Numero 1 sulla schiena e sul tabellino dei pronostici per l’alfiere britannico del team Ineos Grenadiers, che lo scorso anno è arrivato in Piazza del Campo a Siena a braccia alzate (foto sotto). Non potevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di vedere da vicino la Pinarello Dogma F di Pidcock, anche perché stiamo parlando pur sempre di un Campione del Mondo e Olimpico Mtb Cross Country…
Insomma un profilo che anche tra gli sterrati delle crete senesi ha dimostrato di sentirsi a casa!
Gomme da 28 mm con un occhio al meteo
Pidcock è alto 170 cm e pedala su una Pinarello Dogma F taglia 46,5 cm.
Il manubrio integrato Most Talon Ultralight presenta una combinazione attacco-piega 110-400 mm, tutto sommato piuttosto standard.
Le leve, come da foto in basso, sono leggermente ruotate, ma in modo meno evidente rispetto a quanto visto sulla bici di Pogacar.
A differenza di Tadej, Pidcock rimanda in partenza la scelta della sezione delle coperture.
Le foto che vedete in questo articolo si riferiscono a pneumatici Continental Grand Prix 5000 S TR da 28 mm montati su ruote Shimano Dura-Ace C36 (canale interno 21 mm, larghezza esterna 28 mm), ma il meccanico Matteo Cornacchione ha preparato per il britannico anche ruote con coperture da 30 mm. La scelta verrà fatta il mattino della gara, soprattutto tenendo conto del meteo.
Le pressioni saranno intorno ai 4 bar (Pidcock pesa 58 kg), con qualche piccola differenza in base alla sezione. A parità di modello di pneumatico è una pressione decisamente più alta rispetto a quella usata da Pogacar. La differenza la fa la sezione (28 contro 30 mm), ma sopratutto il canale interno delle ruote (21 mm sulle Shimano, 25 mm sulle Enve).
Sotto il punto di vista delle gomme Pidcock si dimostra più conservativo anche rispetto ad alcuni suoi compagni. Per farvi un esempio saranno diversi i corridori della INEOS, tra cui Geraint Thomas, che alla Strade Bianche utilizzeranno pneumatici addirittura da 32 mm (foto sotto).
In fatto di ruote, invece, quasi tutti hanno scelto le Dura-Ace C36, più leggere e guidabili anche in caso di vento. Solo un paio di corridori dovrebbero partire con le C50 perché prediligono una ruota più rigida.
Ricordiamo che su Dogma F la sezione massima della copertura prescritta da Pinarello è 28 mm (700x28c). La 32 mm ci sta (vista con i nostri occhi), ma lo spazio tra gomma e telaio è davvero poco. Quindi… Non imitate i professionisti!
La Pinarello Dogma F di Pidcock: sullo sterrato come sempre
La bici è allestita con gruppo trasmissione Shimano Dura-Ace R9200.
Il britannico, così come Pogačar, ha preferito rimanere fedele allo sviluppo rapporti utilizzato abitualmente nell’arco della stagione.
Largo, quindi, alla guarnitura Shimano Dura-Ace FC-R9200-P, 54-40T e al pacco pignoni Shimano Dura-Ace CS-R9200 11-34, che permette anche una linea catena migliore.
Le pedivelle sono da 170 mm. I meccanici INEOS ci hanno rivelato che effettivamente Tom ha testato anche le pedivelle da 165 mm sulla bici da crono, ma per ora almeno sulla bici da strada ha preferito rimanere sul 170.
I dischi Dura-Ace RT-CL900 sono da 160 mm all’anteriore e da 140 mm al posteriore.
Pidcock utilizza un arretramento della sella Prologo Scratch M5 Pas (con telaio in Nack) piuttosto marcato, in controtendenza rispetto agli avanzamenti più accentuati in voga negli ultimi anni.
Dettagli tecnici in breve
Telaio: Pinarello Dogma F tg. 46,5 cm – Pidcock è alto 170 cm
Gruppo: Shimano Dura-Ace R9200 con misuratore di potenza
Guarnitura: Shimano Dura-Ace FC-R9200-P, 54-40T
Pedivella: 170 mm
Cassetta: Shimano Dura-Ace CS-R9200, 11-34
Ruote: Shimano Dura-Ace C36
Dischi: Shimano Dura-Ace RT-CL900 (160 mm anteriore, 140 mm posteriore)
Pneumatici: Continental Grand Prix 5000 S TR da 28 mm (700x28c)
Manubrio: integrato Most Talon Ultralight in fibra di carbonio, 110-400 mm
Pedali: Shimano Dura-Ace PD-R9100
Sella: Prologo Scratch M5 Pas
Portaborraccia: Elite Leggero Carbon
Per maggiori informazioni: pinarello.com/dogma-f
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In casa INEOS durante le ricognizioni qualche corridore ha utilizzato anche la Dogma X, che potrebbe essere utilizzata per la prima volta in gara in caso di condizioni meteo molto brutte:
