Nella giornata di ieri avevamo pubblicato un approfondimento riguardo l’abolizione del limite di rapporto nelle competizioni su strada per la categoria Junior uomini e donne, che dal 1 gennaio 2023 non saranno più soggetti a restrizioni.

L’UCI cancella il limite del 52×14 per la categoria juniores. “Colpa” del 12v?

Abbiamo voluto andare un po’ più a fondo, così abbiamo sentito cosa pensa Davide Cassani sul 52×14.
L’ex professionista faentino, che fino allo scorso anno ha ricoperto il ruolo di Coordinatore Tecnico di tutte le Nazionali e non da ultimo il ruolo di CT della Nazionale maggiore, ha le idee chiare.

Cassani sul 52x14
Davide Cassani con il CT della Nazionale Pista Marco Villa


– Davide cosa ne pensi di questo aggiornamento del regolamento?
– Era nell’aria. D’altronde in Francia (vedi Parigi-Roubaix Juniors, ndr) in alcuni casi si corre senza limitazioni. Su pista, inoltre, non c’è l’obbligo del 52×14. Parliamo di un limite vecchio. Una condizione che doveva essere rivista.

– Un limite però è necessario?
– Assolutamente sì. Infatti è doveroso mantenere il 52×16 per la categoria allievi perché stiamo ancora parlando di ragazzini. Quando sei junior ti devi preparare al salto di categoria.

Cassani sul 52x14
Il Campionato Europeo uomini Junior di Trento. Foto: Francesco Rachello / Tornanti.cc

– Dietro questa decisione c’è un fattore tecnico legato all’utilizzo sempre più ampio di gruppi 12v con nuovi standard non retrocompatibili?
– Non credo. L’attenzione dalla componentistica dovrebbe spostarsi a mio avviso su un’altra dimensione…

– Quale?
– Ai miei tempi, anni ’80 e ’90, non avevamo a disposizione tutta questa tecnologia e sopratutto il misuratore di potenza non veniva usato su larga scala. Oggi è un componente alla portata di tutti, indispensabile per chi vuole migliorare le proprie prestazioni. Metto l’accento sul misuratore perché in questi anni abbiamo potuto osservare con criteri scientifici che il rapporto utilizzato è solo una naturale conseguenza. La differenza vera la fanno potenza e cadenza. Quando correvo io c’era la credenza che la velocità fosse una conseguenza del rapporto. Oggi tutti, a parte Formolo, viaggiano agili.

Foto: © A.S.O. / Aurelien Vialatte

C’è una consapevolezza diversa quindi?
– Esattamente. Oggi né il tecnico né il corridore si sognerebbero d’abusare dei rapporti. Inoltre, l’Atleta di 17-18 anni (età della categoria Junior, ndr) in genere ha già un buon bagaglio di conoscenze che hanno a che fare con la fisiologia e la metodologia dell’allenamento. Significa che se il o la ciclista ha una bici allestita con il 52×12 usa il rapporto solo quando è veramente necessario.

La Nazionale norvegese al via dell’Europeo di Trento. Foto: Francesco Rachello / Tornanti.cc

– Aumenteranno le velocità?
– Si andrà un po’ più forte, ma non c’è da scandalizzarsi. Stiamo pur sempre parlando di competizione. Oggi uno junior di buon livello può fare una volata “tirando” il massimo rapporto consentito a 130-140 rpm. Su pista, ad oggi, non c’è nessun limite. Che senso ha? Ovviamente questo è solo il punto di vista di Cassani sul 52×14…

Cassani sul 52x14
Foto: Francesco Rachello / Tornanti.cc

Foto in apertura: bettiniphoto

Per maggiori informazioni: uci.org

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