La Basso Volta è stata lanciata nel luglio 2023 e rappresenta la bici a pedalata assistita più recente ed evoluta del marchio italiano.
Telaio e forcella sono in carbonio. Il motore è il Polini EP3+. Le forme ricordano quelle della Palta, anche se alcune sezioni sono inevitabilmente più muscolose per ospitare motore e batteria.

Io l’ho utilizzata prevalentemente come bici gravel, ma nella configurazione con doppia corona che ho avuto in test può funzionare bene anche come all-road o bici prettamente stradale, magari montando due pneumatici più sottili.

Basso Volta

Si tratta di una bici curata nei particolari e con un elevato livello di integrazione, ma vi diciamo subito che si differenzia in maniera abbastanza netta rispetto alla maggior parte delle e-road ed e-gravel che abbiamo testato fino ad ora.

La Basso Volta, infatti, non fa della leggerezza un elemento chiave, ma punta su potenza e autonomia, che sono decisamente superiori alla media. Ne parleremo in modo più approfondito più avanti, ma intanto vi basti sapere che il Polini EP3+ ha 75 Nm di coppia e una batteria da ben 500 Wh.
A tal proposito, nel video qui sotto vi porto idealmente in sella con me per mostrarvi quanti chilometri e quanto dislivello si possono coprire con una batteria del genere:

1- Dettagli tecnici telaio

– Geometria: 8,5
Le geometrie della Basso Volta si ispirano a quelle della Palta, anche se per ovvi motivi non sono identiche. In particolare, il carro posteriore è 1,5 cm più lungo, per poter ospitare il motore senza ridurre lo spazio per lo pneumatico. 

Anche lo stack è più elevato, in modo da offrire una posizione più rilassata e un po’ meno “racing” rispetto alla Palta.
In taglia L l’angolo piantone è da 73,5°, quello dello sterzo 71°.

L’unica piccola pecca è che la Volta è disponibile in sole 4 taglie, rispetto alle 5 della Palta.
Qui sotto trovate la tabella delle geometrie nel dettaglio:

– Assetto in sella: 9
Sono alto 183 cm, pedalo a 77,5 cm di altezza sella e sulla taglia L mi sono trovato molto bene. L’impostazione sull’anteriore è piuttosto alta, ma è quello che ci si aspetta da una bici di questa categoria.

Test Basso Volta

– Cura costruttiva: 9
La Basso Volta è dotata di telaio e forcella in carbonio Torayca e sfrutta molte soluzioni tecniche impiegate sulla Palta e sulle bici da strada più pregiate del marchio italiano.

Tra queste vi segnaliamo il serraggio del reggisella 3B Clamp Gen 2 e il Paradigma Integration System.

Il primo è un sistema a tre viti che permette una chiusura sicura e, allo stesso tempo, migliora il comfort grazie all’inserto anti-vibrazione posizionato tra telaio e reggisella.

Test Basso Volta

Test Basso Volta

Il secondo è un sistema di cablaggio composto da attacco, serie sterzo e spessori che consente di integrare fino a 5 guaine, dunque risulta compatibile con tutti i gruppi disponibili sul mercato.

Test Basso Volta

Il passaggio ruota massimo è 700×45 e degni di nota sono anche i tanti punti di fissaggio, molto utili su una bici di questo genere, che vista la notevole autonomia può essere utilizzata anche per l’esplorazione o per il semplice tragitto casa/lavoro.
La Volta ha punti di fissaggio extra su tubo orizzontale e forcella, in più è predisposta per il montaggio di portapacchi e parafanghi e anche una dinamo al mozzo con cui alimentare la luce o caricare dispositivi elettronici.

Test Basso Volta

Rispetto ad altri competitor la presenza di motore e batteria risultano più evidenti, ma in questo caso parliamo di un sistema più potente e, di conseguenza, un po’ più ingombrante.

– Componentistica utilizzata: 9
Partiamo dal sistema di assistenza Polini EP3+ Evo, che nella versione per bici gravel e road è equipaggiato con una batteria da 500 Wh.
Si tratta di un motore molto potente: 250 watt, con un picco di 500 watt e ben 75 Nm di coppia, che lo posizionano a “metà strada” tra i sistemi più diffusi in ambito e-road e quelli delle e-mtb.

