A cosa serve quel gilet nero usato da Carapaz per fare defaticamento sui rulli nel dopo tappa?
Per gli uomini di classifica pedalare qualche minuto sui rulli al termine delle tappe impegnative è ormai un’abitudine. Aiuta a smaltire meglio e più velocemente le tossine dello sforzo (ne avevamo parlato QUI).

gilet nero usato da Carapaz

Agli occhi più attenti, però, non sarà sfuggito che la maglia rosa lo ha fatto con un particolare gilet nero, che gli è stato passato da un membro dello staff.
Si tratta di un gilet “rinfrescante”, sviluppato da IZI Bodycooling, che aiuta a mantenere bassa la temperatura corporea.

Non si tratta di una novità, visto che i primi modelli furono usati già alle olimpiadi di Pechino 2008.
La regolazione della temperatura corporea avviene attraverso degli inserti in Hydrogel, ovvero un particolare materiale brevettato che mantiene le sue doti rinfrescanti anche per diverse ore.

In ambito ciclistico alcune squadre hanno iniziato a usarlo nel 2010-2011 e oggi lo si vede spesso in occasione delle giornate più calde.
Di solito, però, viene indossato prima del via per mantenere bassa la temperatura corporea durante il riscaldamento, sopratutto nel caso di prove a cronometro, dove lo sforzo è massimale e relativamente breve.
Parlando del sensore Core, infatti, avevamo visto come l’innalzamento della temperatura corporea può avere effetti molto negativi sulle performance.

Foto team-dsm.com

L’utilizzo fatto da Carapaz nel post-tappa, invece, ha come obiettivo migliorare e velocizzare il recupero. In giornate molto calde, come quelle vissute quest’anno al Giro, il giacchetto dovrebbe aiutare il fisico a ritrovare più velocemente la temperatura ideale, agevolando la termoregolazione.

Quando la temperatura corporea sale l’organismo convoglia più sangue verso la pelle per aiutare a raffreddarsi, togliendolo dalla disponibilità dei muscoli.
Abbassare più velocemente la temperatura corporea significa mettere più velocemente a disposizione dei muscoli il sangue di cui hanno bisogno per recuperare il prima possibile.
Dettagli, ma con un Giro che si gioca sul filo dei secondi ogni piccolo particolare può fare le differenza.

A proposito di dettagli, è interessante notare come Carapaz negli ultimi giorni abbia effettuato il defaticamento in sella alla bici da crono. Una pratica piuttosto strana.
Probabilmente ritiene che tutto si deciderà nella prova contro il tempo di Verona e dunque ogni occasione è buona per mantenere la confidenza con la posizione sulla bici da crono.

Perché i professionisti fanno i rulli al termine della tappa?