Avete notato quanto sono cambiate le ruote in carbonio ad alto profilo rispetto a qualche anno fa?

E’ un po’ di tempo che avevo in mente di scrivere questo articolo e dopo aver visto che i Pro ormai utilizzano ruote con profilo superiore ai 50 mm in quasi tutte le gare, ho deciso che era arrivato il momento per farlo.

Foto Shimano Road – jozza_cyclingpics

Ok, direte voi, si fa presto a guardare i professionisti, che hanno esigenze e capacità di guida ben diverse rispetto al ciclista medio.

In realtà, però, l’idea di approfondire questo argomento mi era venuta molto prima, dopo una serie di test svolti nel 2020, tutti con bici equipaggiate con ruote in carbonio a profilo alto o altissimo. I professionisti, dunque, c’entrano solo in parte…




Mi ricordo anche un giorno in particolare, caratterizzato da un gran vento, in cui rimasi davvero sorpreso dalla stabilità di una coppia di ruote con profilo superiore ai 50 mm.

“10 anni fa
– pensai – con un vento del genere e un profilo così avrei fatto fatica a stare in piedi”.

E la grande differenza sta proprio in questo, cioè nella stabilità e nella guidabilità che le moderne ruote in carbonio sono in grado di garantire.
Anche se l’evoluzione rispetto al passato riguarda tanti altri aspetti.

E ve lo dice uno che le prime ruote ad alto profilo le ha montate alla fine degli anni ’90.
Me le ricordo ancora bene: una coppia di Rigida dal profilo da 40 o 45 mm.
Ah, ovviamente con cerchio in alluminio, perché il carbonio sarebbe arrivato solo qualche anno più tardi. Il peso? Lasciamo perdere…
Sicuramente molto di più di un’attuale ruota considerata da allenamento.

Nel corso degli anni si sono poi affermati i cerchi in carbonio con pista in alluminio e poi quelli full carbon, specie per tubolare.
Nel tempo le tecnologie si sono evolute e le prestazioni sono migliorate di pari passo, ma negli ultimi due o tre anni abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione, dovuta in gran parte all’approfondimento degli studi sull’aerodinamica (e un po’ anche all’affermazione del freno a disco).

Vediamo quali sono stati i principali cambiamenti e perché vi diciamo che sono decisamente più performanti, affidabili e (soprattutto) facili da guidare rispetto al passato.

Guidabilità e stabilità

La difficoltà nella guida, specie in discesa o nelle giornate di forte vento, ha rappresentato per tanto tempo il tallone d’Achille delle ruote in carbonio con profilo molto alto.
Un limite oggettivo, che molto spesso “intimoriva” chi non aveva una certa esperienza e capacità di guida.

Il miglioramento dei livelli di guidabilità e stabilità costituisce, senza ombra di dubbio, il principale passo in avanti delle moderne ruote ad alto profilo.
E’ chiaro che in giornate particolarmente ventose occorre sempre prestare attenzione, ma le differenze rispetto al passato sono evidenti.

Le innovazioni tecniche che hanno permesso un miglioramento così significativo sono due: il passaggio da una forma a “V” (a sinistra nella foto sotto) ad una forma ad “U” e l’allargamento dei profili del cerchio (sia interni che esterni).
Seppure con differenze da modello a modello, oggi quasi tutti i brand stanno andando in questa direzione.

Ruote in carbonio
Immagine Dt Swiss

La maggior parte delle ruote ad alto profilo oggi ha una larghezza esterna intorno ai 30 mm, con casi “estremi” che arrivano a 34-35 mm.

Se da un lato l’allargamento della superficie frontale peggiora leggermente la penetrazione aerodinamica, il profilo largo e bombato riduce le turbolenze, migliora le prestazioni con vento laterale (il più frequente da trovare in condizioni reali) e la stabilità in discesa.

L’evoluzione in questo senso è stata possibile grazie allo sviluppo degli studi sull’aerodinamica ma, in parte, anche grazie all’avvento del freno a disco, che ha permesso di realizzare bici con passaggi ruota più ampi.
Cosa significa?
Che su bici rim brake non ci sarebbe stato lo spazio sufficiente per ospitare ruote (e relative gomme) così larghe.

Affidabilità e durata nel tempo

Affidabilità e robustezza erano altri due punti dolenti delle ruote con cerchio in carbonio, che in passato hanno frenato molti utenti potenzialmente intenzionati all’acquisto.

In questo caso il miglioramento sostanziale è da attribuire al passaggio al freno a disco e, di conseguenza, all’eliminazione della pista frenante.
Nonostante l’evoluzione tecnologica, infatti, la pista frenante è sempre stato il punto debole delle ruote con cerchio full carbon, anche quelle di altissima qualità, in particolar modo per le versioni copertoncino e tubeless (meno per quelle tubolare).

