Quanto guadagnano i ciclisti?
In un articolo di qualche tempo fa avevamo parlato del montepremi della Strade Bianche, che in realtà è piuttosto “povero” in relazione alla fatica fatta dei corridori. Montepremi che è simile nella maggior parte delle corse più prestigiose e viene definito secondo i criteri “Financial Obbligation” stabiliti dall’UCI.

In questo articolo, invece, vi mostriamo la top 20 degli stipendi 2022 secondo quanto riportato da Calcio e Finanza. Nulla di ufficiale, ovviamente, ma l’impressione è che le cifre siano piuttosto realistiche.

Quanto guadagnano i ciclisti
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

Come era facile immaginare il più pagato è lo sloveno Tadej Pogačar, seguito da due “vecchietti”, ovvero Chris Froome e Peter Sagan. Per loro stipendio importante da 5,5 milioni di euro a stagione, che probabilmente non rispecchia il valore attuale, ma quanto è stato fatto in carriera e la loro capacità mediatica.

Ci sembrano bassi gli stipendi degli altri due fenomeni del ciclismo attuale, ovvero Wout van Aert (2,2 milioni) e Mathieu van der Poel (2 milioni), ma bisogna anche valutare quando i contratti sono stati firmati. Per l’olandese, inoltre, è giusto ricordare che la sua non è una squadra World Tour e che dunque il budget potrebbe essere più limitato.

Quanto guadagnano i ciclisti
Chris Froome, nonostante negli ultimi due anni non abbia ottenuto risultati di rilievo, sarebbe ancora il ciclista più pagato al mondo. Foto facebook.com/IsraelPremierTech

Nella top 20 ci sono anche due italiani: Vincenzo Nibali (2,1 milioni), nel 2022 tornato all’Astana, ed Elia Viviani (1,9 milioni), passato alla Ineos Grenadiers dopo la parentesi in Cofidis.
A proposito di Ineos, pare sia la squadra che gratifica di più i suoi atleti, con ben 6 corridori nella top 20.

Di seguito ecco la classifica completa:

  1. Tadej Pogačar (Slovenia, UAE Emirates) – 6 milioni di euro
  2. Chris Froome (Gran Bretagna, Israel Start-Up Nation) – 5,5 milioni
  3. Peter Sagan (Slovacchia, Total Energies) – 5,5 milioni
  4. Geraint Thomas (Gran Bretagna, Ineos-Grenadiers) – 3,5 milioni
  5. Egan Bernal (Colombia, Ineos-Grenadiers) – 2,8 milioni
  6. Michael Kwiatkowski (Polonia, Ineos Grenadiers) – 2,5 milioni
  7. Julian Alaphilippe (Francia, Quick-Step) – 2,3 milioni
  8. Alejandro Valverde (Spagna, Movistar) – 2,2 milioni
  9. Richard Carapaz (Ecuador, Ineos Grenadiers) – 2,2 milioni
  10. Wout van Aert (Belgio, Jumbo-Visma) – 2,2 milioni
  11. Vincenzo Nibali (Italia, Astana Qazaqstan) – 2,1 milioni 
  12. Primoz Roglic (Slovenia, Jumbo Visma) – 2 milioni
  13. Mathieu van der Poel (Olanda, Alpecin-Fenix) – 2 milioni
  14. Adam Yates (Gran Bretagna, Ineos Grenadiers) – 2 milioni
  15. Thibaut Pinot (Francia, Groupama-FDJ) – 2 milioni
  16. Romain Bardet (Francia, Team DSM) – 2 milioni
  17. Jakob Fuglsang (Danimarca, Israel Start-Up Nation) – 2 milioni
  18. Elia Viviani (Italia, Ineos-Grenadiers) – 1,9 milioni
  19. Nairo Quintana (Colombia, Arkea-Samsic) – 1,9 milioni
  20. Fernando Gaviria (Colombia, UAE Emirates) – 1,8 milioni
Elia Viviani, nella foto qui sopra, e Vincenzo Nibali sono gli unici 2 italiani in top 20. Foto https://www.facebook.com/INEOSGrenadiers

Qualche considerazione

Nel ciclismo, al contrario di come accade nel calcio, il valore degli atleti sembra più essere legato a quanto fatto in passato, piuttosto che alle prospettive di carriera. Ad eccezione di Pogačar, Bernal, van Aert e van der Poel, che pur avendo già vinto molto sono ancora giovani, tutti gli altri corridori in classifica sono ormai verso la fine della loro carriera.
In altri sport, invece, il valore dell’atleta viene visto in prospettiva, con i più giovani e promettenti che risultano più appetibili dei campioni più avanti con l’età.

Foto LaPresse – Fabio Ferrari

L’altra considerazione da fare, purtroppo, è che per un numero piuttosto ristretto di top riders che guadagnano cifre importanti, c’è un’ampia fetta del gruppo (soprattutto i più giovani), che si devono accontentare del salario minimo, che è tutt’altro che alto.
E, diciamo la verità, nelle squadre più piccole devono pure sperare di prendere i soldi promessi a inizio anno. Ma questo è un altro problema, di cui magari parleremo in un altro articolo.

Il salario minimo nei team World Tour è di 40.045 euro, ma scende a 31.609 euro per i neo-professionisti.
Il salario minimo nei team Pro-Continental è di 32.100 euro, ma scende a 26.322 euro per i neo-professionisti.
Ovviamente stiamo parlando di cifre lorde, quindi si può capire quanto siano basse in relazione alla fatica e alla brevità della carriera di un corridore.

Foto facebook.com/tirrenoadriatico

Ancora peggio va alle donne, nonostante gli aumenti di questi ultimi anni, che hanno portato il salario minimo nelle squadre World Tour a 27.000 euro a partire dal 2022.
Apprezzabile, in questo senso, la scelta del Team Trek-Segafredo, che ha equiparato il salario minimo tra uomini e donne a 40.045 euro.

A parte i grandi nomi e i corridori di spessore dei team World Tour, una buona fetta del gruppo, purtroppo, si deve accontentare del salario minimo o poco più.
Se pensiamo a quanto guadagnano gli atleti di altri sport, si capisce quanto ancora ci sia da lavorare…

Qui sotto i premi vinti da uomini e donne alla Strade Bianche:

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