Creare un sistema ruota polivalente. È questo l’obiettivo delle gomme Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR: la soluzione tuttofare (Everyday Road Tyre) del marchio statunitense assorbito da Trek nel 1995.

Lo pneumatico è Made in Taiwan. Progetto e tecnologie però sono proprietarie anche se la mano di un noto produttore asiatico non sfuggirà agli occhi più attenti.

Per questo test abbiamo montato le R3 da 28 mm sulle ruote d’altra gamma Bontrager Aeolus RSL 51 (QUI il nostro test) con canale interno da 23 mm.
Ecco com’è andata.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

1 – Dettagli tecnici

– Struttura del copertone: 9
La gomma, presentata nel 2019, è l’evoluzione dell’R3 Tubeless Ready utilizzata, anche per i primi montaggi Trek, su ruote rim brake e disc.
Incarna tutte le caratteristiche di uno pneumatico tubeless per ruote freno a disco e propone un notevole miglioramento rispetto alla precedente generazione prodotto. Secondo i dati diffusi da Bontrager lo pneumatico ha una vita utile quasi doppia rispetto al vecchio R3.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

La carcassa è in nylon 170 TPI (QUI un approfondimento) che è sinonimo di alta resistenza all’usura. Sempre in nylon l’inserto antiforatura (Nylon105) posto subito sotto il battistrada che adotta la mescola proprietaria TR-Speed durezza 60a. Un dato che tradotto in termini pratici (e sulla scala scala Shore A) restituisce una gomma medio-dura.

Il battistrada presenta un canale centrale liscio con due canali esterni puntinati.

Nel video qui sotto vengono ulteriormente illustrate le fasi di sviluppo ed i dettagli tecnici.

– Misure e versioni disponibili: 7,5
Sono tre le misure disponibili: 700x25c, 700x28c (quella utilizzata per il test) e 700x32c. Il 28 mm è una conferma, il 30 mm sta prendendo piede anche tra i pro’ in particolare nei Grandi Giri quando le tappe prevedono molta salita. Il 32 mm è la misura ideale per le strade bianche (o la Roubaix).

Razionalizzare e semplificare una gamma è un’operazione giusta, ma la mancata presenza del 30 mm dovrebbe essere colmata anche a costo di rinunciare ad una delle due versioni cromatiche del fianco disponibili: nero e nero/marrone scuro.

– Larghezza effettiva in mm: 10
La sezione della copertura sulla bici da strada è un dato più liquido rispetto al passato per via del rapporto che lo pneumatico instaura con larghezza del canale interno e larghezza esterna del cerchio.
Al di là di tutto la misura nominale, secondo lo standard E.T.R.T.O., deve essere rilevata su un canale da 19 mm.

Gli pneumatici Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR gonfiati a 4,5 bar su un canale da 23 mm presentano, ovviamente, una sezione reale più abbondante rispetto a quanto prescritto dall’E.T.R.T.O.
Uno sviluppo in linea con quello di altre coperture.

– Mescole disponibili: 7,5
Scheda tecnica alla mano l’impiego di una mescola unica (durezza 60a) rimanda a coperture più economiche destinate a chi ama pedalare senza troppe pretese al di fuori del contesto agonistico.

La gomma è affidabile e ben costruita, ma i prodotti di marchi concorrenti a parità di gamma e prezzo presentano qualcosa di più sotto. In fin dei conti si tratta non solo di dare un prodotto più efficiente, ma anche di rendere giustizia ad un progetto che poggia su una base solida.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

– Peso: 8,5
Peso dichiarato: 335 gr. Peso rilevato: 316 gr.
La gomma con il tempo lascia sul piatto una manciata di grammi. Lo scarto tra i due dati, nonostante l’intervallo minimo, è tutt’altro che trascurabile e potrebbe suonare come un non incentivo all’acquisto.

La copertura a conti fatti non è ne pesante ne leggera data la costruzione e la destinazione d’uso.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

– Prezzo: 5,5
A listino lo pneumatico costa 69,90 euro. Troppo rispetto a quello che offre il mercato. Ok, la carcassa offre una densità TPI più alta, di contro la concorrenza propone mescole più ricercate ed efficienti quando si osa in termini di prestazioni.

Voto finale (da 1 a 10): 8

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

2 – Prestazioni

– Facilità di montaggio: 10
Nulla da segnalare.
La gomma si monta facilmente nonostante la carcassa in nylon (meno flessibile rispetto al cotone) ed un tallone piuttosto robusto. Basta l’utilizzo di una leva per installare lo pneumatico lungo il tratto finale.

