Torpado Torik è la e-Gravel presentata dall’azienda veneta a settembre insieme alla e-Road Bike Torpado Balio. Per i principali dettagli tecnici di queste due bici vi rimandiamo all’articolo specifico che trovate QUI.
Adesso ci concentriamo sulla Torik, ossia l’elettrica con vocazione e-Gravel che abbiamo provato per diverse settimane: analizziamo le caratteristiche e le sensazioni.

Torpado Torik



1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria
La Torpado Torik ha delle geometrie che si posizionano a metà tra strada e Mtb, ideali quindi per il segmento gravel.
La taglia M ha un angolo sterzo di 70 gradi e un angolo sella di 74 gradi. Il tubo orizzontale misura 53,4 cm mentre il piantone misura 52 cm.
Delle quote molto bilanciate, quindi.

Da apprezzare anche il fatto che gli angoli cambiano in base alle taglie, per offrire a tutti lo stesso feeling di guida.
Ecco quote complete:

Torpado Torik

– Assetto in sella
La bici test era una taglia M, sulla carta giusta per le mie necessità (altezza 172 cm e altezza sella 72,5 cm).
Il reggisella telescopico con travel di 100 mm, però, ha creato qualche difficoltà nella regolazione dell’altezza sella, perché anche portandolo a battuta era troppo alta di un centimetro circa. Tuttavia ho rimediato utilizzando il reggisella leggermente abbassato, cosa possibile con il KS di serie che non ha regolazioni fisse.

Ovviamente, con un reggisella tradizionale o montando un telescopico con meno escursione non avrei avuto questo problema.
Parlando della lunghezza, con attacco manubrio da 110 mm ero leggermente lungo, avrei avuto bisogno almeno di un 100 mm, ma per il resto il telaio è piuttosto intuitivo e comodo anche in posizione bassa sulla piega.

Torpado Torik

– Cura costruttiva
Il telaio è in alluminio, con perni passanti (12×100 e 12×142 mm) e saldature curate.
Non si può dire lo stesso, però, del cavo elettrico che collega il motore al sensore, che si avvolge sul fodero basso ed esteticamente non è proprio il massimo…

Torpado Torik

In questa immagine inviataci da Torpado, la versione definitiva del passaggio cavi sul fodero basso, che è stato perfezionato rispetto all’originale. Ora è molto più ordinato!

Il passaggio degli altri cavi è interno o parzialmente interno, ma la presenza di reggisella telescopico, comando remoto del motore e gruppo meccanico creano un “affollamento” di guaine nella zona anteriore della bici.
La forcella è in carbonio, con passaggio interno del tubo freno e un ampio passaggio per le gomme (da 40 mm quelle montate di serie).

Lo spazio per le gomme è generoso anche sul carro posteriore e nel triangolo principale troviamo l’attacco per due portaborraccia.
Gli amanti dei viaggi possono sfruttare i supporti per portapacchi sia sul telaio che sulla forcella.

Torpado Torik

Il motore Fazua Evation e la batteria da 250 Wh si integrano perfettamente nel tubo obliquo ed esteticamente la bici è gradevole, ma c’è da dire che la rimozione della batteria (necessaria ogni volta che si deve accendere il motore) risulta un po’ macchinosa. Bisogna premere forte con i pollici sul pulsante posizionato sul tubo obliquo, togliere la batteria, spingere il pulsante di accensione e rimontare la batteria.
Dopodiché si aziona il tasto on/off sul comando remoto e il motore è acceso.

Torpado Torik Torpado Torik Torpado Torik

Infine le grafiche: sono molto sobrie, in stile gravel, ma ci siamo accorti che manca la “O” finale sulla scritta Torpado. Una scelta aziendale che andava menzionata…

Torpado Torik

– Componentistica utilizzata
La Torpado Torik è disponibile solo in un allestimento, montata con freni e gruppo Sram Apex 1×11 (cassetta 11-42), ruote Vision Team 35 DB, reggisella telescopico KS eTen-i con comando remoto integrato, pedivelle FSA in alluminio (corona 38 denti), manubrio FSA Adventure e sella Selle Italia X3 Flow.

