La diciottesima tappa del Tour de France si concluderà in cima alla salita di Hautacam, ultima vera occasione per fare la differenza prima della crono di Rocamadaur.

La salita di Hautacam si trova poco lontano da Lourdes. Al Tour ha una storia relativamente recente (è stata affrontata per la prima volta nel 1994), ma è già entrata nell’immaginario collettivo per le grandi imprese di cui è stata teatro.

Tra tutte ricordiamo quella del nostro Vincenzo Nibali, che nel 2014 vinse in maglia gialla ipotecando la vittoria finale.

Foto letour.fr/Pressesports/Bernand Papon

Tappa dura, già prima della salita di Hautacam

La 18esima tappa del Tour 2022 è relativamente breve, come la maggior parte delle altre frazioni di montagna di questa Grande Boucle, ma caratterizzata da 3 salite impegnative, tutte collocate nella seconda parte.

La prima è un classico del Tour, il Col d’Aubisque: 16,4 km al 7,1%.
A seguire, al km 100, inizia il Col de Spandelles: 10,3 km all’8,3%, con punte superiori al 10%.
In vetta mancheranno solo 33 km all’arrivo, in pratica tutti di discesa e salita.

Quello che accadrà sull’ascesa finale dipenderà anche da come saranno affrontate le salite precedenti.
La salita di Hautacam è impegnativa e presenta numeri simili a quelli dell’Alpe d’Huez, anche se la quota è un po’ più bassa: 13,6 km al 7,8% di pendenza media. Il punto più duro è a metà, tra il settimo e il nono chilometro, costantemente sopra il 10%.

salita di Hautacam

Tempi record a Hautacam

Il KOM su Strava appartiene a Laurens ten Dam con 39:21″, ma i tempi record ufficiali sono molto più bassi, facendo riferimento sempre al sito climbing-records.

Il primo corridore a conquistare Hautacam fu Luc Leblanc nel 1994, che detiene ancora il secondo tempo assoluto con 35:19″. Il record, invece, appartiene a Bjarne Riis e fu fatto segnare nel 1996 con una VAM di oltre 1.800 m/h.

Il francese Luc Leblanc è stato il primo a vincere ad Hautacam nel 1994. Foto letour.fr – Pressesports/Boutroux

Qui sotto trovate i migliori 10 tempi di scalata di sempre:

1. Bjarne Riis – 34:38” (1996)
2. Luc Leblanc – 35:19” (1994)
3. Miguel Indurain – 35:21” (1994)
4. Richard Virenque – 35:27” (1996)
5. Laurent Dufaux – 35:27” (1996)
6. Luc Leblanc – 35:32” (1996)
7. Leonardo Piepoli – 35:35” (1996)
8. Marco Pantani – 35:37” (1994)
9. Tony Rominger – 36:11” (1996)
10. Jan Ullrich – 36:11 (1996)
26. Vincenzo Nibali – 37:23 (2014)

Riusciranno Pogačar o Vingegaard a battere il tempo record?
Quello di Strava sicuramente sì. Quello di Riis, a nostro avviso, è davvero difficile.
Se ragioniamo in termini di VAM, Pogačar su salite simili più volte ha fatto registrare valori anche superiori a 1.800 m/h, dunque non sarebbe impossibile.

Ma lo sloveno non sembra al 100% e, soprattutto, tutti i corridori sono reduci da un Tour corso ad andature folli, con temperature assurde.
La stanchezza si sta facendo sentire, come è logico che sia, e lo si è visto anche dai valori registrati nelle ultime due tappe Pirenaiche, più vicini ai 1.600-1.700 m/h che ai 1.800 m/h.
Ci aggiorniamo nel dopo tappa…