In questi giorni, complice un passaggio di stagione abbastanza anomalo, può capitare di uscire in condizioni di vento, a volte anche molte forte e rafficato.
Premettiamo innanzitutto che in questo caso è sempre bene valutare con attenzione se sia opportuno pedalare, evitando di mettersi inutilmente in pericolo. Al limite si potrebbero preferire la gravel o la Mtb alla bici da corsa.
Detto questo, capita comunque, anche senza averlo previsto, di ritrovarsi in situazioni in cui è importante saper guidare la bici con il vento.

Vediamo allora quali accortezze è bene adottare per gestire al meglio la situazione e migliorare il controllo del nostro mezzo.

guidare la bici con il vento
Foto facebook.com/sportful
1. Usare il peso

È il primo accorgimento che anche istintivamente saremo portati ad adottare, in particolare con vento laterale. E’ quello che facciamo anche a piedi, inclinandoci contro la direzione di provenienza del vento per contrastarne la spinta.

In bici il principio è lo stesso, ma in questo caso è necessario fare particolarmente attenzione soprattutto in caso di vento a raffiche. Un calo improvviso della spinta infatti ci farà ritrovare senza appoggio con il rischio di sbilanciarci.
Attenzione dunque a non esasperare l’inclinazione e soprattutto a restare sempre all’erta (vedi punto 2).

2. Essere dinamici

Il vento è un elemento vivo e dinamico, continuamente attivo e mutevole. Per riuscire a gestirlo al meglio anche noi dovremo adottare un atteggiamento di questo tipo.
Per questo motivo, per quanto fastidioso possa essere trovarsi a guidare in bici con il vento, è importante rimanere concentrati e dinamici.

Essere elastici e reattivi è fondamentale per adattarsi ai cambi di direzione e di intensità ed anche, elemento da non sottovalutare, per non stancarsi troppo.
Può essere utile a questo scopo pensare non di lottare con il vento, ma piuttosto di “giocare” con esso, considerandolo una variabile che rende la guida più interessante e che arricchisce la nostra uscita.

Un momento della Tegenwindfietsen, una goliardica gara “controvento” organizzata annualmente in Olanda / Foto facebook/Tegenwindfietsen
3. Offrire meno resistenza possibile al vento

Si tratta dell’accorgimento più intuitivo. Cercare di ridurre la superficie di “impatto” e di migliorare la vostra aerodinamicità sarà vantaggioso sia per ridurre lo sforzo sia per aumentare la controllabilità del mezzo. Essere aerodinamici è un vantaggio sempre, ma diventa ancora più grande in caso di vento contrario e laterale.
Restate dunque bassi sul manubrio, con le spalle strette ed eliminate per quanto possibile tutti gli elementi di disturbo, come possono essere ad esempio gli indumenti ampi.

4. Scegliere l’equipaggiamento giusto

La guidabilità del mezzo con vento laterale o a raffiche è fortemente influenzata dall’equipaggiamento tecnico, in particolare dalle ruote e dai capi di abbigliamento troppo ampi, come abbiamo già anticipato al punto precedente.

Le ruote moderne sono molto meno sensibili al vento rispetto al passato, ma in condizioni critiche un profilo basso sarà sempre più prevedibile e facile da gestire rispetto ad uno molto alto, specie se non avete l’esperienza e le doti di guida di un professionista.
Altrettanto importante è l’abbigliamento, perché capi troppo larghi, o anche la zip di una mantellina mezza aperta, possono generare un pericoloso effetto vela, con ripercussioni negative su stabilità e sicurezza.

5. Ascoltare e guardare

Potremmo anche definire questo punto “anticipare”. Prestate attenzione a quello che succede intorno e davanti a voi. Il movimento delle piante, i mulinelli di foglie, il rumore del vento che proviene da dietro la curva, sono tutti utili indicatori di cosa aspettarci.
Possiamo così prepararci in anticipo ad un cambio di direzione del vento o ad una improvvisa folata al termine di una sezione riparata.

