Canyon ha svelato oggi la nuova Grizl:ON, cioè la versione a pedalata assistita della sua gravel dedicata all’avventura.

Geometrie e caratteristiche sono ovviamente diverse rispetto alla Grizl, ma la filosofia di fondo rimane la stessa: proporre all’utente una bici estremamente versatile, da poter utilizzare sia per affrontare trail impegnativi che il tragitto casa lavoro, come dimostrano le luci integrate di serie alimentate dalla batteria del motore.

Abbiamo avuto la possibilità di provare la bici qualche settimana prima del lancio ufficiale e di seguito trovate caratteristiche, considerazioni e impressioni in sella.

Nuova Canyon Grizl:ON

Caratteristiche in breve

La nuova Canyon Grizl:ON è realizzata con telaio in fibra di carbonio con forcellino posteriore UDH.
Il motore è il Bosch Performance Line SX da 55Nm di coppia con batteria da 400Wh. Tutti i modelli montano di serie la forcella ammortizzata Rock Shox Rudy XPLR con 40 mm di escursione.
Il passaggio ruota massimo consente di utilizzare gomme fino a 50 mm.

Nuova Canyon Grizl:ON

Nuova Canyon Grizl:ON

Lo luce tra gomma e forcella con pneumatico 700×45 di serie

La bici è predisposta per il montaggio di borse, portapacchi e parafanghi, utili sia per i lunghi viaggi che per chi la utilizza come mezzo di trasporto. In questa direzione va anche l’integrazione delle luci: le due posteriori rimangono sempre accese, mentre l’anteriore Lupine SightStays può essere accesa o spenta al bisogno tramite un comando remoto da montare sul manubrio.
Tutte le luci sono alimentate dalla batteria del motore e continuano a funzionare per altre due ore anche dopo aver esaurito la carica.

Noi abbiamo testato la Grizl:ON CF7, versione d’ingresso della gamma, equipaggiata con Shimano GRX meccanico a 11 velocità. Il peso non è tra i più contenuti della categoria, poiché in taglia M, senza pedali, siamo a 16 kg.

Nuova Canyon Grizl:ON

Il motore

La Canyon Grizl:ON è equipaggiata con il motore Bosch Performance Line SX, lanciato lo scorso anno è dedicato in modo specifico alle e-Mtb leggere e alle gravel.
Ha una coppia inferiore rispetto al Performance Line CX, ma a mio avviso per l’uso gravel basta e avanza, ed è ottimizzato per essere utilizzato ad alte cadenze di pedalata.

Di seguito trovate le specifiche in breve, ma se volete saperne ancora di più, vi rimandiamo al video realizzato in occasione del lancio ufficiale:

  • 55 Nm di coppia
  • Fino a 600 watt di potenza di picco
  • Batteria CompactTube da 400 Wh.
  • Peso del motore circa 2 kg, peso complessivo del sistema poco più di 4 kg.
  • Possibilità di range extender: PowerMore da 250 Wh e 1,6 kg di peso, grande come una borraccia.

Il centro di controllo è posizionato sul tubo orizzontale. Da qui è possibile accendere/spegnere il sistema, controllare il livello di assistenza e l’autonomia della batteria.

Per aumentare la potenza basta una pressione breve del pulsante dedicato, mentre per ridurla serve una pressione prolungata. Non proprio comodissimo, soprattutto quando si pedala su tratti sconnessi e togliere la mano dal manubrio può non essere semplice.
Canyon sottolinea che si può acquistare e montare il comando remoto da manubrio Mini Remote, ma personalmente è un accessorio che gradirei di serie su tutte le e-bike, poiché migliora tanto l’esperienza d’uso.

Le 4 modalità di utilizzo preimpostate da Canyon sono Eco (colore verde), Tour (blu), Sprint (viola) e Turbo (rosso), ma uno dei punti di forza di questo motore è costituto proprio dalle tante possibilità di personalizzazione.
Tramite l’App Bosch Flow, infatti, è possibile sia cambiare le 4 modalità di assistenza, sia personalizzarne il funzionamento in base alle proprie esigenze.

