Giant Propel 2023 contro Propel 2018: sono passati un po’ di anni (qui il test) e le due bici, sebbene ancora ufficialmente definite aero, sono molto diverse esteticamente fra di loro.
Ma a livello di prestazioni quanto cambiano?

“La Giant Propel 2023 è ancora una bici aero?”

“Quanto è facile e comoda da usare?”

“E’ davvero più versatile della precedente?”

In tutta onestà, per rispondere a queste domande non è stato necessario un test lunghissimo, perché le differenze, per chi come me conosce bene la Propel 2018, diventano immediatamente evidenti dopo un paio di uscite.
Quindi, sì, la Giant Propel 2023 è ancora una bici aero, è ancora una bici molto veloce, ma appartiene a una sorta di sottocategoria (quella alla quale appartiene, ad esempio, la Wilier Filante), ossia quella delle bici da strada aero versatili.
Non estreme.
E per questo un po’ più facili da usare.
Prima di entrare nei dettagli, però, vi invito a guardare il video e a proseguire poi con la lettura dell’articolo:

L’assetto in sella

In questo confronto Giant Propel 2023 contro Propel 2018 una delle cose che cambia di meno è proprio l’assetto in sella.
La posizione in sella, a parità di taglia, è sempre piuttosto distesa e qui in basso ho elencato i dati più significativi della geometria considerando una taglia M:

  • Angolo di sterzo: rimane da 73°
  • Angolo piantone: da 73 a 73,5°
  • Reach: da 383 mm a 388 mm (5 mm più lungo)
  • Stack: sempre 545 mm
  • Lunghezza tubo superiore: sempre 550 mm
  • Lunghezza carro: sempre 40,5 cm
  • Lunghezza tubo sterzo: sempre 145 mm
  • BB Drop: da 67,5 mm a 69,5 mm

Il reach, quindi, aumenta di 5 mm, il BB Drop di 2 mm e l’angolo tubo sella di mezzo grado.
Il resto non varia.

In alto le specifiche della geometria della Giant Propel 2018. Qui sopra quelle della Giant Propel 2023

Come va in salita?

Qui si vedono le prime differenze significative.
Prima di tutto per via del peso, 6,84 Kg in taglia M rispetto a 7,46 Kg in taglia M/L, ma non solo, perché la reattività, comunque, è quella tipica di una bici aero.
E non fa rimpiangere la precedente Propel.

Le specifiche della nuova fibra di carbonio Advanced della Propel 2023

Quindi, migliora il rapporto rigidità/peso perché rispetto alla Propel 2018 è migliorata la qualità della fibra di carbonio utilizzata.
A questo risultato così esaltante sui pedali (per essere una bici aero) contribuiscono in modo determinante le ruote Cadex 50 Ultra Disc: reattive, leggere, molto scorrevoli e anche (opinione personale…) molto belle esteticamente.

Le ruote Giant SLR Zero con cerchio da 17 mm di larghezza e profilo, al posteriore, da 65 mm.
Le nuove ruote Cadex 50 Ultra Disc con cerchio da 22,4 mm di larghezza e profilo, su entrambe le ruote, da 50 mm.

Il cerchio in fibra di carbonio da 50 mm di profilo e larghezza interna di 22,4 mm le rendono potenzialmente capaci di un comfort migliore con coperture più larghe delle Cadex da 25 mm di serie.

Potenzialmente, abbiamo scritto, perché non c’è stato modo di provare gomme diverse e, magari, fino a 30 mm, come da specifica Propel.
Rispetto alla precedente Propel la differenza è notevole: le ruote Giant SLR 0 Disc avevano cerchi con profilo differenziato (65 mm dietro e 42 mm davanti) e canale interno da 17 mm di larghezza. Il peso, da noi rilevato, era di 1,87 Kg la coppia.
Le Cadex 50 Ultra Disc pesano 1,35 Kg (dichiarati).
La differenza sui pedali si avverte e non solo per la leggerezza maggiore, ma anche per la rigidità torsionale più elevata.

Come va in discesa?

Il tubo di sterzo con sezione a “D” è una garanzia di solidità e, in generale, la nuova Propel continua ad essere una bici da strada aero molto precisa in discesa, ma decisamente meno brusca e più facile da guidare.
Se la Propel 2018 richiedeva una guida decisa e sicura, questa permette qualche errore in più, perché il telaio è sì rigido, ma mai troppo rigido.

Il tubo di sterzo della Propel 2018
Il tubo di sterzo della Propel 2023

E soprattutto le gomme, con una sezione effettiva di 27 mm, hanno un’impronta a terra maggiore e un profilo più tondeggiante.
Tutto ciò, insieme al disco anteriore da 160 mm (e non più da 140), aumenta di molto la confidenza di guida.

E in pianura?