6. Presa salda e mani sui freni

In condizioni di vento, soprattutto a raffiche, è fondamentale avere sempre il manubrio ben saldo e i freni sottomano. Questa accortezza vale soprattutto in discesa, ma non solo.
La presa con le mani basse è sempre quella da preferire, perché garantisce maggiore sicurezza e direzionalità, oltre che una frenata più pronta e potente.
Se con la presa bassa fate fatica ad arrivare sulle leve dei freni significa che dovete regolare meglio il reach del comando. Abbiamo descritto come fare sia per comandi Sram che Shimano.

Tenere le mani in presa bassa vi permetterà anche di caricare maggiore peso sull’avantreno, un vantaggio non da poco per aumentare la stabilità in caso di forte vento laterale.

Infine, evitate di “imitare” i Pro’, che riescono a procedere senza mani o con una mano sola anche in condizioni di vento laterale. Parliamo di fenomeni anche nel guidare la bici, che sono difficilmente imitabili.
Se le condizioni non lo consentono non vergognatevi di fermarvi per mangiare una barretta o indossare la mantellina. La sicurezza viene prima dell’ego personale.

Guidare la bici con il vento

7.  Doppia attenzione ai veicoli

Siamo abituati ormai a prestare particolare attenzione alle auto non potendo fare troppo affidamento sul rispetto degli automobilisti nei nostri confronti.
In caso di vento questa attenzione andrà raddoppiata, dato che quello che per noi può essere un vento forte non è avvertito da chi si trova all’interno di un veicolo.

Ci si può così ritrovare ad essere sorpassati a distanza ridotta dai mezzi mentre il vento laterale ci spinge verso il centro della carreggiata. Ma è necessario anche fare maggiore attenzione alle turbolenze che si possono verificare quando ci superano mezzi pesanti o agli “sbandieramenti” di mezzi furgonati o con rimorchio. Inoltre, il vento può rendere più difficile sentire i veicoli sopraggiungere.

Prestate dunque particolare attenzione e, all’occorrenza, considerate di tenervi un margine di carreggiata maggiore a disposizione per avere uno “spazio di fuga” in caso di sbandamenti.
Meglio che i veicoli rallentino e siano costretti ad aspettare per superarvi piuttosto che rischiare di essere sbalzati fuori strada o al centro della carreggiata al sopraggiungere di un’auto.
La cosa migliore in questo senso, però, è quella di evitare strade trafficate e pericolose. E’ un consiglio che vale sempre, ma in particolar modo in caso di vento.

Scegliere di uscire in gravel o in mtb può essere una soluzione per ridurre i rischi connessi al traffico quando c’è vento
8. Occhio al gruppo

Pedalare in gruppo è vantaggioso per affrontare il vento con minor fatica, ma questa scelta può anche rivelarsi molto pericolosa.
In strada non si possono scegliere configurazioni utili in caso di vento (i cosiddetti ventagli, foto in basso) come quelle che vediamo nelle gare dei Pro’. Al contrario, è fondamentale restare ordinati e limitare l’ingombro della strada.

In caso di vento laterale pedalare in gruppo può essere decisamente rischioso, soprattutto laddove non tutti abbiano un buon livello di confidenza di guida.
Attenzione quindi a restare particolarmente reattivi e attenti a non “adagiarvi” nel senso di protezione offerto dal pedalare in gruppo. Una distrazione può avere effetti a catena molto pericolosi.

In caso di vento i pro’ sfruttano la totale ampiezza della carreggiata per disporsi a ventaglio / Foto facebook.com/uaetourofficial

In generale uscire con il vento richiede una concentrazione maggiore, occhi e orecchie ben aperti e una certa reattività. Nel caso in cui vi ritroviate in gara o di fronte ad un cambio repentino del meteo è bene essere preparati a guidare la bici con il vento, abituandosi magari poco alla volta a farlo.

Se però dovete scegliere se uscire o meno e non vi sentite pronti e motivati, e se l’idea di ritrovarvi a lottare col vento vi stressa, il consiglio è di evitare di mettervi in una situazione di disagio e pericolo, soprattutto in questo periodo in cui si possono scegliere attività alternative, come suggerito nell’articolo che trovate qui sotto.

Preparazione invernale: bici da corsa, ma anche Mtb e attività alternative