COMUNICATO UFFICIALE

L’ultracyclist Omar Di Felice è attualmente a Dalanzadgad, capoluogo mongolo della provincia del Ômnôgov’, nel cuore del Deserto del Gobi.

Dopo aver pedalato i primi 400 km nel cuore della steppa, affrontando temperature fino a -26°C, nell’abitato di Saynshand si è immerso nel cuore del Deserto arrivando a percorrere, sin qui, 1000 km durante la prima settimana dell’avventura che lo ha visto affrontare i fortissimi venti del Deserto, noti come una delle caratteristiche principale del Gobi.

Durante l’attraversamento, però, nel giungere alla cittadina di Dalanzadgad (dove era stato posto un check point con sosta di 24 ore al fine di verificare la bici, integrare le scorte e prepararsi alla partenza per la seconda metà dell’avventura) le autorità locali sanitarie e di polizia hanno stoppato Omar sottoponendolo ai controlli per la verifica sul Corona Virus – Covid-19. Nonostante i controlli, completamente negativi e tutte le verifiche del caso, supportati anche dalla guida mongola messa a disposizione dalla travel agency Viaggi Avventure nel Mondo, è stato imposto uno stop fino a Lunedì 16 Marzo.

Attualmente, infatti, tutta la Mongolia è posta in regime di Zona Rossa fino a tale data (con possibilità di estensione ulteriore). Questo si traduce nell’impossibilità da parte di qualunque cittadino, italiano o straniero, di viaggiare all’interno della nazione. Lo stesso dicasi per i viaggi in ingresso ed in uscita: tutti i voli Da/Per la capitale Ulan Bator sono soppressi.

Omar, autorizzato a sostare presso un Hotel assegnato dalle autorità locali, viene sottoposto ogni giorno a controlli di temperatura al fine di monitorare qualunque problematica ulteriore.

Nonostante le misure molto restrittive (è consentito uscire solamente per visitare il supermarket e fare alcuni rifornimenti di acqua e cibo) Omar si dice fiducioso e, soprattutto, in totale accordo con quanto attuato dal governo della Mongolia in fatto di prevenzione verso l’emergenza sanitaria mondiale catalogata, dall’OMS come vera e propria pandemia.

Attualmente non è dato sapere se Lunedì 16 Marzo Omar potrà riprendere l’avventura, se dovrà sostare ancora a Dalanzadgad o se dovrà fare ritorno a Ulan Bator (da cui, però, non potrà prendere alcun volo aereo fino alla riapertura delle tratte internazionali).

Seguiranno aggiornamenti.
Attualmente Omar Di Felice e, da remoto, il suo staff e la travel agency sono in contatto con le ambasciate di competenza e tutte le autorità al fine di poter trovare la soluzione migliore per un eventuale rimpatrio che, attualmente, risulta impossibile.

Ecco la mappa aggiornata con il percorso già effettuato.

Potete seguire Omar Di Felice sul suo profilo Facebook e sugli altri canali social.