Qualche giorno fa in occasione dell’anteprima di una novità (rimanete sintonizzati appuntamento a lunedì 17 luglio) ho sentito questa frase: “Il meglio è nemico del bene”.

Me la sono segnata e sono risalito alle origini. È una frase di Voltaire, contenuta nel romanzo filosofico Candido. Qualche minuto dopo questa scoperta mi cambio per uscire in bici. Indosso maglia, pantaloncino e calzini della linea Alexander Sartoria

Alexander Sartoria

È la prima volta che utilizzo i capi di questo storico marchio romagnolo fondato a Gatteo (Fc) nel 1977 da Giorgio e Maria Alessandri. Oggi a guidare l’azienda c’è il figlio Roger con Filippo e Giacomo (la terza generazione) che si dividono tra sviluppo prodotto e grafica.

In primo piano Filippo Alessandri (a sinistra) con papà Roger (a destra).

Alexander è uno dei tanti marchi che a discapito delle modeste dimensioni (17 dipendenti) ha contribuito al successo internazionale della tradizione sartoriale italiana applicata al ciclismo. E Giorgio Alessandri anche dopo aver lanciato la divisione ciclismo non ha mai smesso di confezionare abiti uomo d’alta moda su misura…

Alexander Sartoria

Questo marchio fa parte di quelle realtà che non ho mai smesso di seguire dai primi anni 2000, quando ho mosso i primi passi nel mondo ciclismo.

Oggi in Alexander c’è anche l’ex pro Manuel Belletti (foto sotto) con il quale ho condiviso gare, gioie e dolori tra gli Under 23 (siamo pure nati lo stesso giorno, mese ed anno). Dietro alla collezione Alexander Sartoria c’è anche la sua visione.

Pedalo in coda al gruppetto nel mio “appartamento”. Faccio due conti: al di là degli affetti personali e della storia, Alexander non è in cima alla lista delle preferenze di molti ciclisti. Perché?
Mi viene solo in mente Voltaire – “Il meglio è nemico del bene”- ed entro in crisi. Se mi concentro su ciò che sto indossando (e non è la prima volta) mi trovo in disaccordo con l’autore parigino.

Penso ad Alexander e così inverto l’ordine delle cose: “Il bene insegue il meglio”.

Alexander Sartoria


Oltre la prima impressione

Continuando sull’onda dei grandi autori metto sul tavolo Oscar Wilde: “Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione”. Qualcosa di riconducibile ai famosi “7 dannati ed irrazionali secondi” che secondo la scienza bastano per maturare una convinzione.

Arriva il corriere, apro il pacco. Tutti i capi sono raccolti dentro la musette esclusiva confezionata da Alexander che dice già molto sul modo d’intendere le cose.

Alexander Sartoria

L’occhio viene catturato subito dalla maglia color vinaccia (foto in apertura) che assieme alle tonalità mostarda, kaki, nero, quarzo (foto sotto), cielo, ghiaia e salvia va a comporre l’ampio ventaglio cromatico disponibile per le versioni donna e uomo senza distinzioni.
A mente fredda mi accorgo d’aver scelto la maglia che a tutti gli effetti sembra essere la Maglia Ciclamino del Giro d’Italia.

La maglia quarzo.

Al tatto il tessuto è morbido e sottile.
Allungo il capo per testarne l’elasticità. Rilevo una diversa reazione allo stimolo…

Il filato Effe Pi Zurigo a grana fine (90 gr) del pannello anteriore è bielastico (fotto sotto con la maglia color cielo) e si allunga maggiormente rispetto al tessuto monoelastico Sitip Native-Bicimania che compone il pannello posteriore e che garantisce la totale protezione dai raggi UV.

Alexander Sartoria
Il pannello anteriore della maglia color cielo.

Una piacevole scoperta perché a mio avviso una buona maglia per ciclismo su strada deve essere elastica, ma non troppo altrimenti c’è il rischio d’incorrere in spiacevoli cedimenti soprattuto quando si inserisce qualcosa nelle tasche.

Senza contare il fastidio che si può percepire giù dalla sella durante una sosta che va anche a cozzare con il buon gusto…

Alexander Sartoria
Il tessuto monoelastico del pannello posteriore si allunga solo in senso orizzontale.