Come detto precedentemente, il motore è Fazua Evation con batteria da 250 Wh.
Il comando remoto è di tipo B, ossia quello più completo e intuitivo da azionare.
La drive unit è munita degli ultimi aggiornamenti software Fazua ed ha uno spunto massimo di 400W.
Nel complesso, quindi, l’allestimento non è super pregiato ma ha tutto quello che serve per avere un mezzo divertente ed affidabile.

Torpado Torik

– Autonomia batteria
La batteria ha 250 Wh, quindi non è tra le più capaci, ma il peso non elevato della bici e la possibilità di personalizzare i vari livelli di potenza, permettono di gestire molto bene l’autonomia.
Nel mio caso, con una carica ho portato a termine due uscite miste strada e fuoristrada: la prima di 2 ore (tutta in River Mode, il livello intermedio) e la seconda di circa 1h30′ (alternando Breeze Mode e River Mode, con finale in Rocket Mode). E al termine delle due uscite avevo ancora il 20-30% di carica residua. Dopodiché ho caricato la batteria, per sicurezza, ma a mio avviso avrebbe durato per altri 20-30 km almeno…
E’ vero che sono abbastanza leggero (64 kg) e allenato, ma in ogni caso l’autonomia non è per niente male.

Ho utilizzato la Torpado Torik anche in qualche uscita notturna con le luci Raveman (qui il test).

– Interfaccia App e personalizzazioni
Il motore Evation si può interfacciare con la App Fazua Rider, che dialoga via Bluetooth, permette di monitorare tanti parametri del sistema e anche di inviare delle eventuali segnalazioni guasti o anomalie.

Torpado Torik

Questa App si può utilizzare in alternativa al ciclocomputer e permette di visualizzare anche una mappa del percorso in tempo reale.
Le schermate sono personalizzabili e tra i dati più interessanti troviamo quelli sull’autonomia della batteria e la potenza istantanea erogata.

Canyon Endurace:ON 7.0

E’ possibile anche personalizzare la mappatura del motore, modificando il wattaggio massimo e minimo dei vari livelli di assistenza e la progressività dell’erogazione, per adeguarla alle proprie esigenze. Oppure aggiornare da soli il software, quando necessario.
Queste operazioni, però, non possono essere eseguite tramite l’App del telefono, ma solo scaricando il sowftare Fazua Toolbox su Pc, Mac o Linux.
Ecco una guida:

 

Ricordiamo i 4 livelli di assistenza offerti da Fazua:
NESSUN SUPPORTO (Led bianco). 0W: motore spento.
BREEZE MODE (led verde). Fino a 125W: senti l’aumento del supporto ed estendi la capacità della batteria.
RIVER MODE (Led blu). Fino a 250W: la modalità intermedia, un compromesso tra supporto e autonomia.
ROCKET MODE (Led fucsia). Fino a 400W: a tutta!

Torpado Torik
Il colore del led indica il livello di assistenza. Il numero dei trattini illuminati indica il livellod i batteria. In questo caso è al 100%.

– Peso bici
La Torpado Torik in taglia M, con pedali Look X-Track Race Carbon e camere d’aria nelle gomme pesa 16,1 kg.
Un peso non troppo elevato, ma nemmeno super leggero. Accettabile per il segmento gravel, calcolando anche la presenza del reggisella telescopico e di telaio e componenti in alluminio.
Le bici dotate di motore Fazua si possono utilizzare anche rimuovendo il blocco batteria e montando una cover specifica disponibile in aftermarket.
In questo caso la bici si alleggerisce di circa 1,5 kg, ma ovviamente diventa una bici tradizionale senza pedalata assistita.

– Prezzo
Unico allestimento, con un prezzo di listino di 3399€ (prezzo aggiornato al 26 novembre 2020).
Il rapporto qualità-prezzo, quindi, attualmente non è per niente male…
Inoltre, in gamma è stato aggiunto un altro modello, montato con gruppo Shimano GRX, che costa 3498€.

– Garanzia sul telaio
Le bici Torpado sono garantite per due anni dalla data di acquisto.
Per attivare la garanzia si deve registrare la propria bici nell’apposita area del sito ufficiale che trovate QUI.

