Abbiamo ancora in corpo l’emozione che ci hanno regalato ieri i ragazzi dell’inseguimento a squadre, ma come facciamo di consueto cerchiamo di approfondire al meglio anche la parte tecnica e, in questo articolo, ci occuperemo di analizzare la velocità del quartetto km per km.

Purtroppo non è possibile risalire ai dati di potenza, ma la velocità media ci fornisce comunque un’idea della straordinaria prestazione degli azzurri, anche perché parliamo di una disciplina in cui aerodinamica e affiatamento contano almeno quanto i watt.

La velocità del quartetto km per km
Foto facebook.com/federazioneciclisticaitaliana – BettiniPhoto

Il primo chilometro, con partenza da fermo, è stato percorso in 1:00.858 alla media di 59,154 km/h, con un picco a 68,680 km/h dopo circa 500 metri.

Il passaggio ai 2 chilometri è avvenuto con il tempo di 1:54.166, alla media generale di 63,066 km/h. 2.000 metri molto veloci, in cui eravamo ancora davanti, ma la Danimarca aveva già iniziato il suo recupero.

Il terzo chilometro è stato percorso in 54.360 alla media di 66,225 km/h.
E’ stato il momento più difficile per gli azzurri, soprattutto per merito dei danesi, che in questo frangente hanno pedalato fortissimo, presentandosi agli ultimi 1.000 metri con oltre 8 decimi di vantaggio.

Ma è da qui in poi che gli azzurri hanno compiuto il capolavoro.

L’ultimo chilometro, dopo 3.000 metri a tutta, è stato percorso in 53.506 alla media di 67,280 km/h, ma il dato mostruoso è quello relativo ai 500 metri finali, caratterizzati dalla trenata di Filippo Ganna.
Parliamo di 500 metri coperti in 26.404 alla media di 68,170 km/h, che sono valsi il nuovo record del mondo con il tempo finale di 3:42.032.

Alle Olimpiadi non conta il tempo, conta solo vincere, ma questi dati rendono ancora più evidente la prestazione stratosferica dei nostri ragazzi. 

Foto facebook.com/federazioneciclisticaitaliana – BettiniPhoto

Per sviluppare una prestazione simile è stato necessario scegliere anche la combinazione di rapporti giusti, capace di garantire un ottimo spunto in partenza e di mantenere poi altissima la velocità.

I dettagli su questa scelta li trovate qui sotto:

Che rapporti hanno usato gli azzurri del quartetto a Tokyo2020?

Foto d’apertura Facebook.com/PinarelloBikes – Getty Images