Rimane una bici aero: si riesce a tenere velocità elevate sempre con facilità.
Invita ai rilanci o a tenere un’andatura da passista (arrabbiato ?).
Tanto più riesci ad abbassare la schiena e a migliorare l’aerodinamica della tua posizione in sella, tanto più veloce riesci ad andare.
La pianura e le strade vallonate sono e rimangono i suoi terreni d’elezione e ora, con il comfort maggiore di cui è capace, è ancora più piacevole da usare.
E da spremere, fintanto che le gambe ne hanno…

La vista laterale sul tubo piantone, sempre con reggisella integrato, mostra delle sezioni più schiacciate e anche più vistose sulla Giant Propel 2018
Sulla Giant Propel 2023 le cose cambiano in modo netto: le sezioni sono più tondeggianti per favorire il comfort, la leggerezza e anche un’estetica più vicina alla TCR, cioè ad una bici da strada classica.

Quanto è comoda?

A quanto pare nel confronto Giant Propel 2023 contro Propel 2018 tutto è migliorato.
Ma anche il comfort?
Risposta affermativa.
Anzi, verrebbe da dire che proprio il comfort è una delle voci che più distingue la nuova Propel dalla precedente.

Merito della maggiore flessibilità concessa al tubo piantone-reggisella che, difatti, è anche più sottile e snello, e merito anche delle gomme tubeless da 27 mm di larghezza effettiva che, con la giusta pressione, riescono comunque a mitigare la ridotta compliance verticale delle ruote Cadex Ultra 50 Disc.

Il precedente reggisella, al pari del nuovo, non consente regolazioni precise dell’altezza della sella. Sul nuovo (foto sotto), però, la regolazione di inclinazione e arretramento è un po’ più facile.

Con gomme tubeless da 28 mm la Propel 2023 diventerebbe ancora più comoda, facile da guidare, versatile e, comunque, sempre molto veloce.
Certamente non riesce a essere comoda come una bici endurance, ma rispetto alla precedente guadagna davvero tanti punti.
E proprio il maggiore comfort di cui è capace insieme alla maggiore facilità di guida la rendono più versatile.



Quanto costa?

Stiamo parlando della Propel Advanced SL 0, ossia il modello di punta, che con l’allestimento super raffinato che può vantare (compresa la guarnitura Shimano Dura-Ace con misuratore di potenza), ha un prezzo ancora in stile Giant: 11.499€
Che non è basso di certo, ma è uno dei più bassi fra i marchi di alto livello e con un allestimento molto curato.

Nel 2018 la Giant Propel Advanced SL 0 costava 9.999€
La Giant Propel Advanced SL 0 2023 costa 11.499

E cosa non convince invece?

In un tripudio di migliorie e di altissime prestazioni possibile che non ci sia qualcosa che non va?
Diciamo che non c’è nulla che non va, ma c’è qualcosa che potrebbe essere più facile da utilizzare.
Come il reggisella.
Di fatto per regolare l’altezza della sella è necessario tagliare il piantone e utilizzare gli spacer in dotazione (foto in basso) oppure gli spezzoni di reggisella tagliato.
Va precisato che rispetto alla versione 2018 gli spacer forniti rappresentano comunque una facilitazione non da poco.

Rimane però il fatto che fare una regolazione di fino dell’altezza è più difficile rispetto a una bici con reggisella tradizionale.
Ok la leggerezza e le prestazioni che derivano da questa soluzione integrata, però è doveroso segnalare anche le complicazioni.

Discorso molto simile sull’attacco manubrio, ma in questo caso “mal comune mezzo gaudio”, perché è una situazione che ritroviamo su tante altre bici con manubrio integrato di ultima generazione.
In pratica, per avere un attacco manubrio senza “spezzoni” di cannotto di sterzo che svettano (come nella foto in basso) occorre tagliare a misura il suddetto cannotto.
Il che rende impossibile modificare poi l’altezza dell’attacco manubrio.
A meno di non lasciare qualche millimetro extra da coprire con degli spacer, come nella foto in basso.

Nel caso della bici test del 2018 fummo autorizzati da Giant Italia a tagliare il cannotto della forcella alla misura che volevamo, dato che il test sarebbe durato per diversi mesi. Come in effetti è avvenuto, ricordate? Da segnalare che l’attacco manubrio della precedente Propel era piuttosto “plasiticoso” e con un passaggio cavi che, paragonato alle bici più recenti, nuova Propel compresa, oggi appare decisamente migliorabile.

Nel nostro caso, essendo una bici test, non abbia potuto accorciare il cannotto.

Abbiamo menzionato più volte la Giant TCR ed eccola qui: giudicate voi le similitudini con la nuova Propel. Qui il nostro test

In conclusione…

Sono quattro i punti che sintetizzano questo confronto:
– la Giant Propel 2023 è una bici da strada aero che si avvicina molto a una Giant TCR, sia nell’estetica, sia nelle prestazioni;
– è meno aero della precedente e più facile da guidare, ma rimane comunque una race machine;
– non è pensata per le passeggiate, a meno che non sia vostra abitudine passeggiare con la Ferrari… ?
– non è una bici da KOM in salita, a meno che la salita non superi il 10% di pendenza;
– e non è nemmeno una bici indicata per chi si avvicina alla bici da corsa, perché sarebbe comunque molto esigente per la schiena del ciclista neofita.

Se invece siete dei ciclisti esperti e ve la potete permettere, beh, avete la mia personale ammirazione… ☺️

Qui tutti i nostri articoli e test di bici da strada aero.

Per informazioni Giant-Bicycles.com/it