In soldoni, le elevatissime temperature che si raggiungono in frenata possono danneggiare la pista, provocandone una deformazione.
Senza considerare la “rottura” di dover utilizzare pattini freno specifici…
Il passaggio al freno a disco ha permesso di eliminare la pista frenante, risolvendo il problema alla radice.

Ruote in carbonio

Altro elemento da non sottovalutare è quello legato alla resistenza agli urti, che con le strade italiane non è questione da poco.
Quante volte, prima di acquistare una ruota in carbonio, vi siete chiesti se sarebbe stata sufficientemente robusta?
Anche sotto questo aspetto i miglioramenti sono stati notevoli.

Da un lato grazie a nuovi lay up della fibra, che rendono i cerchi più leggeri, ma anche più resistenti agli urti.
Dall’altro, ancora una volta, grazie alla nuova forma con profilo più largo, che ha permesso di modificare e allargare la struttura della spalla, rendendola più resistente agli urti.

Immagine Enve

Leggerezza

Passiamo alla leggerezza e quindi all’opportunità di utilizzare una ruota ad alto profilo anche su percorsi con tanto dislivello.
Fino a qualche tempo fa (e ad essere onesti per molti modelli ancora oggi), per avere una ruota in carbonio davvero leggera era indispensabile scegliere la versione per tubolare.

La complessità costruttiva di una ruota in carbonio per copertoncino è decisamente superiore e questo, a parità di modello, poteva comportare un peso aggiuntivo anche di 2-300 grammi a coppia. Non poco, per chi è attento alle prestazioni.

L’eliminazione della pista frenante e lo sviluppo di nuove tecniche costruttive ha permesso di ridurre sensibilmente il peso del cerchio, tanto che tra un cerchio in carbonio a basso o alto profilo la differenza in termini di grammi è decisamente contenuta.
L’introduzione della tecnologia hookless, inoltre, molto probabilmente permetterà un ulteriore alleggerimento.

Basti pensare, ad esempio, che oggi sul mercato troviamo parecchi prodotti per copertoncino/tubeless con profilo superiore ai 40 mm dal peso compreso tra i 1.300 ed i 1.500 grammi.
Valori impensabili fino a qualche anno fa, se non nelle versioni tubolare. 

ruote in carbonio

Comfort

Molti appassionati sono frenati nell’acquisto di una ruota ad alto profilo dal timore che questa sia più rigida e scomoda rispetto ad una “tradizionale”.

In realtà, anche in questo ambito, le ruote più moderne hanno fatto un salto in avanti notevole: riescono ad essere rigide torsionalmente, ma assorbono molto bene le vibrazioni provenienti dal terreno.

ruote in carbonio

Ciò accade, prima di tutto, grazie ai canali interni più larghi, che permettono di montare pneumatici di sezione maggiore e con pressioni di utilizzo più basse.
La predisposizione al tubeless, ovviamente, aiuta non poco.

C’è poi da considerare l’evoluzione nelle laminazioni del carbonio e, non da ultimo, il fatto che le ruote per freno a disco hanno più raggi rispetto agli analoghi modelli per freno tradizionale: in questo modo è possibile resistere meglio alle potenti sollecitazioni generate in fase di frenata, ma come effetto secondario si ha anche un incremento del comfort.

Prezzo

Affinché un prodotto possa essere considerato alla portata di tutti (o quasi) non si può guardare solo a prestazioni e guidabilità, ma è indispensabile valutare anche il prezzo.

Se è vero che i prezzi delle bici sono saliti alle stelle, per le ruote in carbonio stiamo invece assistendo ad una riduzione del costo medio.

Ovviamente continuano ad esistere modelli molto costosi, ma in media i prezzi si stanno abbassando e molti brand hanno introdotto ruote in carbonio di ottima qualità alla soglia dei 1.000 euro, vale a dire poco di più di quanto costavano alcuni modelli di alta gamma in alluminio fino a qualche anno fa…

ruote in carbonio

In conclusione

Fino a qualche tempo fa le ruote in carbonio ad altro profilo per molti erano un desiderio “proibito”: bellissime e performanti, ma delicate e poco adatte alle esigenze dell’utente non agonista. Per giunta poco versatili.

Oggi le cose stanno cambiando ed è giusto sottolineare che non sono più solo per pochi.
In primo luogo perché sono molto più “prevedibili”, stabili e facili da guidare, quindi adatte ad un pubblico più vasto e non necessariamente super esperto.
In secondo luogo perché sono più robuste e più leggere, sopratutto nelle versioni copertoncino/tubeless, cioè quelle più utilizzate dagli appassionati.
Senza dimenticare il miglioramento in termini di comfort, che è un vantaggio per qualsiasi tipologia di utente…

Qui trovate tutti gli altri contenuti dedicati alle ruote in carbonio pubblicati su BiciDaStrada.it, mentre nell’articolo in basso abbiamo approfondito alcuni concetti legati all’aerodinamica: 

Nuove ruote DT Swiss ARC: un concetto di aerodinamica rivoluzionato. Leggete qui