Come preparare la bici per le Strade Bianche?
Quali accorgimenti tecnici apportare?
Ci sono dei consigli di guida per affrontare al meglio lo sterrato?
La Granfondo Strade Bianche ricalca in parte il percorso della gara dei professionisti che si ĆØ svolta nel mese di marzo e con i suoi 31,6 km di sterrato (sul percorso lungo) ĆØ sicuramente uno degli eventi amatoriali più affascinanti e impegnativi dāEuropa.

Pedalare su sterrato non ĆØ complicato come affrontare il pavĆ©, ma richiede comunque un poā di abitudine e delle accortezze particolari, sia per non danneggiare la propria specialissima, sia per ottenere una buona prestazione, limitando al minimo problematiche e inconvenienti (e dunque godersi lāevento al 100%).
In questo articolo riportiamo una serie di consigli su come preparare la bici per le Strade Bianche, frutto dellāesperienza maturata da diversi membri della nostra redazione, che hanno partecipato a parecchie edizioni, anche in condizioni meteo critiche.
Prima di proseguire, soprattutto se non avete mai partecipato, date unāocchiata al video realizzato nel 2019 dal nostro direttore Simone Lanciotti.
In pochi secondi vi troverete nel cuore dellāevento e inizierete a capire cosa vi aspettaā¦
TUBELESS O CAMERA DāARIA?
Il problema principale della Granfondo Strade Bianche ĆØ rappresentato dalleĀ forature.
Il tubeless riduce questo rischio e dunque il nostro consiglio ĆØ di optare per questa scelta tecnica.
Attenzione, però: il rischio di foratura, anche se più basso, resta e quindi scegliete il tubeless solo se avete un poā di dimestichezza nel montaggio e nello smontaggio. Lāabbinamento cerchio/gomma ust, a seconda dei modelli, può rendere difficile lāoperazione di tallonamento.
Dovete essere sicuri di saperlo fare nel caso vi capiti una foratura in gara, con la conseguente necessitĆ di inserire una camera dāaria.
Il consiglio ĆØ quello di provare unāoperazione di montaggio e smontaggio nei giorni precedenti.

Se non vi sentite āallāaltezzaā optate per il normale copertoncino, ma non dimenticate di portare con voi almeno 2 (anche 3) camere dāaria di scorta.
Una può andare nel borsellino sottosella, una nelle tasche posteriori della maglia e una terza legata con del nastro adesivo al tubo orizzontale (meglio se protetta da una bustina di plastica).
Oltre alle bombolette di C02, in questa Granfondo è opportuno anche avere con sé una pompa.
In caso di emergenza, vi potrebbe tornare utile una pezza o un pezzo di vecchio copertone per effettuare una riparazione di fortuna a lo pneumatico nel caso di tagli āimportantiā.
Visto lāelevato rischio di forature, sconsigliamo lāuso del tubolare.
IN OGNI CASO GOMME ROBUSTE
Che sia tubeless o copertoncino, lasciate perdere la leggerezza estrema e badate alla robustezza.
Scegliete una gomma robusta, meglio se con una protezione antiforatura che interessa anche la spalla.
PRESSIONE E SEZIONI
Gli sterrati della Granfondo Strade Bianche sono ben battuti e in ottime condizioni e dunque non richiedono sezioni eccessive.
Coperture tra i 25 e i 28 mm vanno benissimo, ma se non vi sentite molto sicuri potreste optare anche per un 30 mm da gonfiare almeno un bar in meno del solito.
Il tubeless in questo caso vi aiuterà , perché permette di utilizzare pressioni più basse senza perdere scorrevolezza nei tratti di asfalto.
Se utilizzate la camera dāaria, attenzione a non scendere sotto il mimino consentito da lo pneumatico, perchĆ© aumentereste tantissimo il rischio di pizzicatura.
PROTEGGERE IL TELAIO
Una delle preoccupazioni principali di chi partecipa alle Strade Bianche ĆØ quella di rovinare la bici, soprattutto se nuova e di valore.
Il tratto sterrato più critico, in questo senso, è sicuramente il primo, che si affronta a forte velocità e presenta molti sassi piuttosto grossi.
La soluzione più semplice ed economica ĆØ quella di applicare nei punti più esposti delle protezioni adesive āgommoseā e sufficientemente spesse.
Il nostro consiglio ĆØ di utilizzarle sotto il tubo obliquo, dietro il piantone, nelle parti interne di forcella e carro posteriore.

