Sono passate poco più di 24 ore da quando Jonas Vingegaard ed i compagni del Team Visma | Lease a Bike hanno indossato un prototipo di quello che sembra essere a tutti gli effetti il nuovo casco Giro Aerohead 2.0 TT. Sulla questione caschi da cronometro, l’UCI apre un’indagine alla luce di uno stato dell’arte che sembra sacrificare la questione sicurezza in caso di caduta in nome dei guadagni marginali.
Qualcosa però non torna perché l’UCI stessa ha autorizzato l’utilizzo del casco Giro in competizione fino al 17 febbraio 2025.

Qui sotto riportiamo il comunicato ufficiale del massimo organo di governo del ciclismo. Vedremo ancora i “caschi spaziali” nel prossimo futuro?
G.B.

UCI caschi cronometro
Foto: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

COMUNICATO UFFICIALE

L’UCI effettuerà un’analisi approfondita delle norme che regolano la progettazione e l’utilizzo dei caschi da cronometro

La costante ricerca votata all’incremento della prestazione e l’attenzione crescente verso i dettagli stanno portando le squadre professionistiche ed i produttori a sviluppare attrezzatura che sempre più spesso è contraddistinta da un design radicale. L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) desidera oggi chiarire la sua posizione riguardo i caschi.

In primo luogo, l’UCI ha recentemente informato Specialized di una revisione condotta sul copricapo parte del casco TT5. Questa revisione è stata effettuata per determinare la conformità del casco rispetto ai parametri fissati dall’articolo 1.3.033 del Regolamento UCI, che vieta l’uso di componenti “non essenziali” che non siano esclusivamente destinati all’abbigliamento o a fini di sicurezza.

Foto: Soudal Quick-Step/GettySport

Dopo aver condotto un’indagine, che ha incluso un confronto con Specialized, nonché l’esame della documentazione relativa alla certificazione ed alla relativa omologazione più le informazioni provenienti da fonti pubbliche, si è concluso che il copricapo è un componente “non essenziale” (articolo 1.3.033 del Regolamento UCI). Di conseguenza, il dispositivo integrato nel casco TT5 non sarà più consentito negli eventi del calendario internazionale UCI, a partire dal 2 aprile 2024.

Foto: Specialized

Per quanto riguarda il casco prodotto da Giro Sport Design, utilizzato dal Team Visma | Lease a Bike in occasione della cronometro individuale d’apertura della Tirreno-Adriatico, così come per il casco Rudy Project Windgream HL 85 (utilizzato dal team Bahrain Victorious) e il casco Poc Tempor (utilizzato da diverse squadre), l’UCI riconosce che, sebbene ciò possa non contravvenire direttamente ai regolamenti UCI esistenti, il loro utilizzo solleva una questione significativa riguardante l’attuale e più ampia tendenza nella progettazione dei caschi da cronometro, che si concentra più sulle prestazioni che sulla funzione primaria di un casco, vale a dire garantire la sicurezza del corridore in caso di caduta.

Foto: Fabio Ferrari/LaPresse

In considerazione dell’evoluzione di questi fatti nonché degli altri problemi incontrati negli ultimi anni, in relazione al requisito di disponibilità commerciale, al divieto di componenti non essenziali e alla forma e dimensione dei caschi da cronometro, l’UCI intraprenderà una revisione delle sue regole inerenti la progettazione e l’uso dei caschi in competizione. In tal modo l’Istituzione intende garantire che venga definito un quadro chiaro e coerente con gli obiettivi prefissati. Qualsiasi modifica al regolamento vigente sarà comunicata tempestivamente dopo la ratifica da parte degli organi competenti dell’UCI.

UCI caschi cronometro
Foto: Fabio Ferrari/LaPresse

Per maggiori informazioni: uci.org

Foto d’apertura: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

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Qui sotto i dettagli del casco Rudy Project Wingdream. I guadagni iniziano ad essere neanche tanto marginali… Lo vedremo ancora nel corso di questa stagione alla luce di eventuali provvedimenti UCI sui caschi da crono?

Nuovo casco Rudy Project Wingdream: debutta alla Tirreno e alla Parigi-Nizza