Peter Sagan si diverte in Mtb e per lui non è una cosa nuova, visto che il campione slovacco proviene dall’off road e già altre volte ci ha mostrato le sue doti di guida.

Sagan si diverte in Mtb

Sagan non fa numeri da circo (anche perché non avrebbe senso rischiare di farsi male), ma la sua fluidità in discesa la dice lunga sulla sicurezza e sulla confidenza col mezzo, che ci porta una volta ancora a ragionare sull’importanza della multidisciplinarietà.

Prima di farlo, però, godetevi il video qui sotto che Peter ha postato sui suoi canali social:

Multidisciplinarietà, dicevamo.
Non è un caso che molti dei campioni di questa generazione non si dedichino solo alla bici da corsa, ma anche al ciclocross, alla Mtb e alla pista (Ganna, Van der Poel, Van Aert, Pidcock, solo per citare i più famosi).

Immaginiamo che Sagan sia ad Andorra per uno stage di training in altura, e la sua giornata in bike park sia un modo per spezzare la routine quotidiana degli allenamenti oltre che per far parlare un po’ di sé (che non guasta mai).
Ma è anche un’opportunità per esercitare colpo d’occhio, sensibilità e confidenza di guida, che possono fare la differenza anche su strada, soprattutto nelle fasi più delicate e concitate di gara.
Anche questi rientrano tra i famosi marginal gain di cui tanto si parla di questi tempi.

Nell’articolo in basso abbiamo parlato delle doti che servono per diventare un professionista di alto livello e, oltre al “motore”, è emerso che nel ciclismo moderno saper guidare bene la bicicletta può fare la differenza tra vincere o perdere.

Ecco perché quello di Sagan è divertimento, ma non solo…

I numeri che servono per diventare professionisti: VO2max, watt/kg e…