Personalmente ho trovato un po’ troppo accentuata la differenza tra la modalità Eco (naturale, ma con poca spinta) e quella Tour, così per il mio utilizzo ottimale ho aumentato la prima e ridotto la seconda, ma è chiaro che qui parliamo di aspetti soggettivi che ognuno deve provare sulla propria pelle.
Spendo due parole anche sulla nuova funzione Sprint, introdotta con questo motore e pensata prima di tutto per l’uso in gravel. Si tratta di una modalità di assistenza dinamica che aumenta il supporto all’aumentare della frequenza di pedalata (anziché della potenza espressa dal ciclista). E’ interessante, ma richiede una pedalata piuttosto fluida e una buona capacità di usare il cambio, altrimenti il rischio è di ritrovarsi a procedere a strappi.

Il Turbo, come quasi sempre succede sulle e-Road e sulle e-Bike, è molto potente, ma poco naturale. Può essere utile quando si devono superare tratti particolarmente ripidi o come “opzione d’emergenza” quando la stanchezza prende il sopravvento.

Nuova Canyon Grizl:ON

Autonomia

Dare informazioni sull’autonomia di una e-bike è sempre difficile perché gli aspetti da valutare sono tantissimi: tipologia di percorso, temperature, peso e livello di allenamento del ciclista, modalità d’uso dei vari livelli di assistenza.

Quello che posso fare è raccontare la mia esperienza.
Peso 67 kg e con le impostazioni motore definite da Canyon ho esaurito una carica completa dopo circa 70 km e 1.500 metri di dislivello. L’uso è stato piuttosto morigerato, ma tenete conto che ho fatto diversi tratti particolarmente ripidi dove ho dovuto utilizzare modalità sprint e turbo.
Qui sotto trovate uno screenshot relativo alle modalità d’uso che hanno portato all’esaurimento della batteria:

Su percorsi più lineari e con salite meno ripide e tecniche, probabilmente è possibile migliorare queste prestazioni. Anche su itinerari scorrevoli, però, non va trascurato il fatto che con una bici del genere, specie su sterrato e se non avete un po’ di allenamento, non è scontato andare oltre i 25 km/h in pianura e ciò richiede al motore di rimanere attivo (anche se con poco sforzo) non solo in salita.
Ergo, se pensate di orientarvi su una bici del genere per stare in sella tante ore, magari in montagna, il consiglio è di acquistare subito il range extender da 250 Wh.

Il range extender pesa circa 1,6 kg e si posiziona al posto di una borraccia, collegato alla presa di ricarica principale

Geometrie

La nuova Canyon Grizl:ON è proposta in 5 taglie, dalla XS alla XL.
La versione a pedalata assistita si ispira alla Grizl, ma in realtà ci sono differenze non banali a livello di geometrie e misure dei componenti.
Una delle più marcate riguarda l’angolo di sterzo, che sulla Grizl:ON è decisamente più aperto: 69,5° contro 72,25°.
Significativa è anche la differenza dello stack, che sulla Grizl:ON in taglia M misura 611 mm, sulla Grizl 579 mm.

Due soluzioni pensate per consentire all’utente una posizione più comoda e una guida più stabile e sicura in fuoristrada, utili soprattutto ai meno esperti, che magari con una bici del genere possono avventurarsi su percorsi che altrimenti sarebbero loro preclusi. 

Tra le altre differenze, a parità di misura, segnaliamo carro e interasse più lunghi e attacco manubrio molto corto: 60 mm in tutte le taglie.
Tutti questi elementi, a mio avviso, comportano una “vestibilità” leggermente diversa rispetto al solito.

Sono 183 cm e pedalo a 77,5 cm di altezza sella. Abitualmente con le bici Canyon (Grizl compresa) mi trovo sempre molto bene con la taglia M, mentre nel caso della Grizl:ON mi sono sentito un po’ corto.
Avrei avuto bisogno di un attacco almeno da 80 mm, ma forse valuterei anche l’acquisto di una taglia L. Se siete clienti abituali Canyon tenetene conto.

Canyon Grizl:ON

Canyon Grizl:ON

Nuova Canyon Grizl:ON: prezzi e allestimenti

La Grizl:ON è proposta in 4 allestimenti, tutti equipaggiati con forcella Rock Shox Rudy XPLR o Ultimate XPLR.