E’ dotato di 3 mappe di erogazione preimpostata (Touring, Dynamic e Race) a cui se ne possono aggiungere 2 completamente personalizzabili. I livelli di assistenza sono 5 e rispondono in modo diverso in base alla mappa di erogazione scelta. Nel complesso, come da “tradizione Polini”, si tratta di un sistema molto sportivo, ma che può essere sfruttato in maniera estremamente versatile.

Test Basso Volta

L’ampio range di potenza e le relative possibilità di personalizzazione, infatti, permettono di accontentare tutti: sia l’utente che desidera tanta potenza anche a discapito dell’autonomia e della fluidità di pedalata, sia quello che invece vuole una pedalata più naturale e privilegia la durata della batteria.

Nota di merito per il comando remoto a due pulsanti posizionato sul manubrio, che permette di modificare la potenza del motore e di sfogliare le pagine del ciclocomputer senza togliere le mani dal manubrio.

Il peso non è tra i più contenuti, ma in linea con i sistemi con queste caratteristiche: 2.950 grammi per il motore e 2.620 grammi per la batteria. 

Il gruppo è lo Sram Rival AXS 2x, con 48-35 sulla guarnitura anteriore e 10-36 sulla cassetta posteriore. Di solito in ambito gravel preferisco il monocorona, ma sulle versioni a pedalata assistita la doppia rappresenta un’ottima alternativa. Permette di avere una scala graduale nei tratti di discesa e pianura, cioè dove in genere non si usa l’assistenza, ed è più che sufficiente anche nei tratti ripidi, soprattutto con un motore così potente.

Il manubrio Microtech ha un’ergonomia che mi è piaciuta molto, anche se un nastro un po’ più imbottito avrebbe reso la bici ancora più comoda in off-road.

Le ruote Microtech MX 25 TLR in alluminio non sono tra le più pregiate sul mercato, ma si sono rivelate affidabili e robuste, anche per un uso piuttosto spinto. Il canale da 23 mm si sposa bene con le gomme 700×40 mm di serie. Le Maxxis Receptor TLR sono molto versatili e si possono usare con soddisfazione anche su asfalto. Poi è chiaro che se immaginate di utilizzarla tanto su asfalto o, viceversa, su sterrati più spinti, potreste scegliere qualcosa di più specifico.

– Autonomia batteria: 10
La batteria da 500 Wh è nascosta nel tubo obliquo e della sua autonomia vi abbiamo già abbondantemente parlato nel video.
In ogni caso vi ricordiamo qualche dato, pur sottolineando che la durata può variare in modo considerevole in base a diversi parametri.

Io peso 67 kg e utilizzando la bici con la mappa Dynamic (quella intermedia) e prevalentemente a livello 2 (già più che sufficiente), sono riuscito a coprire quasi 3.000 metri di dislivello per oltre 100 km.

Se la usate parecchio in off-road e non avete una gamba molto allenata, tenete conto che andare oltre 25 km/h in pianura potrebbe non essere facile. In queste circostanze vi consigliamo di tenere l’assistenza al minimo, in modo da non ridurre eccessivamente l’autonomia e mantenerla per i tratti di salita.

Se per qualsiasi motivo pensate che un’autonomia del genere non vi sarà sufficiente, Polini mette a disposizione anche un range extender da 250 Wh (costo 535 euro).

– Interfaccia App e personalizzazioni: 9,5
Il sistema Polini permette un ampio range di gestione della potenza, grazie a 5 mappe di erogazione e ben 5 livelli di potenza.

La scelta della mappa di erogazione va eseguita tramite il display TFT a bici ferma. La selezione del livello di potenza è molto intuitiva grazie al comando a due pulsanti posizionato sul manubrio.

Delle 5 mappe di erogazione, 3 sono preimpostate, mentre 2 sono completamente personalizzabili tramite l’App Polini E-bike.

Personalmente credo che la mappa Dynamic sia molto equilibrata e in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti, ma l’ampia possibilità di personalizzazione è comunque un plus da sottolineare.

– Peso bici: 6,5
La Basso Volta in taglia L, senza pedali, pesa 17 kg. E’ in linea con altre bici con motori e batterie dalle caratteristiche simili, però abbiamo già detto che chi sceglie questo modello non lo fa per la leggerezza, ma per potenza e autonomia del sistema di assistenza. 

– Prezzo: 6,5
La Basso Volta in test ha un prezzo di listino di 6.599 euro. Non basso, ma tutto sommato concorrenziale in relazione al tipo di prodotto e all’allestimento.

