Della prestazione di Tadej Pogačar sul Passo di Ganda vi abbiamo parlato in questo articolo, in cui abbiamo analizzato i suoi dati di scalata, ma al Lombardia c’è stata anche la pazzesca discesa di Fausto Masnada.

Il corridore della Deceuninck-Quick Step, grazie ad un’azione incredibile nella discesa del Selvino, è infatti riuscito ad agganciare il battistrada della UAE Emirates ed andare a giocarsi, in volata, la vittoria finale della “classica” di fine stagione.

La straordinaria discesa di Fausto Masnada
Foto facebook.com/UAE Team Emirates – BettiniPhoto



Come vedremo, Masnada è stato sicuramente favorito dalla conoscenza del percorso (Fausto è di Bergamo,  pochi chilometri dal Selvino) ed in particolare del tratto in discesa, ma per poter recuperare i 36 secondi di ritardo accumulati in salita ha spinto molto sui pedali, rilanciando continuamente la bici e raggiungendo “wattaggi” di tutto riguardo.

La straordinaria discesa di Fausto Masnada

Il segmento Strava utilizzato è il “Selvino Downhill”, lunghezza di 10,42 km per 672 metri di dislivello e una pendenza media del 7,1%.
Purtroppo il segmento non rappresenta la totalità della discesa, ma sicuramente la parte più significativa.
Il tempo impiegato da Masnada è di 11 minuti e 18 secondi, ben 11 secondi in meno del secondo nella classifica virtuale di Strava, Davide Villella, che ha impiegato 11:29.

La straordinaria discesa di Fausto Masnada
Il dati della discesa del Selvino di Fausto Masnada.

Per Tadej Pogačar il tempo de segmento sale a 11:35, ben 17 secondi in più. Attenzione, però, perché lo sloveno non è sceso affatto piano, visto che il tempo è praticamente lo stesso del gruppetto di Valverde e Alaphilippe.

La velocità di punta di Masnada è stata di 78,5 km/h per una velocità media di 55,3 km/h.

Come potete osservare dalla planimetria del segmento, la parte centrale della discesa è caratterizzata da molti tornanti e l’elevata velocità media sta a significare che Fausto è stato costretto a rilanciare l’azione molte volte per recuperare più tempo possibile.

La planimetria della Discesa del Selvino.

A testimonianza di ciò anche i dati di potenza espressi e la cadenza.
La potenza media è stata di 239 Watt per un valore massimo di 874 Watt, necessari per far riprendere velocità alla bici dopo i tornanti.
Anche la cadenza è un dato interessante e oltre quella media di 64 rpm, significative le 130 pedalate al minuto massime, necessarie per raggiungere il picco di velocità anche quando i rapporti non erano sufficienti.
Insomma, la straordinaria discesa di Fausto Masnada non è stata solo una questione di “tecnica di guida” ma anche di prestazione atletica.

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