QUALI RUOTE?
Come per le gomme, anche in questo caso ĆØ giusto privilegiare la robustezza più che lāeccessiva leggerezza.
Lāalto profilo ĆØ consigliato solo ai più esperti, poichĆ© rende la bici più rigida e difficile da guidare su sterrato.
Se utilizzate il freno tradizionale meglio lasciare a casa le ruote in carbonio (almeno se ci tenete), perchƩ polvere, sporco o fango potrebbero danneggiare le piste frenanti.
Con il disco il problema è risolto, ma è chiaro che il carbonio è comunque più esposto a possibili danneggiamenti nei tratti sterrati.
I RAPPORTI
La Granfondo Strade Bianche non presenta grandi salite, ma non lasciatevi ingannare dallāaltimetria.
Il percorso è un continuo su e giù, con tanti strappi corti e ripidi che tagliano le gambe.
Le pendenze più aspre, tra lāaltro, si trovano negli ultimi 30 km, quando le energie sono al lumicino.
A questo va aggiunto che nei tratti ripidi e sterrati ĆØ opportuno rimanere seduti in sella, per avere migliore trazione ed evitare che la ruota posteriore possa slittare.
A nostro avviso un rapporto da 30 (ma anche 32 per chi ha gabbia del cambio adeguata) sul posteriore ĆØ dāobbligo, da abbinare ad un 34 o 36 anteriore in base al livello di allenamento.
ALTRE ACCORTEZZE
I tratti sterrati non sono cosƬ mal messi, ma se dovesse continuare a rimanere bel tempo per tutti i prossimi giorni il fondo potrebbe risultare molto āduroā.
Un nastro con inserti in gel, o semplicemente lāuso di un doppio nastro, può migliorare il comfort in modo considerevole e ridurre i fastidi a mani, braccia e spalle.
Importante usare anche il lubrificante giusto, meglio se non troppo denso poiché raccoglierebbe con più facilità polvere e sporco.
COME GESTIRE LE FORZE
Difficile dare unāindicazione valida per tutti, ma quello che ci sentiamo di consigliare a chi fa il percorso lungo ĆØ di non lasciarsi prendere dallāentusiasmo nelle fasi iniziali e conservare un poā di energie per gli ultimi 25-30 km, che a nostro avviso sono i più difficili.
Arrivarci senza forze potrebbe significare dover mettere piede a terra.
Un punto chiave del percorso ĆØ quello situato tra Buonconvento e Monteroni d’Arbia: uno dei pochi segmenti pianeggianti e scorrevoli.
Sfruttatelo per rilassarvi, mangiare e recuperare energie nervose in vista dellāultima parte della gara.

QUALCHE CONSIGLIO DI GUIDA
Affrontare lo sterrato richiede una maggiore sensibilitĆ rispetto allāasfalto, soprattutto nei tratti in discesa e veloci.
Azionate i freni con delicatezza e cercate di essere āmorbidiā sulla bici, utilizzando le braccia come degli ammortizzatori.
Se siete in gruppo lāimpugnatura migliore ĆØ quella sulle manopole dei freni (che non sacrifica la sicurezza). Se vi ritrovate da soli e in tratti rettilinei utilizzate la presa alta, che vi permetterĆ di assorbire meglio le vibrazioni (cosƬ come fanno i proā alla Parigi-Roubaix).
Se proprio non avete mai usato la bici da corsa su sterrato, provate qualche tratto nei giorni precedenti la gara, per cercare di capire come reagisce il mezzo.

E SE DOVESSE PIOVERE?
Se dovesse piovere la questione si fa terribilmente più complicata e tutti i consigli precedenti acquistano ancora più valore.
In questo caso utilizzate un olio per la catena molto più denso che in condizioni di asciutto (potreste optare anche per del grasso) e attrezzatevi per portare dellāolio in gara (ci sono anche confezioni monouso nate per le gare in Mtb) da rimettere sulla catena almeno un paio di volte, cosƬ da non farla lavorare completamente a secco.
Al bando totale le ruote in carbonio per rim brake, (se non le volete distruggere).

Subito dopo la gara, sopratutto in caso di pioggia e fango, portate la bici dal vostro meccanico di fiducia per una pulizia e una lubrificazione approfondita.
Se questo articolo su come preparare la bici per le Strade Bianche vi ĆØ piaciuto, QUI trovate Ā altri consigli tecnici pubblicati su BiciDaStrada.it
Per maggiori informazioni: gfstradebianche.it