Ho inserito 35 ml di liquido in ogni ruota, un po’ meno rispetto ai 40 ml consigliati da Bontrager. Fin da subito non ho rilevato perdite d’aria. A livello tecnico ho tallonato la gomma al primo tentativo, grazie ad una pompa dotata di camera d’accumulo, salvo poi sgonfiare per introdurre il sigillante ripetendo infine l’operazione.

– Scorrevolezza: 8,5
Un parametro difficile da certificare a livello scientifico su strada. La differenza con una copertura “da competizione” è percepibile. L’R3 è più lento su tratti pianeggianti (4,5 – 4,8 bar le pressioni, peso ciclista 74 kg) rispetto ad altre gomme montate sulla stessa ruota e testate sulle medesime strade.

A conferma di questo i dati bicyclerollingresistance.com rilevati sul Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR da 25 mm. 

– Tenuta di strada: 8
Lo pneumatico montato sulle ruote Bontrager Aeolus RSL 51 è stato fedele compagno su strade asciutte al punto da essere affidabile anche quando ho provato ad osare un po’ di più in discesa.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

Sul bagnato e su fondo umido però la copertura non mi ha restituito la medesima fiducia rispetto a gomme di noti marchi. Abbassare la pressione di 0,2/0,3 bar è servito, ma fino ad un certo punto.
La percezione è quella di avere uno pneumatico sempre piuttosto rigido, meno elastico rispetto alla media con carcassa in nylon al punto che, vista l’elevata finezza del filo di nylon, mi sono chiesto se questa rigidità sia da ricondurre all’inserto antiforatura.

La questione nel mio caso è emersa sopratutto in discesa lungo curve veloci: dopo aver saggiato i limiti ho sempre pedalato sulla difensiva a differenza dell’asciutto.

Una nota: la stampigliatura delle pressioni va a rodere una buona parte del canale esterno del battistrada (foto sotto). È proprio necessario mettere lì le specifiche?

– Comfort: 8,5
Come citato al punto precedente la copertura dà l’impressione d’essere legnosa, in grado di “spanciare” sì a terra, ma fino ad un certo punto.
Questo ha per forza di cose riflessi sulla comodità: su tratti scassati la sensazione è simile a quella di un copertoncino in nylon con camera in TPU.

Senza dimenticare che se la priorità assoluta è il comfort, il nylon non è il materiale giusto.

– Durata: 9
È uno dei punti di forza di questa copertura che ho utilizzato per 922 km tra fine estate e le attuali condizioni d’autunno inoltrato. Nell’ultimi periodo, complici le copiose piogge, le strade che frequento di solito erano un po’ più sporche.

L’R3 si è ben conservato. Qui sotto le coperture a fine test: non presentano abrasioni, micro tagli o segni di decadimento.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

– Resistenza alle pizzicature e/o forature: 9,5
Non sono incappato in forature o altri incidenti di percorso. Più di qualche volta mi è capitato di sentire quel rumore tipico generato dallo pneumatico quando incontra un corpo esterno sull’asfalto. Spesso ho abbassato lo sguardo per cercare d’intravedere il liquido al lavoro.

Di conseguenza a bici ferma ho controllato più volte lo stato del battistrada utilizzato su asfalto e su tratti in sampietrino. La resistenza è molto buona.

Voto finale (da 1 a 10): 8,91

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,45

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR


Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR: in conclusione

Il progetto della gomma R3 in generale è ben studiato.
Da un marchio come Bontrager ci si aspetta però qualcosa in più in termini di prestazioni anche alla luce di una destinazione d’uso dove trovano spazio le parole velocità, trazione, bassa resistenza al rotolamento, spesso associate all’utilizzo agonistico.

Non sono presenti indicazioni circa le pressioni suggerite in base al peso dell’utente ed alla larghezza del canale interno della ruota.
Dettagli che oramai non possono più essere trascurati anche perché aiutano il ciclista a trovare in poco tempo il giusto feeling con la gomma.
La pressione minima indicata da Bontrager rimanda a 5,5 bar (80 psi). Siamo sicuri?

Per concludere lo pneumatico Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR è una gomma nella media dedicata in particolare a chi ama fare chilometri.
Una maggior cura delle specifiche tecniche (la doppia mescola non guasterebbe) e dei dettagli potrebbero “ammorbidire” il prezzo offerta alla mano è un po’ troppo alto.

Bontrager R3 Hard-Case Lite TLR

Perché comprarlo

  • Resiste bene a fondi stradali mediamente sporchi
  • Completa il sistema ruota Bontrager
  • Un rapporto peso/resistenza onesto

Perché non comprarlo

  • Prezzo
  • Scheda tecnica alla mano su questa gamma prodotto la concorrenza offre qualcosa in più
  • Meno affidabile rispetto ad altre coperture in nylon quando si affrontano curve veloci a velocità sostenuta

Per maggiori informazioni: trekbikes.com/it

QUI tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Bontrager.

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