COMUNICATO UFFICIALE

Il CPA, l’associazione internazionale dei ciclisti professionisti, vuole chiarire come verranno gestiti i premi nelle gare World Tour e Pro-Series sia per il ciclismo maschile che femminile.

Questo chiarimento si rende necessario dopo l’ultima nota pubblicata da The Cyclists’ Alliance, in cui secondo il CPA, venivano fornite informazioni false.
La fake news riportava il titolo “Sistema di gestione centralizzata dei premi” che quest’anno si estende al ciclismo professionistico femminile.

Il CPA afferma, innanzi tutto, che le detrazioni che verranno effettuate sono le seguenti:

– Un prelievo dell’1,82% per le spese di gestione (percentuale identica a quella degli uomini)
– Un prelievo di € 300 all’anno per squadra World Tour per spese bancarie
– Un prelievo di € 200 all’anno per team Pro per spese bancarie

Come è stato precisato nell’annuncio ufficiale della gestione premi femminile durante il seminario World Tour, nessun’altra detrazione sarà applicata.

È anche importante precisare che i costi di gestione dei premi femminili, sebbene siano stati notevolmente ridotti rispetto a quelli precedentemente effettuati dagli uomini, non saranno tuttavia interamente coperti dal prelievo dell’1,82%. L’UCI si è impegnata, nella sua politica di sostegno al ciclismo femminile, a finanziare la quota mancante che ad oggi rappresenta oltre il 50% dell’importo.

Così, non solo le atlete potranno beneficiare di un servizio che consente la standardizzazione della gestione dei premi, trasparenza e tracciabilità ma anche condizioni finanziarie ottimali grazie alle competenze acquisite dal CPA negli anni e al sostegno finanziario dell’UCI.

L’UCI, con un approccio pragmatico, nell’ambito della riorganizzazione del ciclismo femminile ha deciso, in concertazione con il CPA, di applicare la gestione centralizzata alle corse World Tour e Pro-series per la stagione 2022 prima di estenderla alle gare di classe 1.

Come già previsto per il ciclismo maschile e contrariamente a quanto pubblicato da TCA, la designazione dell’agente che si occupa della distribuzione dei premi ai singoli corridori all’interno delle squadre, avviene per libera scelta dei corridori di ciascuna squadra attraverso il proprio account individuale sulla piattaforma premi.
In sostanza, gli atleti sono totalmente liberi di scegliere da chi i premi saranno distribuiti e a quale tariffa, all’interno del loro team.
Il CPA si impegna, nell’ambito della sua missione di gestore della piattaforma premi centralizzata, a rispettare scrupolosamente il rappresentante nominato dai corridori di ciascuna squadra.

«Nessuno è obbligato a scegliere il CPA come agente, ma se la maggior parte delle squadre ci sceglie, un motivo ci sarà. L’estensione di questa gestione alle gare di categoria inferiore è un obiettivo comune con l’UCI, in un approccio che dovrà essere pragmatico», commenta Gianni Bugno, presidente del CPA.
«I corridori sono entusiasti di come funziona il CPM, con questo sistema trasparente non si perdono premi e vengono pagati ai corridori più velocemente.
Alessandra Cappellotto e CPA Women stanno svolgendo un importante lavoro in collaborazione con l’UCI e altri stakeholder per garantire che il divario tra donne e uomini venga gradualmente cancellato, nel rispetto della loro specificità.
Ci riserviamo di citare in giudizio per diffamazione coloro che screditano il nostro operato diffondendo calunnie e provocando solo danni al ciclismo e ai suoi protagonisti».

Per approfondimenti, vi rimandiamo al sito ufficiale CPA.