– Garanzia sul telaio: 7
Basso offre una garanzia di 2 anni, a cui si aggiunge un anno previa registrazione del prodotto sul sito bassobikes.com/it/garanzia

Voto finale (da 1 a 10): 8,3

2 – Pedalata ed erogazione di potenza in salita

Il motore Polini EP3+ è sicuramente il più potente che ho avuto modo di provare in ambito e-road ed e-gravel, ma si comporta in modo molto diverso in base alla mappa di erogazione scelta e al livello di potenza selezionato. La spinta è sempre commisurata alla potenza impressa dal ciclista sui pedali, ma la naturalezza del gesto cambia in modo considerevole.

Test Basso Volta

In modalità Touring, con i livelli 1 e 2, il sistema è molto fluido, naturale e garantisce una grandissima autonomia. 

Con la modalità Race e i livelli 4 e 5 è super potente, anche se in questo caso diventa più rumoroso e perde naturalezza. A mio avviso questi livelli vanno usati solo per brevi tratti, per superare ostacoli o pendenze estreme. Anche perché l’autonomia della batteria si riduce in maniera drastica.

La modalità Dynamic è probabilmente quella più equilibrata e in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti su ogni percorso. Per darvi un’idea della potenza del motore, in modalità Dynamic, con il livello 3 (intermedio), il Polini EP3+ è equiparabile alle opzioni di massima potenza di competitor come Fazua, TQ e Mahle.

Rispetto a questi sistemi paga qualcosa in termini di silenziosità, ma è inevitabile per un motore con 75 Nm. Non prende il voto massimo solo per questo.
Nel complesso potenza ed elasticità sono i suoi punti di forza, poi spetta all’utente scegliere come usarlo.

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

3 – Comportamento in discesa

La Basso Volta non è leggera e i chili in più si ripercuotono sulla dinamica di guida. Le prime uscite vi serviranno per prenderci la mano e adattare il vostro stile di guida.

I pesi sono concentrati in gran parte nella zona bassa e centrale della bici e questo la rende molto stabile, specie nei tratti veloci. Attenzione in frenata, però, dove per decelerare in maniera brusca serve agire in modo più aggressivo rispetto ad una bici che pesa qualche chilo in meno.

Ovviamente non vi aspettate la maneggevolezza di una bici gravel classica. Nei cambi di direzione e nei tratti più tecnici è meno agile e la guida deve essere un po’ più decisa. Ma come vi dicevo è questione di abitudine.

Voto finale (da 1 a 10): 8

4 – Comportamento in pianura

Il trascinamento del motore è minimo anche quando si procede sopra i 25 km/h e dunque senza assistenza. Su asfalto si riesce a fare questa velocità senza troppi problemi, su sterrato serve una gamba almeno discreta. In questo secondo caso il consiglio è di tenere il motore a livello 1, in modo da avere l’assistenza necessaria a faticare il giusto, senza consumare troppa batteria.

Gli unici veri problemi (come con altre bici elettriche) li potreste avere se uscite in compagnia e vi trovate ad affrontare tratti in salita leggera o piccole variazioni di ritmo sopra i 25 km/h (dunque senza assistenza), perché in questo caso il peso si sente. 

Voto finale (da 1 a 10): 8

VOTO COMPLESSIVO: 8,45

Basso Volta: in conclusione

La Basso Volta è una bici molto curata e allo stesso tempo decisamente fuori dal coro rispetto alla maggior parte delle e-road ed e-gravel presenti oggi sul mercato.

Non punta a mantenere un peso più vicino possibile a quello di una bici tradizionale, ma fa della potenza e dell’elasticità del motore, oltre che dell’autonomia della batteria, i suoi elementi distintivi. L’idea che mi sono fatto è che si possa idealmente posizionare tra la categoria delle e-gravel più leggere e quella delle e-mtb.

E’ un prodotto che farà sicuramente la felicità di chi necessita di tanta potenza perché magari è poco allenato, ma non vuole rinunciare ad uscite in compagnia su percorsi impegnativi, oppure di chi immagina questa bici come una fedele compagnia di avventura per lunghe giornate in sella, tra asfalto e sterrato
Senza ovviamente avere la pretesa che si comporti e si guidi come una bici senza assistenza…

Per maggiori informazioni: bassobikes.com

Abbigliamento e accessori utilizzati nel video e nelle foto
Abbigliamento Sportful per Bicidastrada.it
Casco Specialized Prevail III
Occhiali Julbo Ultimate con correzione RX Lab
Scarpe Specialized S-Works Recon Lace