La vestibilità è race.
Avvolgente e meno severa rispetto ai modelli della concorrenza con chi ha qualche chilo di troppo (incluso il sottoscritto). Il fine maglia con inserto in silicone personalizzato e le cuciture non risultano invasive, mai fastidiose.

Alexander non tradisce e conferma la bontà della prima impressione anche sul piano dei dettagli.

Sottomanica retato (foto sotto) con banda in silicone solo sul retro che con il caldo non fa male.

L’incrocio dei diversi pannelli nel sottomanica.

La toppa in ecopelle cucita sul fronte, lato sinistro, contiene l’incisione del primo logo dell’Azienda a richiamare la storia ed il carattere distintivo di questa collezione.

Dettagli che emergono anche sul fine manica destro con cuciture a zig-zag del medesimo colore su tasca sinistra e pannello laterale destro.

Alexander Sartoria

Inserti in ecopelle presenti anche alle due estremità della zip divisibile a vista tipo carrarmato.

Il peso della maglia è di 115 gr.
Aspetto da non sottovalutare: i tessuti impiegati per la costruzione della maglia sono riciclati!

Il prezzo? 84 euro con le versioni ghiaia e salvia in promozione a 63 euro.
Una condizione, quest’ultima, che a mio avviso non dà pieno valore a quanto messo sul piatto da Alexander.

Alexander Sartoria: pantaloncino da non sottovalutare

Il bello di avvicinarsi ad una realtà artigianale è che che spesso si rimane piacevolmente sorpresi.
In un modo storicamente tradizionalista come quello del ciclismo su strada che sa sfruttare a dovere le logiche del marketing mettendo in vetrina i pro’ non è raro lasciarsi conquistare fino a perdersi.

E vi dirò di più: ogni volta che vedo un amico ciclista che si lascia sorprendere da un marchio meno esposto al punto da non tornare più indietro capisco che c’è ancora speranza. Una dinamica che ho riscontrato soprattuto sull’abbigliamento.

Alexander Sartoria

Il pantaloncino Sartoria viene proposto nelle varianti estive uomo/donna blu, verde e nero (foto sotto).
Presente anche il pantaloncino senza bretelle donna e la salopette felpata mezza stagione.

Le bretelle adottano sul retro una costruzione incrociata che richiama i pantaloncini Assos della serie Mille ed Equipe. I corpi gamba utilizzano una Lycra compressiva griffata Marc (Made in Italy) utilizzata in genere per l’abbigliamento d’alta gamma.

L’inserto in microrete del sottopancia contribuisce a rendere più “fresco” questo capo fin dalla prima prova limitando lo sfregamento.

Il fondello è firmato Elastic Interface (una garanzia) al punto che tanti noti marchi internazionali utilizzano le creazioni di questa azienda di San Vendemiano (Tv).
Il modello scelto da Alexander per questo pantaloncino è il Ronde, un tuttofare a doppio spessore e densità: 3 mm (80 kg/m³) per la struttura esterna, 11 mm (120 kg/m³) per l’anima.

Un fondello adatto all’utilizzo su strada che da scheda tecnica viene ritenuto idoneo per gravel e Mtb.

Il montaggio del fondello sulla taglia indossata per questo test (M) in base alle mie caratteristiche antropometriche (brevilineo) è corretto e bilanciato. Una caratteristica da tenere in considerazione quando si valuta l’acquisto di un pantaloncino.
Spesso un fondello posizionato in maniera non del tutto precisa rivela un prodotto di scarsa qualità.

Il fine gamba con taglio a vivo e siliconatura interna mantiene sempre il pantaloncino in posizione.
Consiglio: in fase di prova svoltate verso l’esterno questo inserto e posizionatelo solo dopo aver effettivamente indossato il capo. La costruzione avvolgente e la vestibilità race potrebbero complicare un po’ la vita a chi ha una coscia massiccia.

La toppa in ecopelle sulla gamba sinistra è una chicca che dona un’indiscutibile continuità di stile.

Il peso è di 182 gr.
Il prezzo qui rende piena giustizia alla linea Alexander Sartoria: 104,50 euro.

A completare “l’assetto test” il calzino Sartoria con polsino da 19,5 cm in taglia S/M che veste fino al 42.


La collezione Alexander Sartoria su strada

Il look è semplice ed elegante.
Difficile resistere per tutti coloro che come me amano l’essenziale e la tinta unica (in estate maglia bianca e pantaloncino nero).

Al di là delle seduzioni dell’occhio ad emergere fin dalle prime sudate è stata sopratutto la traspirabilità unita ad una modellistica che rende difficile distinguere ad occhi chiusi un prodotto della concorrenza ben più blasonata.

Alexander Sartoria

Maglia e pantaloncini sono ben distesi ed omogenei, non creano pieghe e costrizioni, men che meno i fastidiosi “fazzoletti” sulla zona delle spalle che in discesa risultano fastidiosi.

Sorprende la velocità d’asciugatura della maglia che totalmente aperta in salita su pendenze pedalabili grazie all’azione dell’aria tende ad asciugarsi. Si arriva così in vetta senza aver addosso quella spiacevole sensazione di spugna bagnata.

Seppur con dinamiche diverse anche il pantaloncino risponde bene all’ambiente estivo per il quale è stato studiato (15°-35° C).

Il fondello però tende ad incamerare umidità e ad assorbire un po’ troppo il sudore durante una salita lunga (9,6 km) nonostante le forme ben studiate e le minime parti non funzionali alla pedalata del ciclista.

Questo aspetto però non è direttamente riconducibile ad Alexander e non vuole essere una colpa verso Elastic Interface: sono sensazioni che ho avuto modo (ahimè) di rilevare anche su pantaloncini con valore commerciale pressoché doppio.

Alexander Sartoria

In sostanza… si tratta d’esplorare nuove prospettive (già esistenti) per il fondello da ciclista.
Un punto di domanda con invito allo stesso tempo. Alexander ha tutto dalla sua parte per valutare una corretta applicazione di nuove soluzioni e schiume magari dedicate anche a taglie differenti.

Lato funzionalità: gli inserti in ecopelle su cima e fondo della zip sono certo elementi di stile, ma dovrebbero essere ridotti. In particolare quello superiore in prossimità del collo (foto sotto): troppo abbondante.

Una considerazione sulla zip YKK, azienda milanese leader nel campo delle chiusure lampo. Molti marchi propongono oramai la soluzione con cursore autobloccante che permette di aprire la maglia anche sotto sforzo semplicemente tirando un punto del pannello anteriore.

Sia chiaro la zip scelta da Alexander non fa aprire la maglia durante la pedalata, ma è riconducibile ad una generazione prodotto precedente. Il tintinnio del cursore libero potrebbe risultare poco piacevole (soprattutto in salita a maglia aperta) con lo stesso che nel lungo periodo può essere soggetto a rottura.

Un dettaglio la cui soluzione è veramente a portata di mano. E se il problema è il costo finale l’aggiornamento “vale il prezzo” vista l’ottima qualità complessiva della collezione Alexander Sartoria.

Un’ultima considerazione sul calzino.
La fibra sintetica in polipropilene, poliammide ed elastomero è efficace e la qualità sotto sforzo è percepibile. Da migliorare però la lavorazione della maglia tra calza e polsino che sembra regalare troppa luce.

In conclusione

Il mio invito è quello di osare per esplorare nuove strade, alternative, più familiari. Meno legate al ciclismo da vetrina.
Alexander fa parte di una ristretta ed esclusiva cerchia di produttori “Made in Italy” che popolano una strada dove la concorrenza è spietata.

L’azienda di Gatteo su un prodotto semplice e sempreverde come il classico completo estivo non ha nulla da invidiare ai brand più in vista.
Completo estivo che per dimensioni ed essenzialità non perdona l’errore.

È possibile acquistare la collezione Alexander Sartoria direttamente online su alexanderbikewearshop.com, presso lo spaccio aziendale di Gatteo o in alternativa presso il temporary shop “Alexander x Gregario” situato in via Saffi 4 a Santarcangelo di Romagna (Rn).

Alexander Sartoria

Per maggiori informazioni: alexanderbikewearshop.com

Qui tutti gli approfondimenti riguardanti Alexander.

Qui sotto i dettagli di un altro interessante prodotto utile anche nel periodo estivo se si pedala in quota.

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