Il nastro manubrio Lizard Skins DSP V2 è l'ultimo aggiornamento di un prodotto "cult" del marchio statunitense, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components.
Lo abbiamo provato per diversi mesi, ora vi elenchiamo le caratteristiche principali e le sensazioni di utilizzo...
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Materiale: DuraSoft Polymer aggiornato per essere ancora più resistente mantenendo il comfort.
- Design: rinnovato per offrire più grip e per donare un look al passo coi tempi.
- Tappi: nuovi e ad expander, si installano con una semplice chiave a brugola.
- Versioni disponibili: tre spessori (1.8 mm, 2.5 mm e 3.2 mm) e ben 15 colorazioni per la versione da 2.5 mm utilizzata nel test.
- Peso: 74 grammi con tappi inclusi.
- Prezzo: 39,99€ (1.8 e 2.5 mm) e 43,99€ (3.2 mm).
MONTAGGIO E SENSAZIONI
Il montaggio del nastro manubrio Lizard Skins DSP V2 è stato piuttosto facile, soprattutto per il fatto che il materiale con il quale è costruito rimane molto flessibile e permette di aderire bene al manubrio, anche se questo presenta degli spigoli vivi.
Nel mio caso, l'ho montato su un Pro Vibe Aero, che ha delle forme molto particolari, ma nonostante ciò non ci sono state particolari difficoltà. A parte il fatto che ho dovuto rinunciare ai tappi di serie con expander, in quando i terminali di questo manubrio non sono proprio standard, ma leggermente più larghi della norma, quindi ho optato per dei tappi classici, spessorandoli con del nastro isolante prima di inserirli.
Detto questo, passiamo alle sensazioni iniziando dal grip, ossia il dettaglio che si avverte sin dai primi chilometri.
Sia a mani nude, sia con i guanti più o meno pesanti, le mani restano ben salde al manubrio senza scivolare, neanche in caso di pioggia o sudore. Merito del DuraSoft Polymer, ma a mio avviso anche dei piccoli intagli realizzati appositamente.
Il modello con spessore di 2.5 mm si adatta bene alle mie mani e in generale è il modello preferito dal 90 per cento degli stradisti. Quello più sottile è pensato maggiormente per i criterium, per la pista o per chi ha le mani particolarmente piccole, mentre quello più spesso è indicato per il ciclocross, il gravel, oppure per le gare più lunghe che presentano anche tratti sterrati (vedi Strade Bianche, Parigi-Roubaix e così via).
Tornando a noi, questo spessore permette di avere un buon comfort anche nelle uscite più lunghe, anche con manubri come quello usato nel test, che presenta una parte inferiore molto sottile e con profilo aerodinamico.
Parlando dell'usura, posso dire che al termine dei tre mesi di test (circa) il nastro è ancora intatto e non ho notato consumi anomali in zone specifiche. Allo stesso modo, il collante ha resistito alla grande e visivamente sembra ancora nuovo.
C'è da dire, infine, che il lavaggio è molto facile e veloce, non solo per via della colorazione nera, ma anche perché la superficie liscia e non porosa evita allo sporco di andare a fondo.
Inoltre, essendo impermeabile, si asciuga in pochi minuti e la bici è di nuovo pronta per essere utilizzata.
IN CONCLUSIONE
Il nastro manubrio Lizard Skins DSP V2 è l'accessorio perfetto per chi cerca leggerezza, ma anche comfort, durata e praticità.
Il grip è sicuramente la qualità che si apprezza di più, ma è evidente anche la qualità di un materiale in grado di resistere ai chilometri senza logorarsi e mantenendo le sue proprietà.
I difetti? Il prezzo di listino non è tra i più contenuti, ma in parte giustificato dl fatto che una volta montato, vi scorderete di sostituirlo per un bel pezzo...
Per informazioni LizardSkins.com oppure CicloPromo.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Ciao, sono Daniele Concordia, biker di nascita ma occasionalmente anche stradista. Corro in Mtb da molti anni, ma ho corso anche su strada da Juniores e U23. Scrivo prevalentemente su MtbCult.it, ma qui sotto troverete anche i miei articoli su BiciDaStrada.it. Qui tutti i miei articoli pubblicati su MtbCult: https://www.bicidastrada.it/chi-siamo/daniele-concordia/