patto di registrarlo sul sito Giant entro 90 giorni dall’acquisto. La forcella è invece garantita per 10 anni.
Voto finale (da 1 a 10): 8,92
2 – Comportamento in salita
E’ il terreno su cui la nuova Giant Defy Advanced Pro 0 mi ha sorpreso maggiormente. Nonostante la gomma larga montata di serie rimane una bici molto pronta nella risposta e agile quando si procede in fuorisella.
L’ho provata anche con gomme da 28 mm, sempre tubeless, e vi posso assicurare che in questa configurazione le prestazioni non sono poi così distanti da quelle di una bici da competizione. Per apprezzare le differenza bisogna essere atleti evoluti e ben allenati.
E’ senza dubbio molto più performante rispetto alla media delle bici della sua categoria, anche in virtù del peso piuttosto contenuto. E pensate che non stiamo parlando della versione top di gamma…
Voto finale (da 1 a 10): 9
3 – Comportamento in discesa
La gomma tubeless da 32 mm trasmette sin da subito sicurezza e feeling, soprattutto sulle discese con asfalto più dissestato, ma senza far perdere agilità e precisione di guida.
La nuova Defy, infatti, è maneggevole e dinamica, anche nei tratti tortuosi e stretti. Di contro, rispetto ad altre endurance, risulta un po’ più nervosa e meno stabile nei curvoni veloci. Diciamo che anche in questo caso si posiziona a metà strada tra modelli da gara ed endurance più tranquille.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – Comportamento in pianura
Le gomme larghe e le geometrie del telaio sufficientemente rilassate permettono di trovare un buon compromesso tra aerodinamica e comfort e di affrontare senza paura tratti sterrati o asfalti molto sconnessi.
Anche in pianura, come in salita, si apprezza la rigidità del movimento centrale che consente una piacevole reattività nei cambi di ritmo.
I mozzi delle ruote SLR1 sono molto scorrevoli e questo è un ulteriore plus in pianura.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,1
Nuova Giant Defy Advanced Pro 0: in conclusione
La nuova Giant Defy Advanced Pro 0 è semplice ed essenziale nei concetti, ma estremamente efficace nella pratica. E’ una bici endurance nelle geometrie, ma è anche veloce e reattiva quasi a livello di tante bici da competizione. Ed è pure piuttosto leggera.
Con le gomme da 32 mm con cui è proposta di serie è super comoda. Con gomme da 28 mm mantiene un ottimo livello di comfort, ma diventa molto più brillante e reattiva. La scelta della copertura dipende dalle esigenze personali e, magari, dal periodo dell’anno.
A mio avviso è una bici che potrebbe risultare ideale per una fetta di utenti veramente molto ampia, anche in virtù di un rapporto qualità/prezzo interessante. A tal proposito, per chi desidera una bici più accessibile, consigliamo di dare un’occhiata ai modelli Defy Advanced Pro 2 e Advanced 1.
Perché comprarla
- Geometrie molto equilibrate, comode ma non troppo
- Rigidità e maneggevolezza sopra la media delle bici endurance
- Ottimo rapporto qualità/prezzo, anche su altri allestimenti
Perché non comprarla
- La forma del manubrio poteva essere migliore, ma è un componente facilmente sostituibile
- Non è la bici ideale se cercate una endurance super comoda, al limite del gravel
Per maggiori informazioni: giant-bicycles.com/it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.