Sono state appena presentate le nuove ruote DT Swiss ARC 1100 Dicut e 1400 Dicut, ovvero i modelli del brand svizzero pensati per massimizzare le prestazioni aerodinamiche.

ruote DT Swiss ARC

 

La nuova gamma ARC è stata completamente riprogettata, generando, dati alla mano, dei vantaggi aerodinamici non indifferenti.
Oltre a questo, DT Swiss ha cercato di renderle più versatili, grazie al miglioramento del comfort, della facilità di guida e della stabilità in condizioni di vento laterale.
Anche il peso, in relazione all’altezza dei profili, è decisamente contenuto.

Insomma, ruote dalle alte prestazioni, ma alla portata di una fascia di utenti molto più ampia (se non fosse per il prezzo, ma quello lo vedremo dopo).

Una rivoluzione così radicale è stata possibile grazie ad un progetto sviluppato in via esclusiva per il freno a disco.
Ci spieghiamo meglio: superate le restrizioni di spazio dovute ai telai per freno tradizionale, che in genere avevano un passaggio ruota limitato, è stato possibile superare i vecchi paradigmi progettuali e concepire un cerchio completamente nuovo, con profili molto più larghi e ottimizzato per pneumatici di sezione maggiore.

ruote DT Swiss ARC




IL CONCETTO AERO +
Il cuore delle nuove ruote DT Swiss ARC è il concetto Aero +, ovvero un approccio a 360° nato per bilanciare caratteristiche in parte contrastanti tra loro, come quelle della velocità e della maneggevolezza.

L’approccio Aero + considera un gran numero di parametri scientifici, come la resistenza aerodinamica traslazione e rotazionale, il momento di sterzo e la resistenza al rotolamento.
Si tratta di una serie di analisi estremamente interessanti, che meriterebbero una trattazione specifica (che magari realizzeremo in futuro).
Per l’argomentazione completa vi rimandiamo alla sezione del sito DT Swiss dedicata all’Aero +, mentre qui cerchiamo di spiegare sinteticamente i concetti principali.

La resistenza traslazionale è la forza aerodinamica che rallenta il ciclista nella sua direzione di marcia.
Per minimizzare questa resistenza è necessario ridurre al minimo la superficie d’impatto frontale dell’insieme ciclista/bicicletta.
Poiché la ruota anteriore contribuisce all’8% della resistenza totale, gioca un ruolo significativo.

Oltre a muoversi a una certa velocità affrontando la resistenza traslazionale, le parti rotanti della bicicletta, come le ruote, sono influenzate dalla resistenza rotazionale.
La resistenza rotazionale può essere descritta come l’attrito aggiuntivo che si verifica
sulla ruota mentre attraversa l’aria circostante con componenti rotanti.
Rappresenta circa il 25% della resistenza totale.

La cosa importante da sapere è che minore è l’altezza del cerchio, maggiore sarà la resistenza rotazionale a causa dei raggi più lunghi.

SAILING EFFECT: QUANDO IL VENTO LATERALE SI TRASFORMA IN PROPULSIONE
L’analisi del sailing effect, ovvero l’effetto vela, è uno degli aspetti che ci ha colpito maggiormente tra quelli considerati dall’approccio Aero +.

L’effetto vela delle ruote può essere paragonato a una barca, la cui vela cattura il vento e spinge la spinge in avanti.
Quando si pedala, il cerchio ha lo stesso effetto e può spingere in avanti l’intero sistema, anche in condizioni di vento laterale. 

Pertanto, in condizioni di vento laterale compreso tra 0 ° e -20° di imbardata, il ciclista non è più rallentato dalla resistenza traslazionale, ma beneficia della riduzione della resistenza all’aumentare dell’angolo di imbardata.
A seconda dell’altezza e della forma del cerchio, questa riduzione della resistenza può raggiungere valori di watt negativi che creano persino propulsione in avanti.
Incredibile vero?

Il sailing effect più vantaggioso si verifica con angoli di imbardata fino a 18 °.
Oltre questo valore, come si vede dal grafico in basso, si verifica uno stallo che fa aumentare nuovamente la resistenza.

RESISTENZA AL ROTOLAMENTO
Della resistenza al rotolamento e di come gomme dalla sezione più ampia, abbinate a cerchi con canale abbondante, siano più scorrevoli, abbiamo già parlato in questo articolo.

I test effettuati da DT Swiss non fanno altro che confermare questo assioma.
I pneumatici larghi ospitano una maggiore quantità d’aria e grazie ad una superficie di contatto più corta e larga (foto sotto), migliorano la resistenza al rotolamento.

DT Swiss si spinge ancora oltre e, dalle analisi effettuate, suggerisce che con un cerchio dal canale interno da 20 mm, la combinazione ottimale è costituita da un pneumatico da 25 mm sull’anteriore, per ottimizzare la penetrazione aerodinamica, e uno da 28 mm sul posteriore, per migliorare comfort, trazione e resistenza al rotolamento.

NUOVO PROFILO DEL CERCHIO
Il cerchio delle nuove ruote DT Swiss ARC è tubeless ready e presenta una forma rinnovata, definita VU, ovvero una sorta di “fusione” tra il profilo a V, molto diffuso fino a qualche anno fa, e il più moderno profilo a U.

Questo si traduce in un cerchio che ha un corpo molto voluminoso, ma con estremità appuntita. Una forma che permette di ottenere un compromesso ideale tra prestazioni aerodinamiche, soprattutto con vento laterale, comfort e stabilità di guida.

Tre le altezze del profilo disponibili, sia per le ARC 1100 che per le ARC 1400: 80, 62 e 50 mm.

NUOVI RAGGI E MOZZI
I mozzi sono parte essenziale per realizzare una ruota scorrevole e di qualità.
Le ARC 1100 Dicut sono montate con il nuovo mozzo DT Swiss 180 Ratchet EXP, dotato di cuscinetti ceramici SINC e corpetto a 36 punti di ingaggio.

Le ARC 1400 Dicut, invece, utilizzano il nuovo DT 240 Ratchet EXP, anch’esso con 36 punti di ingaggio.

ruote DT Swiss ARC

Entrambi i mozzi hanno uno shape studiato per massimizzare le prestazioni aerodinamiche.
Tutte le versioni vengono fornite di serie con corpetto Shimano, ma ovviamente sono disponibili come optional anche corpetti Sram XDR o Campagnolo.

Sulle DT Swiss ARC 1100 Dicut sono stati rinnovati anche i raggi, componente che ha una notevole incidenza sulla resistenza rotazionale.
Le nuove ARC 1100 sono montate con raggi Aerolite II e Aero Comp II, realizzati con materiale più compresso durante il processo di forgiatura, per una maggiore resistenza alla trazione.

Gli Aerolite II sono più leggeri e la nuova forma aerodinamica è del 35% più ampia e del 23% più sottile rispetto alla prima generazione.

Le ARC 1400, invece, utilizzano i classici raggi DT Aero Comp.

VARIANTI E PREZZI
La gamma di ruote DT Swiss ARC, come avrete capito, è composta dalle più pregiate 1100 Dicut e dalle 1400 Dicut.
Entrambe le versioni sono disponibili con tre differenti altezze del profilo: 80, 62 e 50 mm.

Di seguito trovate pesi e prezzi di tutte le versioni:

Per maggiori informazioni: dtswiss.com