Torpado Torik

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Erogazione potenza in salita
Impostando il motore alla massima potenza, la spinta è veramente tanta, a volte troppa.
Per questo motivo ho utilizzato il Rocket Mode in pochi tratti, giusto per curiosità e sugli strappi più duri. Già nella modalità Breeze, il supporto è più che sufficiente se si ha un minimo di allenamento.
Ciò che non manca al motore Fazua Evation, quindi, è erogazione. Che oltretutto è personalizzabile sul software Toolbox, possibilità che durante il test non preso in considerazione, in quanto il setup impostato dall’azienda mi è piaciuto abbastanza.

Led fucsia = Rocket Mode attivato. Si va a tutta!

– Impressioni di guida e pedalata in salita
In tutti i livelli, ma soprattutto su Breeze e River, la pedalata è molto naturale e fluida: più spingi con le gambe, più il motore ti offre supporto. Ho apprezzato molto questa sensazione, perché il feeling è molto più simile a quello che si ha con la bici tradizionale, l’aiuto c’è ma non è troppo invasivo. In sostanza, è come avere del vento (forte) alle spalle: devo dire che è una bella sensazione…
Impostando il livello Rocket, l’erogazione è più brusca, ma adatta alle situazioni di “emergenza” in cui serve quell’energia in più per superare i tratti impegnativi.
Il comando remoto, con manubrio gravel è posizionato molto vicino alle dita, quindi l’azionamento è comodo e veloce.

Torpado Torik

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
L’anteriore è piuttosto alto, questo aiuta sicuramente ad assumere una posizione più comoda e sicura in discesa, soprattutto in presa bassa.
Il telaio è molto rigido, quindi non vi aspettate un mezzo super confortevole nella zona posteriore. C’è da dire, però, che il test è stato eseguito con gomme a camera d’aria, usando delle tubeless e diminuendo un po’ le pressioni, il feeling in discesa aumenta sicuramente.

Reggisella telescopico: l’ho usato pochissimo e sinceramente non vedo l’utilità di questo componente sulla gravel bike. Insomma, se ho in mente di affrontare discese ripide e tecniche prendo una Mtb, non di certo una gravel… Tuttavia può essere un aiuto per chi non ha molta dimestichezza con la guida su sterrato e vuole sentirsi più sicuro quando la strada scende.

Torpado Torik

Di certo, il comando remoto è utile e posizionato nel posto giusto della piega.
Nel complesso, comunque, il peso è ben distribuito e la Torpado Torik in discesa si guida bene.

4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
Forse è la situazione in cui la Torpado Torik mi ha stupito di più.
In passato avevo usato altre e-Bike, ma principalmente Mtb, quindi ero abituato ad uno stacco brusco del motore una volta arrivati al limitatore (25 km/h).
Il motore Fazua, invece, è molto “dolce” in questo senso, anche quando non c’è più l’assistenza, la bici continua a scorrere e si mantiene la velocità senza problemi, quasi come se fosse una bici tradizionale.
Quindi, se per imboccare la prima salita dovete fare un po’ di trasferimento in pianura, con questa bici potete farlo tranquillamente. Ed è anche divertente, perché unendo la potenza delle gambe e quella del motore si arriva a delle velocità impensabili con la bici tradizionale, ma con minor sforzo…

Torpado Torik
Il disegno versatile delle coperture Continental Terra Trail offre scorrevolezza sui terreni battuti, ma anche un buon grip sullo sterrato.

IN CONCLUSIONE
La Torpado Torik è una e-Gravel piuttosto bilanciata, una buona alternativa per chi cerca un mezzo a pedalata assistita per pedalare con soddisfazione sia su strada che in fuoristrada, ma non vuole spendere cifre esagerate.

Torpado Torik

Per sfruttarla al meglio vi consiglio di scegliere la taglia giusta, di trasformare subito le gomme in tubeless e poi, se necessario, di personalizzare l’erogazione dei vari livelli di assistenza.
Una volta trovato il setup giusto, la bici è godibile, versatile e divertente.

Per informazioni Torpado.com

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