Si parte dai 4.999 euro della CF7 che abbiamo avuto in test, montata con Shimano GRX a 11 velocità, per arrivare ai 7.999 euro della versione CF Trail, dotata di ruote in carbonio e reggisella telescopico Reverb AXS. L’infografica qui sotto sintetizza nel dettaglio allestimenti e prezzi, mentre per ulteriori approfondimenti vi rinviamo QUI.

Sensazioni in sella

La Canyon Grizl:ON è una bici che permette di ampliare gli orizzonti di pedalata, poiché l’assistenza del motore consente di avventurarsi anche su sentieri ripidi e sconnessi, difficili da superare con una gravel (e anche con una mtb) classica.
Il tutto con un alto livello di comfort e una guida sicura.

E’ un mezzo ideale per gli utenti che amano il gravel, ma non hanno tanto tempo di allenarsi e magari desiderano una bici sola da utilizzare anche per gli spostamenti quotidiani. L’assistenza del motore Bosch, chiaramente, può essere utile anche quando si trasportano bagagli molto pesanti.

Canyon Grizl:ON

Il motore è meno potente rispetto al “full power” Performance Line CX, ma a mio avviso 55 Nm di coppia e 600 watt di potenza di picco sono anche troppi per chi ha un po’ di esperienza. Il bello, in ogni caso, è che tramite l’App Bosch Flow il range di personalizzazioni è davvero ampio e permette a chiunque di trovare il setting migliore per le proprie esigenze.

Con i livelli Eco e Tour la pedalata è molto fluida. Il livello Eco ha un’assistenza abbastanza lineare, a prescindere dalla potenza espressa dal ciclista. Considerando il peso non proprio contenuto della bici, con le impostazioni di base è utile solo per salite sotto il 5-6% di pendenza.
Il Tour è più spinto e progressivo rispetto alla potenza erogata dal ciclista.

La modalità Sprint, come già anticipato, è proporzionale alla cadenza di pedalata. Pensata proprio per le gravel, credo sia più utile per il principiante piuttosto che per il ciclista esperto.

Canyon Grizl:ON

Come ho già anticipato, avrei gradito la presenza di serie del comando remoto (Mini Remote) al manubrio. Un accessorio che reputo indispensabile su ogni bici elettrica, ma in particolare sulle gravel, dove non sempre è pratico togliere le mani dalla piega per modificare l’assistenza. Lo si può comunque acquistare in aftermarket e ogni utente potrà decidere se farlo o meno.

In pianura la pedalata rimane fluida anche oltre i 25 km/h e il motore è piuttosto silenzioso (anche se non il più silenzioso sul mercato). Un aspetto da sottolineare, e che a molti piacerà, è che l’assistenza non si interrompe in modo secco a 25 km/h, ma accompagna gradualmente almeno fino a 27 km/h.
Di contro, viaggiare su sterrato a queste andature non è proprio da tutti e questo significa che il motore rimane attivo anche in pianura, aumentando un po’ il consumo della batteria.

Nuova Canyon Grizl:ON

Veniamo alla forcella ammortizzata.
Io non sono un fan di questa soluzione sulle bici tradizionali, poiché il rapporto peso/costo/comfort/guidabilità non sempre è vantaggioso. A mio avviso è utile solo per utilizzi molto particolari.
La faccenda cambia nel caso di bici elettriche, poiché l’aggravio di peso è compensato senza problemi dall’assistenza del motore.
Nel complesso, i 40 mm di escursione non servono tanto a scendere più forte, ma a farlo in modo più sicuro e meno stancante sui tratti scassati. Il guadagno più importante, infatti, è in termini di comfort sulle lunghe distanze.

In discesa la bici è sicura e stabile, anche se non brilla per agilità e precisione in inserimento, vuoi per il peso, vuoi proprio per la presenza della forcella.

Nuova Canyon Grizl:ON

Canyon Grizl:ON

Perché comprarla

  • Potenza del motore
  • Ampia possibilità di personalizzazione dei livelli di assistenza
  • Comfort sulle lunghe distanze

Perché non comprarla

  • Peso non particolarmente contenuto
  • Mancanza del comando remoto al manubrio (che si può acquistare a parte)

Per maggiori informazioni: canyon.com/it-it/