Cara bici, mai come in questi giorni, noi appassionati, ci siamo accorti di quanto ti amiamo.
E quanto sia difficile fare a meno di te…

Cara bici

Per questo condividiamo volentieri una dedica speciale realizzata da Scott Italia, che in queste settimane ha letto e raccolto pensieri, emozioni, paure e fragilità.
Scott è partita da molto lontano fino ad arrivare ai giorni nostri.

Una lunga storia d’amore, in cui tutti ci possiamo riconoscere.
Chiudete gli occhi e immaginate come sarà la vostra prima uscita…

Ascoltate il podcast cliccando qui sotto.
Oppure, se vi va, più in basso potete leggere il testo integrale.

Ascolta “Cara Bici” su Spreaker.




“Mi hai subito stregato.
Sei stata la prima cosa che ho desiderato con tutto me stesso.
Luccicavi al sole come qualcosa di magico, ma anche di proibito.
Rappresentavi la libertà, eri e sei tuttora, sinonimo di avventura.

Quando sono salito la prima volta in sella ho capito quanto la vita ti rappresentasse alla perfezione: pedalare in equilibrio.
Un equilibrio prima aiutato da due rotelle di supporto, subito gettate via con le mie paure alla ricerca della mia autonomia.
Pedalare con il vento in faccia, gli schizzi delle pozzanghere, il fango e la polvere.
E le cadute, il sangue sulle ginocchia sbucciate che bruciavano ma non impedivano di ripartire.

Mi hai fatto conoscere l’ebbrezza delle velocità, il vento tra i capelli e la rincorsa ai primi amori.
Ti ho anche tradito, per qualche attimo giovanile, con lo scoppiettante motorino, ma nulla era come te, nulla poteva paragonare il piacere della tua sella e il rumore delle ruote fruscianti sull’asfalto.
Nulla vale la fatica di conquistare una cima, con il sudore che ti riga il volto e ti brucia gli occhi.
Nulla vale l’adrenalina spericolata della discesa, con le curve disegnate con un compasso ideale, sempre più al limite, sempre più oltre il limite.

Ci siamo presi e lasciati più volte e più ti lasciavo, più ti amavo.
È accaduto tante volte, ma ha sempre prevalso l’amore, sincero, faticoso, di sacrificio. Proprio come gli amori veri, cara bicicletta.
Ti ho anche odiato, non mi hai mai concesso nulla, anzi ha preteso sempre il massimo, non regalandomi nemmeno un centimetro di asfalto o un bicchiere di respiro.
Sei entrata nelle vene, il mio sangue ha corso con te.

Non c’è stata bufera che ti abbia scomposto, pioggia che ti abbia fermato, pietre che tu non abbia scavalcato, tornanti che si siano opposti in quell’esterno movimento della catena, forte o timida, paurosa o violenta.
Per muoverti, per portarmi lontano.

Cara bicicletta ti vedo li appoggiata al muro, elegante, che tu sia giovane o antica, colorata o sbiadita, hai sempre lo stesso aspetto perché sei compagna di viaggio, di sogni e speranze.
Si pedala così, nella vita.
Senza fermarsi, perché la strada da percorrere è tanta e tu sei sempre fedele, anche nel momento più triste della caduta, che ti fa male. Ma quando ti rialzi c’è sempre un pedale da spingere.
All’infinito.. ”

Scritto e Narrato da Nicola Gavardi, SCOTT Italia
Editing Audio: Stefano Vedovati

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